VALSUSA, ZECCHE AL PARCO GIOCHI? L’ASL RASSICURA: “CASI SPORADICI”

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di NORMA RAIMONDO

CONDOVE – Pare priva di fondamento la preoccupazione per le zecche nei parco giochi, che serpeggia in questi giorni tra i genitori dei bambini valsusini. Il passaparola tra alcune mamme, frutto di confronti verbali dinnanzi alla scuola materna, ha infatti destato apprensione tra gli abituali frequentatori delle aree giochi della bassa valle. “Mi hanno detto – ci ha scritto Roberta Regaldo di Condove, mamma di due bambini in tenera età – che sono stati riscontrati alcuni casi di punture di zecca ai danni di bambini che frequentano le aree ludiche tra Condove, Caprie e Sant’Antonino. Ho una bimba di 8 mesi ed un bimbo di 3 anni. La piccola sta al sicuro sul passeggino, ma ho timore per il maschietto. Nel dubbio, ho deciso di non portarli più al parco, ma non vorrei si trattasse di una bufala e non di una notizia vera. A voi risulta?”. Non solo alla giovane mamma è giunta questa notizia: anche un papà, sempre di Condove, ha sentito raccontare di due bambini di Villar Dora ed altrettanti di Sant’Antonino costretti a recarsi al pronto soccorso di Rivoli per le cure del caso conseguenti alla puntura da parte di zecche”. Il problema tuttavia, non trova riscontro nelle parole di Nicola Suma, direttore del servizio di igiene dell’Asl TO3: “Comunico l’assenza di problematiche relative all’eventuale presenza di zecche a carico della popolazione infantile. Ai pronto soccorso dei nostri ospedali non risultano che sporadici accessi, come peraltro normale in periodi primaverili, che non abbiamo ragione di ritenere collegati fra loro. Né ci risultano pervenute segnalazioni/notifiche da parte di pediatri di base”. Una risposta rassicurante, che consentirà ai bambini, se il tempo sarà clemente, di tornare a popolare le aree destinate al loro divertimento, sotto lo sguardo vigile, ma sereno, di genitori e nonni.

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3 COMMENTI

  1. Io mi sono trovato addosso una zecca per due volte, una dopo essere stato nei boschi sopra borgone e l’altra presa nei pressi di caprie. Minimizzare il rischio non è giusto perché le malattie che possono trasmettere le zecche sono gravi.

    • l’area nei pressi della seggiovia di Chiomonte e’ strapiena di zecche, vuoi perche’ e’ abitudine far sostare anche per la notte, pecore (piu’ di un centinaio 15 giorni da) e transitare bovini destinati all’alpeggio, vuoi perche’ i terreni non vengono ripuliti dalle sterpaglie e dall’erba alta, le stesse pecore hanno provveduto a rasare l’erba che era altissima.
      Il comune non provvede mai a curare i terreni, oltre le zecche (portate anche dalle pecore) non c’e’ pericolo di vipere?

  2. Due domeniche fa ne ho trovate 2 su mia figlia, di ritorno da una gita a Roccasella. L’estate scorsa ce le siamo ritrovate addosso per ben 2 volte. Forse non è un dramma colossale, ma è un dato di fatto che si trovano sempre più spesso. E bisogna sapere cosa si rischia

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