ALMESE, UN’OPERA D’ARTE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

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ALMESE – Una mano gigante, somma delle mani di tutte e di tutti, un crescendo esponenziale che ha bucato il muro d’acciaio della violenza. Questo il concept dell’opera artistica “Almese contro la violenza” che sarà inaugurata il 19 novembre al Parco Robinson di Almese e che vedrà l’artista Carmen Consoli madrina della manifestazione e parte attiva dell’opera. Infatti, una sagoma della sua mano è presente nell’installazione insieme a quella di tante altre mani unite in un’unica battaglia. L’installazione, realizzata in acciaio corten, ha le dimensioni di 2700×1400 cm e un peso di circa 550 kg. L’opera, ideata concettualmente e progettata dall’artivista Rosalba Castelli e della videoartist Anna Olmo, realizzata con la perizia del fabbro Denis Valarin, ha richiesto circa sei mesi di lavoro. L’installazione spunterà dal terreno per protendersi come un enorme “Stop alla violenza”. Una mano, però, che è anche aperta per accogliere e cogliere la mano di chi si sente sola e ingabbiata all’interno della spirale dei maltrattamenti. L’opera è inoltre il proseguimento di un progetto iniziato nel 2021 con la posa della prima installazione dal titolo “Insieme contro la violenza” nella piazza esterna di Parco Commerciale Dora a Torino. Un filo Rosso Indelebile che unisce città e territorio. L’obiettivo di Almese contro la violenza è quello di incidere sul piano della problematica di natura culturale che sottende all’origine del fenomeno della violenza domestica e di genere grazie al potere esplicativo e comunicativo dell’Arte. Un monito e un simbolo dell’impegno condiviso nella lotta alla violenza. Una esplicita presa di posizione da parte di una comunità nella responsabilità tanto individuale, quanto collettiva nell’agire. Almese contro la violenza si inserisce nel Progetto Rosso Indelebile, all’interno delle azioni di formazione, informazione, sensibilizzazione per il contrasto alla violenza di genere promosse dall’Associazione Artemixia Aps in tutto il territorio torinese. Nell’intenzione delle artiste anche questa, come la precedente installazione, si configura come “un’opera di tutte e di tutti”. Si leggeranno infatti, alla base della targa dell’installazione, i nomi di tutte le persone che hanno voluto contribuire alla sua realizzazione aderendo, anche con piccole cifre, alla campagna di crowdfunding Eppela mentorship Fondazione Sviluppo e Crescita CRT. Almese contro la violenza è un impegno condiviso e un segno tangibile che un lavoro è stato fatto ed è in atto per cambiare lo stato delle cose. Già da due anni, infatti, il Comune di Almese è attento alle proposte di Artemixia per sensibilizzare e attivare le persone e le associazioni a vari livelli, con un lavoro approfondito di informazione e formazione. Un simbolo del rifiuto alla violenza nasce dunque in un luogo che ha aperto le scuole a una formazione specifica sui temi del contrasto alle discriminazioni. Il progetto è realizzato anche con il sostegno del Comune di Almese, della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale Piemonte, dell’Otto per mille della Chiesa Valdese e vede la collaborazione di enti attivi sul territorio valsusino come l’Associazione Revejo con Book Immersion, la Consulta Giovanile di Almese, il Ricetto per l’Arte – Agorà della Valsusa, la compagnia teatrale Fabula Rasa. La continuità tra le due opere ha permesso la vicinanza e la collaborazione al progetto anche di Parco Commerciale Dora. Info su:
https://www.artemixia.it/
https://www.instagram.com/associazione_artemixia/
https://www.facebook.com/associazioneartemixia/

Programma:
15-16.30 – Almese Parco Robinson
Benvenuto a cura della Sindaca Ombretta Bertolo. Interventi a cura di Carmen Consoli, dell’artivista Rosalba Castelli e della video-artist Anna Olmo, dell’avvocata del Centro Antiviolenza SvoltaDonna Isabella Ferretti, della Consigliera metropolitana Politiche sociali e di parità Valentina Cera, della Vicepresidente della Circoscrizione 4 Torino Sara Cariola. Estratto delle performances e dei monologhi di “Rosso Indelebile: l’arte per la prevenzione della violenza di genere” con Rosalba Castelli, Sara Francesca Molinari, Henni Rissone, Angela Vuolo, Cristina Schembari, Claudia Appiano, Jordan D’Uggento, Paolo Masia. In caso di pioggia l’evento si terrà al teatro Magnetto di Almese

Dichiarazioni
“Tante mani che si uniscono per diventare una sola: una mano per dire Basta! alla violenza sulle donne e a quella di genere, una mano per chiedere aiuto, una mano che si offre in aiuto: sono un’opera e un intento molto forti quelli che ci uniscono in questo progetto a me molto caro per la finalità con cui nasce. Credo nel potere evocativo ed emozionale dell’arte e credo che ogni cambiamento importante parta dalle emozioni, ma credo soprattutto che i grandi cambiamenti culturali sono necessariamente collettivi: cambiamo insieme, un passo la volta. Troppe scarpette rosse sono disseminate su questo percorso, occorre accelerare ora quei passi. Insieme. Partiamo da qui”. Carmen Consoli “La violenza maschile contro le donne è un fenomeno pervasivo che trova nel femminicidio la sua espressione più estrema, ma che si esprime quotidianamente in parole e atti di prevaricazione dentro e fuori le pareti domestiche. Oggi, purtroppo, assistiamo a una escalation di queste tragiche uccisioni. Per questo serve un impegno costante, un’alleanza strategica tra istituzioni, movimenti delle donne e quanti sono impegnati nella lotta contro la violenza di genere. Anche l’arte può dare un contributo importante attraverso opere di forte impatto simbolico, come questa grande mano che sfonda il muro della violenza nel Parco Dora a Torino e riemerge dal terreno del parco Robinson del comune di Almese per urlare basta alla violenza sulle donne e creare un collegamento tra territori impegnati in questa battaglia”. Jacopo Rosatelli, Assessore ai Diritti e alle Pari opportunità del Comune di Torino. “La Città metropolitana di Torino è da sempre impegnata a contrastare la violenza contro le donne. Ma l’impegno delle istituzioni non è sufficiente, è di importanza altrettanto cruciale il lavoro svolto dalle associazioni. Organizzazioni come Artemixia promuovono la sensibilizzazione e l’educazione, e lavorano per modificare la cultura che sottende alla violenza di genere. Il vostro lavoro sul campo è fondamentale per la creazione di comunità più sicure e inclusive”. Valentina Cera, Consigliera metropolitana delegata alle Politiche sociali e di parità.

“Tra pochi giorni, ad Almese, una grandissima Mano sorgerà dalla terra al Parco pubblico Robinson. Una scultura ideata e realizzata dall’artivista Rosalba Castelli, dalla videoartist Anna Olmo e dal fabbro Denis Valarin e fortemente voluta dalla nostra amministrazione e dalla nostra comunità. Una mano aperta per dire BASTA! Basta alla violenza contro le donne, basta alla violenza di genere e basta a tutte le violenze fisiche e psicologiche, verso i propri simili. Un monito a tutti noi, una richiesta di aiuto, quell’aiuto che tante volte vittime e carnefici non hanno avuto. Una mano ricoperta da tante altre mani che, insieme
riescono ad amplificare la loro azione. I nomi di tutte le persone e le associazioni
che hanno contribuito alla realizzazione di questa installazione, che sono stati veramente tanti, saranno elencati alla base della scultura, diventando parte e anima pulsante della stessa”. Ombretta Bertolo, sindaca di Almese. “Quando nel 2021, al fianco di Anna Olmo e Denis Valarin, preziosi alleati e partner artistico-progettuali, abbiamo posato nella piazza di Parco Commerciale Dora, a Torino, la prima Opera in risposta alla necessità di voler continuare a sensibilizzare le persone all’agire, a partire dal proprio ruolo, unite “Insieme
contro la violenza”, non immaginavo che sarebbe diventato un progetto scultoreo
itinerante e che avrebbe attraversato territori, come Almese, in ragione del loro
impegno nel contrasto alla violenza. Ci sono volute più di 500 mani di acciaio, assemblate, adattate e saldate una ad una, “mano a mano”, per rivestire l’enorme mano che spunterà dalla terra protendendosi verso il cielo. Abbiamo lanciato un messaggio importante e la comunità l’ha condiviso: assumiamoci la responsabilità di fare la nostra parte con la nostra arte, ovvero, con il nostro saper fare, per poter sfondare il muro di mattoni d’acciaio di una
cultura della discriminazione di genere e del patriarcato che ci trasciniamo dietro
da secoli. La nostra arte, che io chiamo, “arte della sensibilizzazione”, è l’arte del
fuoco, dell’incudine e del martello, della pazienza, dell’insistenza, della resistenza, della speranza, dell’unione, della dedizione, della testimonianza, del tendere la mano. Non so dire durante quale cammino ho messo a fuoco la consapevolezza che fare sensibilizzazione equivale a tendere la mano a una persona che mai conoscerai, in un tempo che mai saprai: è un messaggio che può cambiare una vita chiuso in una bottiglia e affidato al mare”. Rosalba Castelli artivista, co-ideatrice, insieme ad Anna Olmo, del progetto Insieme contro la violenza e vicepresidente di Artemixia

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