VIDEO / BUSSOLENO, DEMOLITA L’ULTIMA CASA DOPO LA COLATA DI FANGO

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di LETIZIA DIAFERIA

BUSSOLENO – Nella giornata di ieri si è assistito alla demolizione dell’ultima casa che si trova nell’area direttamente colpita dalla colata di fango nel 7 giugno 2018, che ha causato danni molto gravi nell’area di via San Lorenzo. Il proprietario ed ex residente di questa casa è il dottor Diego Tomassone racconta la vicenda: “La descriverei come un’ingiustizia. Non solo nei miei confronti, ma anche in quelli di chi qui ha deciso di costruirci una casa molti anni fa. Sono davvero deluso, principalmente per il fatto che nessuno del Comune si sia presentato qui oggi, nonostante i vari incontri che abbiamo avuto, probabilmente perché sanno di non aver fatto nulla per evitare tutto questo. Comunque sia io non mi fermo, anche perché è da un anno oramai che mi batto per questo. Inoltre, al di là di ciò che è successo alla mia casa, il problema sta nel fatto che queste nuove opere andranno a incidere anche sulle altre abitazioni qua intorno, e non solo“.

Tomassone aggiunge: “Potete immaginare come sia il nostro umore in questo momento. Abbiamo però la coscienza pulita, anche se ci sentiamo un po’ ingenui. Penso che forse ci saremmo potuti appellare ad un avvocato un po’ prima e magari le cose sarebbero andate diversamente, ma oramai quello che è stato è stato e noi abbiamo intenzione di portare avanti la causa, pur non sapendo come andrà a finire“.

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15 COMMENTI

  1. La casa non fu colpita dalla colata di fango, ma è stata abbattuta perchè amministrazione comunale e studio di progettazione ha deciso così. La gente della zona poi, peggio dei ciechi, se ne è fregata altamente della situazione seppur riguardasse anche casa loro, senza parlare dei notav, tanto presenti per fare le sfilate e farsi vedere quando non serve, ma poi quando c’è da tutelare un territorio e salvaguardare l’incolumità pubblica spariscono. Confido nella giustizia divina più che in quella terrena (che comunque va avanti)…per me da ora in poi, il comune di Bussoleno è definitivamente morto.

  2. Gent.mo Dr. Tomassone,
    sul percorso tecnico amministrativo che ha segnato il destino della Sua casa non mi pronuncio.
    Vorrei credere che non sia stato deciso per acredine nei Suoi confronti ma per pubblico interesse.
    Per quanto riguarda la lamentata assenza dei “notav” vorrei segnalarLe che sono stati altrettanto assenti boy scout, associazioni d’arma, filarmoniche, cori alpini e, non ultimi, partiti politici e gente comune.
    La giustizia divina in quanto tale non è competenza degli umani e spero dedichi il suo tempo (presumibilmente eterno) a questioni di più ampio rilievo, quella terrena, se adita, potrà senz’altro pronunciarsi ma difficilmente condannerà a morte un Comune come da Lei già sentenziato, fortunatamente solo per se stesso.

  3. Prima di commentare e dire stupidaggini sarebbe opportuno prima rileggere l’anno di articoli e magari parlare personalmente e non su un giornale…la Procura sta indagando (ho avuto colloquio io stesso quindi lo so per certo), che le opere siano imbarazzanti e pericolose non lo dico io ma lo dice un ingegnere idraulico che ha messo in sicurezza più valli. Se poi per Voi va tutto bene ed è tutto normale non mi stupisco, basta vedere l’intelligenza nel votare il nuovo sindaco e la totale assenza nella tutela del territorio, perché di questo si parla più che di una casa… Sulle bugie raccontate solo per spaventare i soliti boccaloni ci sarebbe da scrivere altro capitolo, come sul fatto che chi ha subito danni non riceverà un centesimo….cmq inutile lamentarsi se si leggono commenti del tipo “la casa era a norma come edilizia”, perchè denota oltre che superficialità, proprio cattiveria pura e gratuita. Buona vita a tutti, non vi auguro di certo quello che stiamo passando noi, chiedo però rispetto per chi ha costruito questa casa con sacrificio e senza mani chiedere nulla (al contrario di tanti leccaculo pure della zona!), perché chi va ricordato non sono io ma mio nonno Carlo Trappo e mia nonna Anna Maria Marchetto, persone trattate peggio dei Casamonica anche ad anni di distanza dopo la loro scomparsa. Quindi abbiate almeno la degenza, se non accendete il cervello prima di parlare o scrivere e non vi informate, di stare zitti e non scrivere cretinate. Tanti auguri, ne avrete bisogno.

    • Su quello che scrive ha ragione sig.Diego..non sapevo che non fossero stati rimborsati, ma avevano detto che avrebbero cercato di venire incontro a tutti voi…ora ci spiega che cosi ‘ non e’ stato e non trovo giusta la cosa.Capisco l’ interesse comune ma come per gli espropri per altre opere c’e’ a monte qlcuno che si e’ fatto la casa con sacrifici ecc.Ci puo’ dare info quando le indagini saranno conclusa.Grazie Elisabetta

  4. Ad ogni modo, e concludo, sono a disposizione ma di persona, a chiarire i dubbi di chi ne avesse e avesse la volontà di capire e sapere bene le cose come sono andate…non capisco infatti, ancor di più adesso dopo decine di articoli scritti, come mai ci sono ancora certi commenti…mah.

  5. Sig. Diego per quanto possa servire sono d’accordo con Lei. Purtroppo lo stato è come al solito forte con i deboli e debole coi forti. In questo caso si è fatto molto in fretta nelle procedure, ed alla loro attuazione fino alla demolizione, cosa che invece succede raramente e neppure dopo anni, dove vengono costruiti interi quartieri senza che nessuno vede nulla!!, nonostante molte sentenze di demolizione, la stragrande maggioranza non è stata neppure scalfita, altro che demolita!!. D’altronte cosa ci si può aspettare da uno stato i cui organi preposti (giustizia) concordano per un rimborso di 48 milioni di € somma illecitamente ricevuti , con condanne ridicole e sentenza ora prescritta (leggi lega nord) per una durata di 60 anni!!, non ci è dato sapere se è compresa la svalutazione, siamo alla follia , quanto varra’ tra 60 anni un milione di euro?.

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