VALSUSA, TORNA IL PEDAGGIO DI 8 EURO SULLA STRADA DEL SOMMEILLER: NUOVO ACCORDO CON IL COMUNE

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BARDONECCHIA – Da martedì 1 luglio, e fino al 30 settembre, entra in vigore il pagamento del pedaggio per tutti i veicoli che vogliono transitare sulla strada Rochemolles – Colle del Sommeiller. La strada carrozzabile più alta d’Europa, è lunga 27 km ed attraversa tutta la Valle di Rochemolles, dai 1300 metri di Bardonecchia ai 3009 m del Colle del Sommeiller. La valle è dominata da maestose montagne e da panorami unici. La strada sarà chiusa ai veicoli due giorni alla settimana, tutti i martedì e giovedì. Nei restanti giorni, dalle 8.30 alle 18 il transito avverrà pagando il pedaggio di 8 euro a veicolo (solo in contanti), da corrispondere presso la casetta lungo la strada appena a monte dell’abitato di Rochemolles.
Sulla base delle sperimentazioni fatte in passato, quando già era in vigore il pedaggio, a giugno il Comune di Bardonecchia ha fatto un nuovo accordo con l’associazione Asso Agri Rochemolles, che durerà per tre anni, fino al 2027.
In base a questa convenzione, l’associazione si occuperà della riscossione del pedaggio pari a 8 euro, per ogni veicolo transitante sulla strada per i prossimi tre mesi di luglio, agosto e settembre.
Di tutto se ne occuperà il personale individuato dalla Asso Agri Rochemolles. I soldi incassati, secondo l’accordo, serviranno “a sostenere le spese di manutenzione, valorizzazione e miglioramento per i veicoli transitanti sulla strada Rochemolles – Colle del Sommeiller”.
Il pedaggio non sarà pagato dai proprietari terrieri, gli aventi diritto ed i veicoli di cui all’art. 11 comma 6 della L.R. 32/82: i mezzi motorizzati impiegati nei lavori agrosilvo-pastorali, nella sistemazione delle piste sciistiche, nelle opere idraulico forestali, nelle operazioni di pronto soccorso, di vigilanza forestale antincendio, di pubblica sicurezza, nonché per i veicoli utilizzati per servizio pubblico.
Sono esentati dal pedaggio anche i residenti a Bardonecchia, i diversamente abili, i veicoli delle forze di polizia e di polizia locale.
La riscossione del pedaggio dovrà essere documentata tramite la emissione di ricevuta non fiscale, mediante l’utilizzo di un registratore cassa non fiscale. O in alternativa l’associazione dovrà rilasciare una ricevuta con copia madre/figlia: su tutte le due sezioni dei bollettari, dovrà essere riportata la targa del veicolo, il giorno del transito e la cifra corrisposta. Le somme riscosse giornalmente per andare al Sommeiller dovranno essere versate al Comune di Bardonecchia entro il più breve tempo possibile, e comunque con cadenza massima settimanale, e dovrà essere consegnata dall’associazione la copia della distinta del ricevitore o bollettario con le matrici dei biglietti staccati.
In cambio di questi tre mesi di servizio, il Comune riconoscerà alla Asso Agri Rochemolles un contributo di 30.000 euro massimo, per le spese di gestione e funzionamento sostenute e regolarmente rendicontate, comunque non eccedente la somma stabilita. Il Comune verserà un acconto del 70% del preventivo – nella misura massima di 21.000 euro, e il saldo della 30% nella misura massima di 9000 euro a consuntivo.
La somma totalmente incassata in questi tre mesi, al netto delle spese sostenute dalla Associazione, dovrà essere destinata a lavori di manutenzione ordinaria del territorio e della Valle di Rochemolles.
A tal fine, il Consorzio Forestale Alta Valle Susa dovrà predisporre un piano di interventi di manutenzione, con la supervisione dell’Area Tecnica comunale, che verranno realizzati dalla Associazione Rochemolles, secondo gli impegni e con le modalità riportate nella scrittura sottoscritta tra le Associazioni agricole del territorio e il Comune.
L’Asso Agri Rochemolles dovrà impiegare personale adeguatamente formato ed idoneo, ai sensi di Leggi, Regolamenti, Disciplinari e Certificazioni, coperto da regolari polizze assicurative contro infortuni connessi allo svolgimento delle attività, nonché per la responsabilità civile verso terzi. (Alcune foto sono del sito Bardonecchia.it – Sito dell’ufficio turisitico).

Colle del Sommeiller

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Colle Sommeiller moto
Colle Sommeiller moto
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8 COMMENTI

  1. E vai con il turismo di massa, l’importante è fare cassa con 2 oppure 3 od anche 4 ruote e perchè non 6 ruote o cingoli ?
    Prossima installazione semafori ed autovelox ma solo per marmotte ed altri indigeni animali del luogo sconfortati anche loro , le zebre verranno dopo per garantire l’attraversamento animale.
    E vai con l’over tourism , ormai non importa più niente ; il mantra è cassa e poi cassa sempre e fortissimamente cassa .
    Lasciate ogni speranza o voi che entrate , i silenzi saranno un ricordo , sentite un rombo ? no , non sono tuoni in lontananza ma rumori di motori che stanno arrivando , lasciate ogni speranza e possibilmente nulla del vostro passaggio .
    Scusate il mio parere ma ormai qualcuno giustifica tutto , anzi pervicacemente ne sostiene i vantaggi ed utilità .
    Cassa e sempre cassa , il resto ormai non conta più!

  2. Sono un fermo sostenitore del contante, ma vorrei ricordare che la legge prevede che certi servizi si possano pagare anche con moneta elettronica (bancomat, carte di credito).
    A Torino e prima cintura in alcune zone non si pagava la sosta perché i parchimetri non prevedevano il pagamento elettronico.

  3. 8 Euro??!!! Una miseria!

    Sono meno di un terzo di quello che si dovrebbe riscuotere come equo pedaggio per qualsiasi mezzo a motore di proprietà dei non residenti che voglia godere di un lusso che ormai visto i tempi che corrono dovrebbe essere un vero privilegio riservato a pochi.

    Visto che ormai la libertà è direttamente proporzionale al portafogli e il denaro compra qualsiasi diritto cercate almeno di fare una quotazione che abbia senso.

    Spostarsi a motore a quelle altitudini e in quei luoghi nel 2025?

    Miinimo 25 euro!!! MA MINIMO!!!

  4. Ho letto un commento che lamenta tanto della cassa e anche del fatto dei motori del disturbo dell’inquinamento e tutte queste cose però vorrei ricordare che da sempre sia andati su con i mezzi a motore una volta si sciava sul ghiacciaio e si andava pure d’inverno qui in mezzo a motore per lo meno Adesso si va solo d’estate e poi qual è il problema vivete in una civiltà di motori nelle città inquinate quindi motori Beccatevi motori pure qua sennò andati a piedi in qualche montagna isolata

    • “vorrei ricordare che da sempre sia andati su con i mezzi a motore una volta si sciava sul ghiacciaio e si andava pure d’inverno qui in mezzo a motore”

      e guarda come siamo ridotti ahahahahahah

  5. Il problema non è che i motori salissero di inverno o in primavera oppure in estate e che da sempre ci siano e tutto ciò sia normale.
    Il problema non è di 8 , 25 euro od altro ancora pagabili in contanti o altro modo.
    Il problema penso che sia la tutela dei luoghi , il loro amarli e preservarli per cui i motori proprio non dovrebbero andarci !!
    Io non sono residente in loco e sono ospite di queste montagne ,dei loro boschi e dei loro silenzi a cui mi accosto con profondo rispetto , ma dovendo scegliere fra preservare i luoghi ove vivo e che amo e fare cassa preferisco senza esitazione la prima ipotesi , la libertà ed il rispetto non sono proporzionali al portafoglio , anzi non hanno nulla a che fare.
    Vengo da altra regione , la Liguria, ed i risultati si vedono ; si sono venduti tutto , over tourism e motori anche sulle alpi marittime. per cui ,in tema di fare cassa , è una regione non seconda a nessuna altra e l’economia ed il profitto si sono presi tutto nella ossessione del rincorrere sempre di più e di più ed ancora di più !!
    Mi definisco sconfortato e disilluso, forse troppo idealista e perdente , fuori da questi tempi ma preferisco così , l’alternativa sarebbe conformarsi e motorizzarsi ma non fa per me , lo sconforto è solo transitorio come quando vedi la vetta vicino , ci giri intorno e sei stanco e ti chiedi ma quando ci arrivo? e poi passo dopo passo la raggiungi , ti siedi posi lo zaino e ti guardi intorno in equilibrio e sintonia con tutto quanto e con te stesso , un istante impagabile che ferma il tempo nel silenzio nel dilagare dell’emozione per quello che vedi e che provi.
    Ma voi che vivete in loco nel vedere tutto ciò non avete un rimpianto ed un dispiacere per quello che state perdendo ?
    Non è questione di fare cassa ma pare lo sia diventato e si sia preso la vita di tutti , lo sconforto mitigato e risolto dal profitto economico non è consolatorio o risolutivo ; è solo illusorio.
    La bellezza dei luoghi, amarli e preservarli non li paghi con la carta di credito o con il contante , rischi solo di corromperli e degradarli , il loro prezzo è un altro fatto di piacere ,emozioni , meraviglia ,sensibilità e rispetto.
    Un saluto a tutti.

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