VALSUSA, TANTI DANNI PER IL VENTO

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dai VIGILI DEL FUOCO

VILLAR DORA – Continuano gli interventi dei vigili del fuoco torinesi per fronteggiare le richieste di intervento causate dal forte vento. Circa 140 gli interventi svolti fino ad ora soprattutto per coperture di tetti danneggiate, rami ed alberi caduti.

In questo momento sono 29 gli scenari dove le squadre permanenti e volontarie stanno operando in tutta la città e nella periferia sud. Nelle fotografie ecco alcuni interventi vari e di un albero schiantato sul tetto di una casa in Valsusa a Villar Dora.

 

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5 COMMENTI

  1. Ok tanti sono alberi, tanti sono tetti, purtroppo i primi ad essere colpiti, ma tanti sono anche fabbricati precari messi lì alla belle e meglio senza alcun criterio e “FORSE” sanati con qualche condono edilizio (posso pensare alla prima foto del servizio). Diciamo una sorta di pulizia divina, visto che la legge terrena guarda solo al profitto e poco alla sicurezza.

    • Ci sono anche tante persone che si accontentano di un’abitazione vetusta aggiustata come si può semplicemente perchè con i lauti stipendi italiani e la disoccupazione, non ci si può permettere di più, a parte lei evidentemente, che sarà ancora nella fascia di quelli che possono permettersi la villa… mi spiace molto per i poveretti che si ritrovano questi danni…

  2. Con quale criterio lei dice che la prima foto potrebbe farle pensare ad un intervento abusivo e poi sanato? Quale competenze ha per valutare se una struttura sia precaria o che sia stata costruita a regola d’arte?

  3. Se posso, risponde ad entrambi i commenti precedenti: no, non ho la villa come riportato da lei in precedenza e nemmeno un lauto stipendio, successivamente a Mauro posso dire che sono un operatore del settore, in lotta quotidianamente con una eredità, figlia degli ani ’60, 70, 80, 90, periodo in cui si autorizzava qualunque porcheria in qualunque luogo, tanto più quando sono scaturiti i condoni edilizi (ricordo ben 3 in Italia per far comodo a questo piuttosto che a quell’altro politico di spicco). Analizzando la fotografia, e ritorno al discorso, la tettoia in oggetto parrebbe essere una superfetazione in un contesto di fabbricati storici e/o nucleo storico dove non credo che la medesima s’inserisca proprio benissimo, ne per dimensioni, tanto meno per tipologia dei materiali. Da qui nasce il pensiero che possa essere condonata o peggio ancora priva di ogni permesso. Con ciò riporto inoltre che ognuno di noi pensa, nelle proprie quattro mura, di essere a posto, ma per esperienza quotidiana, vedo che così non è, e cerco di risolvere situazioni ereditate da committenti che “CREDEVANO” di avere acquistato un edificio in ordine ed oggi si ritrovano con una montagna di grane da sistemare, con relativi esborsi in senso monetario. E credetemi, non è bello dire ad una persona “…..guardi che casa sua non è conforme e va sanata” e sentirsi rispondere “Ma come? Il notaio, il mio tecnico, quando ho comprato10/15/20 anni fa mi avevano detto che era tutto a posto”………….

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