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CESANA TORINESE – Nella notte di sabato 26 aprile, intorno alle 2, l’elisoccorso 118 ha dovuto fare un intervento in notturna per recuperare un escursionista in alta montagna, in località Cima Bosco (quota 2377 metri) nel territorio di Sauze di Cesana e Cesana Torinese. Essendo ormai tardi, l’uomo ha provato a dormire nella chiesetta in punta alla montagna, ma faceva troppo freddo, e ha chiesto l’intervento del 112. L’elisoccorso l’ha quindi recuperato in cima, per poi portarlo a valle, dove è stato supportato da un’ambulanza.
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Non so se è per la pioggia caduta, ma in questi giorni i geni delle montagne spuntano come funghi…
Più che geni genitali….coglioni ,diciamo che è stato un intervento sanitario volto a salvaguardare l’ apparato testicolare ,e per tale patologia coperto dal servizio sanitario nazionale .
Pagare !!!! Pagare!!!! Asino di un asino stai a casaaaaa
Ma perché non l’hanno lasciato dov’era?
Mah!
per prepararsi alla annuale esercitazione N.A.T.O. in Norvegia, gli alpini di leva dei tempi in cui gli inverni erano ancora nevosi e freddi, dormivano in buche scavate nella neve, protetti da un semplice telotenda.
Dopodiché avrebbero ripetuto l’esperienza dalle parti del circolo polare artico.
Non aggiungo altro.
fatto nell’81 40 BT -30° e non avevamo il cell per chiamare il 118…
È ora di smetterla con titoloni clickbait.
Ma chi scrive titoli e articoli dovrebbe essere coerente, alla fine chi legge non sa quale sia la notizia reale, in questo caso voleva provare a dormire nella chiesetta o c’è stato costretto oer il sopraggiungere della notte?
Guarda io fare pagare internet il doppio a questi esperti della tastiera. Gente che non sa proprio vivere, poiché vivendo si sbaglia. Elogio infine a valsusaoggi perché ci riempie sempre di argomenti interessanti e degni di un popolo acculturato quale siamo
Di solito sono contrario, ma in questo caso che paghi.
Cosa si può pensare di un incosciente che mette a repentaglio la propria vita e quella dei soccorritori? Devono presentargli il conto da pagare sia del Personale impiegato che del costo di utilizzo dell’elicottero, carbutante, assicurazione. Se il genio alla rovescia non paga procedano con il pignoramento. Un’ora di elicottero oggi dovrebbe costare sui 3mila euro
E se, in casi come questo, si facesse pagare l’elisoccorso?
Spero che gli facciano pagare salatissima questa sua scelleratezza
Io capisco la voglia di avventura ,ma andrei per gradi ,partendo nel dormire in tenda in giardino in una notte invernale quando piove , così serve a capire che non è cosa semplice ,cosi se qualcosa va male ,prima di morire di freddo ,rientri in casa ,sembra facile vedere chi lo fa.
Fategli pagare il recupero ,poi vediamo se ha di nuovo voglia di riprovarci
Per fortunaè abdato tutti bene, ma…che si faccia almeno pagare l’intervento dell’elicottero al “simpatico” e imprudente turista….
Fare pagare il soccorso quando non si ascoltano i messaggi meteorologici e gli allert della protezione civile
È la stessa pioggia che rinvigorisce i leoni da tastiera e gli opinionisti del caxxo… Un abbraccio!
Virgilio, ti sei rinvigorito?
Tramite soccorsi recapitare al malcapitato una bottiglia di cordiale e………buonanotte.
Cosa si fa per provare l’ebbrezza di un viaggio in elicottero …. gratis. Fenomeno.
..che il drago possa salvare tutte le pecorelle smarrite.. Stolti! Provate voi a stare al freddo, da soli, in una chiesa, a 2300 metri..
Ho commentato prima a caldo, adesso respiro un secondo. Intanto, queste notizie sono sempre povere di particolari, è facile fare il linciaggio con così poche informazioni.
Poniamo che le cose siano così nude e crude, con tutti i se e i ma. Ho notizia che a partire dagli anni del covid ci siano molti che partendo dai canali social, vadano a dormire nei bivacchi e simili senza alcuna esperienza alpinistica. Oltre al fatto che non sempre li lasciano in condizioni civili, avere un minimo di conoscenza di quel che si fa fa la differenza tra il passare una tranquilla nottata e morire come il tizo di intothewild, morto a poca distanza del centro di accoglienza del parco.
In ogni caso questo è un caso estremo; a parte che la cappella di cima bosco non è un bivacco, ma una struttura costruita in memoria della terribile tragedia della Ciatagnera, se uno ha freddo alle 2 di notte perché non adeguatamente attrezzato cammina in tondo per tre ore e con le prime luci dell’alba scende. Non capisco perché alzare l’elicottero in volo notturno. Una notte insonne a camminare in tondo non uccide nessuno, e questo poteva essere un consiglio da dare al tizio. Se la persona non è stata in grado di affrontare così la difficoltà, o aveva altri problemi (ha provato a dormire e si è svegliato già in ipotermia ? Malore ?) o non vedo però come non debba pagare per la prima volta nella storia del soccorso piemontese (a quanto mi risulta).
Una scelta non banale, in quanto il soccorso non vuole stimolare la gente a non chiamarlo quando in condizioni di pericolo per paura delle ripercussioni economiche; se uno salva vite, sa sempre che il problema nascerà spesso e volentieri da un errore, ma salvare la vita e prioritario, e avere dei morti per paura della tariffa non è accettabile, Ma in questo caso, quando si poteva gestire (se è così come scritto qui), forse gli estremi ci sono. Attenzione però al linciaggio ….
Sono veramente disgustato dal livello dei commenti che compaiono in calce alle notizie pubblicate da questa testata. Insulti, banalità e offese gratuite — spesso da profili anonimi — rendono impossibile ogni confronto serio e allontanano chi vorrebbe discutere in modo civile. Un minimo di MODERAZIONE e di REGOLE sarebbe necessario, per rispetto del giornale stesso e di chi legge.
D’accordo per la moderazione, ma ci sono dei limiti da tempo superati e da non più superare in futuro.
Proprio la tragedia della Ciataniera dovrebbe ricordarci che in montagna il sorvolo in elicottero non è mai uno scherzo e che abusarne mette ad inutile rischio anche la vita dei soccorritori.
Questo tipo di escursionismo in infradito deve essere messo al bando, nell’interesse di tutti ed anche della montagna che non si merita frequentatori di questo genere.
Se il deterrente più efficace può essere il portafoglio, lo sia, come da molti invocato.
In alternativa potrebbero servire anche Daspo, fogli di via od altri metodi di interdizione.
Educare (energicamente) e non punire sarebbe già un buon risultato.
Concludo con un’osservazione.
Qualcuno ricorda su queste pagine ed anche su altre testate, una riga che sia una di ringraziamento da parte di almeno uno dei fruitori di questi interventi di soccorso?
Concordo pienamente … anche se sono una cretinetta… penso anche io che la persona soccorsa sia stata molto incosciente, non so come dire… se uno fa un’escursione così, deve essere sicuro di partire per tempo e rientrare con la luce del giorno, altrimenti, meglio rinunciare e fare una passeggiata più corta, non è giusto mettere dei soccorritori in pericolo. Comunque, è anche vero che i salvataggi, salvo che per catastrofi naturali, avvengono quasi sempre per degli errori umani in quanto siamo portati a sbagliare. Speriamo che questa disavventura serva a questa persona da lezione e che non si ripeta mai più un fatto simile. Nel contempo però, la direzione di questo giornale , prenda qualche provvedimento contro chi istiga continuamente all’odio, perchè è un atteggiamento pericoloso.
Aigor, sei stolto?
Dovevano lasciarlo lì sto cretino.
Il Re dei cretini…!!!