VALSUSA, UOMO ATTACCATO DA UNO SCIAME DI VESPE FINISCE IN OSPEDALE: “GRAZIE A TUTTI I SOCCORRITORI”

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OULX – Punto più volte da uno sciame di vespe, dopo aver pestato involontariamente il loro nido lungo la mulattiera. Venerdì 13 agosto, nel pomeriggio, l’escursionista Gianfranco Cevolin è stato aggredito da uno sciame di vespe mentre percorreva il sentiero che dal Puy di Beaulard porta alla Madonna della Sanità. Durante la camminata, involontariamente ha calpestato un nido di vespe, a 50 metri prima della casetta dell’acquedotto, sul lato sinistro.

Per fortuna insieme a lui c’era il genero, che è riuscito a dare l’allarme con il telefonino: sul posto sono subito intervenuti i tecnici del soccorso alpino con l’eliambulanza 118, che hanno effettuato il primo soccorso sull’escursionista, per poi trasportarlo all’ospedale di Susa, dove è stato ricoverato una notte.

“Ora sto meglio, sono a casa da oggi alle 13 con tutte le cure del caso. Ho perso conoscenza più volte perché cercavo di alzarmi. Tramite il telefono di mio genero mi hanno trovato velocemente e sono stati prontissimi nel primo soccorso. Tramite il suo giornale vorrei ringraziare il soccorso alpino di Susa che con tempestività e professionalità ieri pomeriggio mi ha portato in eliambulanza all’ospedale di Susa dopo che uno sciame di vespe mi aveva aggredito – spiega il signor Cevolin a ValsusaOggi – Purtroppo ho messo il piede sul nido a bordo mulattiera, che era molto ben nascosto. Spero che qualcuno possa recuperare l’alveare. Ringrazio anche il gruppo del pronto soccorso, infermiere e Oss per la competenza e gentilezza. Raccontiamo anche le cose che funzionano bene…grazie!”.

 

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5 COMMENTI

  1. Bravo, condivido il tuo prnsiero.”Raccontiamo anche le cose che funzionano bene…grazie!”
    Sicuramente è piu facile lamentarsi, ma quando qualcosa funziona è GUISTO dirlo. Anche se non ci conosciamo, ti auguro una rapida ripresa e nel mio piccolo ringrazio tutti coloro che ti hanno soccorso. GRAZIE ragazzi vi auguro un ferragosto serno e soprattutto “tranquillo”

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