VALSUSINO INCIDE IL SUO NOME NELLE GROTTE PROTETTE DI CALA LUNA: DENUNCIATO CON L’AMICO

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È di Almese uno dei due escursionisti che pochi mesi fa hanno rovinato uno dei posti più belli d’Italia e, a detta di molte guide turistiche, del mondo stesso. Giuseppe De Michele, di 55 anni, insieme all’amico torinese Stefano Bertona, 46 anni, hanno visitato nei primi giorni di dicembre scorso Cala Luna, una spiaggia del Golfo di Orosei, in provincia di Nuoro. Considerata un vero paradiso terrestre, questa spiaggia della Sardegna si caratterizza per la presenza di alcune grotte o insenature nella parte antistante alla battigia, dovute all’azione di erosione del mare sulla roccia di origine calcarea.

Cala Luna è famosa per la sua bellezza e particolarità, ed è stata utilizzata come cornice per la registrazione di molte pellicole del cinema italiano e straniero: Giuseppe e Stefano, arrivati sulla costa orientale dell’isola in sella a due quad, dopo aver scorrazzato sulla sabbia bianca, muniti di scalpello hanno pensato bene di incidere le loro firme sulle pareti di calcare dei “grottoni”. Non contenti, hanno aggiunto il nome del club sportivo con il quale organizzano solitamente le escursioni.

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Oltre ad essere un simbolo della Sardegna, le grotte di Cala Luna sono considerate dei veri e propri monumenti naturali: questo è bastato per far scattare verso l’almesino ed il suo compagno di viaggio l’accusa di “alterazione di bellezze naturali, in luoghi demaniali soggetti a tutela paesaggistica e per aver imbrattato beni immobili di pubblico interesse”.

Come si sono scoperte le loro bravate? Semplice: Giuseppe e Stefano non hanno resistito ai social network, prova ne è infatti un video pubblicato ingenuamente su facebook: qualcuno, vedendolo, ha avvisato la Forestale che ha fatto subito partire le indagini.

I due turisti dovranno inoltre pagare alcune sanzioni per aver attraversato con i quad la foresta millenaria, arrivando sino alla riva del mare.

Le parole del sindaco di Dorgali, Angelo Carta, sono colme di rammarico: “Ci piacerebbe che i turisti, sempre benvenuti nei nostri territori, si muovessero con più rispetto e stessero attenti a non provocare danni inutili”.

La stazione forestale di Dorgali è stata supportata nelle indagini dai colleghi di Almese e Torino: il gesto di scuse degli escursionisti torinesi non è bastato per far evitare loro la denuncia.

Incidere le rocce di un’area protetta parrebbe sia un reato grave, un danneggiamento di un bene prezioso e naturale, soprattutto perché dovrà essere ripristinato.

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5 COMMENTI

  1. Grotte Cala Luna
    … parrebbe sia un reato grave.. : … parrebbe essere… oppure … pare sia..
    Non è meglio?
    Scusate ma siete troppo bravi per cadere su bucce di banana oppure sbaglio io!

  2. Pare sia????
    E’ un comportamento incivile e come tale deve essere punito!

    qualche mese di lavori socialmente utili, oltre ad una bella ammenda!
    La cosa tragica è che a compiere il gesto sia stata gente di 50 anni……immaginiamoci cosa possono aver insegnato a figli…….
    c’è da sperare che non si siano riprodotti

  3. È di Almese…….!
    Pare che non ci sia nessun residente ad Almese con quel nome. Forse è nato ad Almese? Forse è meglio verificare la notizia prima di pubblicarla?
    Forse sbaglio io? Fate voi.

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