VINO, CONCLUSA LA VENDEMMIA DEL BAROLO DI GIUSEPPE MASCARELLO

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BAROLO – Nel mondo dell’enologia italiana fare vino spesso è una passione di famiglia, nonché un’arte che si tramanda di generazione in generazione. Non fa eccezione la famiglia Mascarello, che da quasi cento cinquant’anni si occupa di fare vino rosso in Piemonte con grandissimi risultati.

Siamo nelle Langhe, in un territorio eccezionalmente vocato all’agricoltura ed in particolare alla coltivazione della vite, oltre ad essere di una bellezza paesaggistica straordinaria, tanto che queste colline sono state riconosciute Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco. Qui la famiglia Mascarello si occupa di viticoltura sin dal 1881 quando, dopo aver passato alcuni decenni alle dipendenze della Marchesa Giulia Colbert Faletti di Barolo, Giuseppe Mascarello decide di mettersi in proprio fondando la cantina di famiglia a Pian della Polvere, nel comune di Monforte d’Alba.

Da questo territorio che nel corso dei secoli ha visto passare tutta una serie di personaggi nobili tra cui re, conti e marchesi, non poteva che nascere il più nobile dei vini italiani: il Barolo “vino dei Re, re dei vini”, massimo esempio dell’enologia italiana elaborato a partire dalle uve del vitigno Nebbiolo che vengono vendemmiate tra fine ottobre ed inizio novembre quando le prime nebbie autunnali avvolgono le colline delle Langhe.

Tra le aziende più rinomate per la produzione di Barolo ed altri grandi vini rossi piemontesi spicca la cantina Mascarello Giuseppe & Figlio che crea bottiglie esportate in tutto il globo e che si trovano al vertice delle classifiche mondiali secondo gli esperti del settore. Incrociando i voti forniti da alcuni dei più importanti critici enologici e da riviste specializzate come Wine Enthusiast, il Barolo della cantina Mascarello raccoglie uno straordinario punteggio medio di 94/100, molto vicino alla perfezione.

Il cru storico dell’azienda Giuseppe Mascarello è quello di Monprivato, un appezzamento acquistato a Castiglione Falletto nel 1904 da Maurizio, figlio del fondatore Giuseppe. Da qui proviene l’etichetta più nobile di famiglia, il Barolo DOCG Monprivato Cà d’Morissio che è anche uno di vini italiani più costosi al mondo, con prezzi che secondo il motore di ricerca Wine Searcher e le enoteche online specializzate come Svino.it oscillano tra i 550 ed i 600 euro a bottiglia, specie quando di tratta di edizioni Riserva ed annate eccezionali come 2010 e 2012.

È un vino estremamente raffinato e di grande personalità, che con il suo stile inconfondibile è capace di ammaliare il palato di ogni assaggiatore. Ama abbinamenti con il cibo altrettanto raffinati come quelli con il tartufo, altro prodotto d’élite delle Langhe. Svino.it rappresenta un’opportunità preziosa per acquistare questo ed altri vini pregiati online, dato che sarebbe difficile se non impossibile trovarlo altrove trattandosi di un’etichetta da collezione.

Dalle uve coltivate nei tredici ettari vitati di proprietà, oltre al Barolo nelle sue diverse declinazioni, l’azienda agricola Giuseppe Mascarello produce altri classici vini piemontesi come il Barbera d’Alba DOC, il Dolcetto d’Alba ed il Freisa Toetto Langhe.

Dopo essere stata gestita per cinquant’anni da Mauro Mascarello ora la cantina è di nuova guidata da un Giuseppe, omonimo pronipote del fondatore, ed una nuova vendemmia si è appena conclusa. Gli operatori del settore ritengono che sia stata un’annata ottima per la maturazione delle uve, paragonabile a quella eccezionale del 2016. Siamo sicuri che ancora una volta quello che ne verrà fuori sarà un Barolo da collezione.

(Informazione pubblicitaria a cura della New Press)

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