VIDEO E FOTO / MIGRANTI, I SINDACI DELLA VALSUSA IN MARCIA CONTRO IL DECRETO SALVINI: “NO ALLA LEGGE IN…SICUREZZA”

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di ANDREA MUSACCHIO

AVIGLIANA – Una ventina di sindaci e amministratori comunali della Valsusa stanno partecipando oggi, sabato 26 gennaio, alla manifestazione contro la legge Salvini. Il corteo è partito da piazzetta De Andrè per attraversare corso Laghi e il centro città: secondo gli organizzatori alla marcia stanno partecipando circa 2000 persone, tra cui l’assessore regionale Monica Cerutti e Nino Boeti, presidente del Consiglio Regionale del Piemonte. Ci sono le fasce tricolori con sindaci, vicesindaci e consiglieri comunali da Avigliana, Giaveno, Oulx, Bussoleno, San Giorio, Coazze, Susa, Sant’Ambrogio, Sant’Antonino, Condove, Mompantero, Villar Focchiardo, San Didero, Villar Dora, Vaie, Almese, Caprie, Caselette, Bardonecchia, Bruzolo, Sant’Antonino di Susa e Chiusa San Michele. Tra i vari amministratori comunali in corteo, vi sono Andrea Archinà, Emanuela Sarti, Dario Fracchia, Paolo De Marchis, Ombretta Bertolo, Piera Favro, Giuliano Franzini, Enzo Merini, Pacifico Banchieri, Loredana Bellone, Paolo Terzolo, Susanna Preacco, Mauro Carena, Emanuela Sarti, Davide Gastaldo,  Danilo Bar, Vilma Beccaria, Roberto Chirio, ecc.

Partecipano al corteo insieme a cittadini, enti no profit ed associazioni anche il presidente dell’Unione Montana Valsusa, Sandro Plano, e il consigliere regionale del Pd Antonio Ferrentino. In marcia anche don Luigi Chiampo, parroco di Bussoleno e presidente della fondazione Talita Kum, che si occupa da tempo dei migranti. Nel corteo le bandiere di Rifondazione Comunista e dei No Tav. “Siamo qua per un motivo…non dimentichiamo da che parte stare” dicono i promotori dell’iniziativa, organizzata dai Comuni di Vaie ed Avigliana, Recosol, Anpi Valle di Susa e Val Sangone, Chiesa Valdese di Susa, Chiesa Battista di Meana, Ufficio pastorale migranti Diocesi di Susa.

La manifestazione per dire no al decreto Salvini si è conclusa, dopo una marcia partita dalla piazzetta De Andrè e proseguita per corso Laghi, in piazza conte Rosso davanti al comune di Avigliana. Di fronte a duemila persone circa, sono intervenuti i sindaci Archinà e Merini, sindaco di Vaie, ossia i promotori della manifestazione: “a nome della città di Avigliana e del comune di Vaie e dei comuni aderenti, vorremmo che oggi pomeriggio in questa piazza si parlassero tutte le lingue del mondo e si abbracciasse coloro che dalla preistoria fino ad oggi hanno attraversato questa valle. Questo territorio è stato da sempre territorio di transito ma ha sempre dimostrato di saper dare accoglienza. Partendo dai meridionali, a chi cercava riparo dalla ex Jugoslavia fino all’Albania. La Val di Susa riesce ad avere strumenti di accoglienza, dimostra di avere ricadute positive anche economiche. In termini di umanità è accoglienza. Oggi tutto questa rischia di essere messo in crisi, si rischia di portare ancora più insicurezza e spegnere questi progetti positivi. Noi diciamo no alla legge sicurezza e immigrazione”.
Il sindaco Archinà ha poi ringraziato i comuni e le associazioni che oggi hanno partecipato o dimostrato vicinanza al territorio valsusino: “Ringrazio la città di Rivoli, di Bruino e di Coazze. Ringrazio l’associazione Talità, Associazione L’isola delle idee di Giaveno, l’associazione Italia-Cuba Circolo Valle di Susa, il museo laboratorio della preistoria di Vaie, la sezione Anpi 68 Martiri Grugliasco, l’associazione culturale La Credenza, il Movimento Adulti Scout Cattolici di Buttigliera Alta, l’associazione Revejo con il festival Borgate dal Vivo, Liberamente Insieme di Bardonecchia, Cambiamo Insieme di Bussoleno, la cooperativa sociale Progetto Tenda e rete SenzaAsilo di Torino, il collettivo Sistema Torino, la comunità valdese Perrero Maniglia e il coro Moro. Ringrazio inoltre il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e di Palermo Leoluca Orlando per la loro vicinanza, seppur non sono qui con noi“.
Il sindaco di Vaie Enzo Menini ha confermato la posizione ferma del territorio contro la legge Salvini e ha ribadito come un percorso di micro-accoglienza sia una scommessa vinta e un punto sul quale continuare a lavorare: “La nostra è una valle che da oltre due anni ha intrapreso un percorso di micro-accoglienza. Esperimento che ha dimostrato come che la vera inclusione sia possibile, una scommessa vinta che ad oggi rischia di essere abbandonata nonostante abbia avuto un eco nazionale. Noi sindaci esprimiamo oggi la nostra netta contrarietà alla legge e chiediamo di aprire un confronto a tutti i livelli nazionali al fine di valutare tutte le ricadute economiche sociali e di sicurezza“.
Il comizio è proseguito con gli interventi dell’Anpi e le parole di Daniela Molinero: “Chiediamo che venga rispettata la vita” e di Lucrezia Riccardi, della Cooperativa Orso: “Il tema che trattiamo è di disuguaglianza. In questo momento dal nostro punto di vista il tema è di tipo economico, si sta decidendo di spostare i soldi altrove. I soldi non sono sufficienti, si semina odio. Quello che si raccoglie è desolazione. Siamo in una situazione particolarmente pericolosa. Già in passato abbiamo trovato chiusure di centri. Noi cerchiamo di resistere alle intemperie di questi anni e quindi ringrazio i territori, i sindaci, i servizi, le organizzazioni che dirigono questi operatori e che credono in questo progetto. I singoli dirigenti che stanno nelle prefetture. Tutte le persone che cercano soluzioni positive“.
Sul palco di piazza Conte Rosso è intervenuto anche il sindaco di Oulx Paolo De Marchis: “Se siamo qui vuol dire che c’è qualcosa che non va. Dobbiamo avere il coraggio di dirlo. La storia ci insegna che la storia non insegna nulla. Domani sarà la Giornata della Memoria e il 3 ottobre la giornata della memoria legate all’immigrazione. Il nostro impegno deve essere verso chi ci lancia la sfida. Ma non ce la lancia solo il presidente o il ministro degli interni, ce la lancia il parlamento intero. Questo dobbiamo capirlo. Sappiamo che possiamo essere vincenti. Senza distinzione tra colori e partiti. Ma solo tra persone con valori. Vi parlo di tre progetti, un progetto coordinato dal consorzio assistenziale, dove ci sono dodici minori. Un progetto che funziona e non crea problemi. Dove si studia. Un progetto di micro-accoglienza, 16 comuni con un contingente di 52 persone, dove non c’è nessun problema di sicurezza. Non c’è nulla. La nostra insicurezza è creata da altre situazioni, ma con il colore della pelle non ha alcun affare. Un secondo progetto dove ci sono 26 adulti, di cui tredici hanno lavoro. Dove ci sono 26 minori che vanno a scuola. Allora è possibile cambiare. Ma noi vogliamo un paese dove tutti i commercianti sono tranquilli o si litiga? Dove si cresce o si litiga? Un paese dove si alimenta l’odio o dove si cresce insieme? Noi siamo per le seconde opzioni. Ognuno di noi deve parlare con chi la pensa diversamente, perché tutto questo funziona. Il terzo progetto, infine è di confine. Dove i migranti arrivano con il Flixbus. Tutto questo funziona perché c’è Recosol, la Croce Rossa, tutti i volontari della Valle di Susa. Questa è la vera testimonianza“.
L’euro-parlamentare Daniele Viotti invece, punta il dito verso il ministro Salvini dicendo chiaramente che il problema non è l’Europa, ma bensì i capi di Stato: “Ringrazio i sindaci di questa valle, perché ci hanno permesso di essere in questa piazza dopo una lunga traversata di resistenza politica, civile e anche giudiziaria. Ringrazio i sindaci, gli operatori, le cooperative e i cittadini. Il problema non è l’Europa, perché piazze come queste si radunano contro chi ha le colpe, ossia i capi di Stato. Lì si trovano le colpe non nell’Europa. Questa piazza lancia un messaggio chiaro al nostro governo: caro Salvini, il tuo odio non fermerà la nostra umanità, noi rimarremo umani“.
Anche il presidente del Consiglio Regionale Nino Boeti punta il dito su Salvini e cita lo scrittore Roberto Saviano: “I nostri porti sono chiusi, ma chi li ha chiusi? Non c’è nessun provvedimento dal governo, il responsabile è Toninelli non Salvini. Nessun provvedimento ha chiuso i nostri porti. Il nostro Paese sembra essere tornato al 1938, non c’è tanta differenza. Parlo di Riace e Mimmo Lucano, il quale non può tornare nel suo paese come un criminale qualsiasi. Sono calabrese di origine. Sono andato a trovare Lucano e quando penso a lui mi vengono in mente le parole di uno scrittore..Roberto Saviano che parlando di lui, trae una citazione di un film, American Sniper e dice questo: gli uomini si dividono in tre categorie, le pecore, i lupi e poi ci sono i cani da pastore. Noi siamo cani da pastore, una specie rara fatta per affrontare i lupi. In questa famiglia noi non alleviamo pecore, e io vi ammazzo a cinghiate se diventate dei lupi. Noi stiamo preparando e presenteremo alla corte costituzionale, ricorso per il decreto legge sicurezza. Questo sarà l’atto concreto che speriamo porti a dei risultati“.
Sul palco sono intervenuti anche don Luigi Chiampo, l’assessore regionale Cerutti e un rappresentante della comunità valdese: “Speriamo nell’apertura dei cuori da parte delle persone“. Alla fine la manifestazione si è svolta in maniera ordinata e civile, a cui hanno preso parte anche molti bambini e ragazzi, manifestando con i loro striscioni o cartelli fatti a mano, per dire no al decreto sulla sicurezza e sull’immigrazione.
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11 COMMENTI

    • La bava alla bocca mi sembra che la abbiano : è perchè ,il Ministro della Repubblica Italiana , Matteo Salvini. gli ha tolto il succoso osso fatto di soldi per la famigerata ” accoglienza” .Si tav e no tav d’accordo ? Coerenza docet .

      • …la coerenza in questo caso non c’entra nulla… per il semplice fatto che sono argomenti totalmente differenti… poi non so che succoso osso ci fosse in Valle di Susa, visto che l’accoglienza diffusa, che è stata un successo perché ha aiutato i profughi ad inserirsi nella realtà valligiana, è stata per lo più basata sul volontariato di chi ha speso tempo e anche denaro per cercare di accogliere persone provenienti da realtà di guerra, di fame, di povertà e di violenza… Non mi interessa manco la manifestazione in se stessa, ma fa molto male vedere, a ridosso del giorno della memoria, che l’umanità è ancora in cerca di capri espiatori e il popolo è sempre pronto a sfogare i problemi su chi appartiene a minoranze che siano religiose, etniche o di altro genere. Quando parliamo di questo argomento, ricordiamoci che parliamo pur sempre di esseri umani come noi, molti dei quali, sepolti in fondo al mare, non hanno nemmeno un nome che li ricordi, e tra loro ci sono anche un gran numero di bambini mai diventati adulti.

  1. Il Governo e’ rappresentato da partiti eletti dalla maggioranza della popolazione votante e quindi fatevene una ragione.Non.vorrete dirmi che era meglio il Governo di prima dove qualche politico faceva finta di non sapere di cosa facesse il paparino,eh? Altrimenti a voi cari uomini pieni d’umanita’ e al vostro amico Berlu faccio i complimenti e viinvito a prenderveli in carico nelle vostre abitazioni. A spese vostre in tutti i sensi…alla faccia di quelli che dite non hanno umanita’! Chi razzola bene raccoglie bene chi razzola male raccogliera’!Ai cattolici cristiani dico che il prete spiega di non giudicare e di accogliere il prossimo…Amici criticoni aprite le vostre porte di casa per primi!

    • Trovo questa barzelletta del “prendeteveli a casa vostra” francamente di una ingenuità disarmante. È un po’ come se uno, quando quelli come te iniziano la retorica degli “italiani prima”, ti rispondesse di prenderti a casa tua un “italiano che vive in mezzo a una strada” o un “terremotato che vive in una roulotte”. A proposito, su un governo è sostenuto da rappresentanti eletti, non significa che quel governo faccia cose utili a chi ha eletto quei rappresentanti. Ricordalo quando tra meno di un anno toccherà a tutti noi pagare gli oltre 30 miliardi di euro di clausole di salvaguardia introdotte per elargire qualche marchetta con illusori redditi di cittadinanza e quote 100.

  2. Quando il PD riesce a schierarsi su posizioni intelligenti è sempre una bella giornata anche se, parafrasando l’ode al Piemonte del Carducci:

    Ivrea la bella che le rosse torri / specchia sognando a la cerulea Dora / nel largo seno, fosca intorno è l’ombra
    di re Arduino.

    “Aviglliana la bella che le rosse torri
    specchia sognando a la cerulea Dora
    nel largo seno, fosca intorno l’ombra
    di Minniti.”

  3. VERGOGNATEVI. Ma grazie, per avermi chiarito le idee. La mia solidarietà al ministro Salvini, avrà il mio voto alla prima occasione.

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