CRISI DEL FRAIS, LA REPLICA DI BONO: “IL COMUNE FACCIA AUTOCRITICA, I SINDACI PRECEDENTI HANNO SEMPRE RIAPERTO GLI IMPIANTI”

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di LUCREZIA BONO (Consigliera di Minoranza a Chiomonte) 

CHIOMONTE – Ringraziando il giornale per la pazienza infinita nel pubblicare l’ennesimo comunicato sull’incancrenita “questione Frais”, esclusivamente perché chiamata in causa, rispondo mio malgrado con due brevi parole. La Pubblica Amministrazione dovrebbe chiedersi come abbiano fatto negli anni i Sindaci precedenti, con umiltà, ad aprire gli impianti praticamente sempre.
La strumentalizzazione è quella di far passare l’errato messaggio che chi chiede risposte per il proprio territorio e critica la gestione dell’amministrazione stia “tifando” per il gestore privato.
L’amministrazione avrebbe invece il dovere di rispondere alle interrogazioni che chiedono spiegazioni puntuali in merito agli impianti comunali dei quali ha una responsabilità diretta, come evidenzia la convocazione in Regione Piemonte.
La Pubblica Amministrazione dovrebbe scrivere meno sui giornali, fare meno proclami e impegnarsi in una seria autocritica e presa di coscienza. Inoltre lavorare al fine di aprire gli impianti comunali, praticamente sempre fermi dall’insediamento dell’amministrazione Garbati. La scrivente come minoranza si è resa disponibile tre anni e mezzo fa per la proclamata commissione Frais, ma l’attuale Pubblica Amministrazione ha considerato probabilmente superfluo il contributo ed ha annullato la sua stessa richiesta.
Sembra quindi quantomeno tardivo il grido di aiuto della Pubblica Amministrazione che inneggia alla collaborazione a un solo anno dalle elezioni e con quattro stagioni perdute. Sarebbe opportuno tra l’altro approfondire dettagliatamente la questione della mancata compravendita degli impianti, invece di attaccare Renzo Pinard sui media (forse già per propaganda elettorale?).
Reputo sconcertante che nemmeno adesso la Pubblica Amministrazione abbia preso seria coscienza degli scarsi risultati ottenuti, e che sia tristemente irrispettoso anche nei confronti della cittadinanza che in ogni comunicazione non ci sia mai autocritica, ma sempre e soltanto dita puntate.

Lucrezia Bono, consigliera comunale di minoranza a Chiomonte
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12 COMMENTI

  1. EGR.sig.na forse le non si ricorda che dal 2006 al 2010 gli impianti sciistici rimasero chiusi questo per dovere di cronaca successivamente gli impianti sono stati dati in gestione ,grazie al sindaco pinard e alla giunta di cui facevo parte tenga presente anche che negli ultimi 4 anni 2 sono stati chiusi per COVID e lo scorso anno per mancanza di neve le chiedo gentilmente prima di diffondere notizie di informarsi.le invio u n cordiale saluto da un ex consigliere

  2. Ripetete insieme a noi : “al 99,9% dei valsusini non frega niente del Frais. Al 99,9% dei valsusini non frega niente del Frais. Al 99,9% dei valsusini non frega niente del Frais. Al 99,9% dei valsusini non frega niente del Frais. Al 99,9% dei valsusini non frega niente del Frais…”

  3. egr. consigliera vorrei fare chiarezza in merito alla sua risposta al sindaco, forse lei non è informata che dall’inverno 2006 al 2010 gli impianti scioviari sono rimasti per quattro anni chiusi, solo nel 2010 con l’interessamento del sindaco e della giunta, di cui io facevo parte, e grazie alla presa in gestione degli impianti da parte della Frais 2010 che la stazione è ripartita e se non vado errato anche nel 2017 si è avuta la chiusura. Per quanto riguarda questa giunta comunale le faccio presente che si è insediata nel 2019 e come lei saprà in questi quattro anni si è avuta la chiusura di una stagione e mezza per covid lo scorso anno per mancanza neve e quest’anno per, forse, scarsità di neve. Quindi le chiedo, prima di dare notizie non corrispondenti alla realtà, di informarsi meglio sugli eventi accaduti in questi ultimi 20 anni. Le invio un cordiale saluto da un ex consigliere.

  4. A parte che come dice il Sig Ernesto, il suo messaggio fornisce un po’ di inesattezze buttate lì, non credo che riaprire gli impianti ad ogni costo sia un merito. Lo è se il business case sta in piedi, non lo è se si buttano solo soldi dalla finestra e nessuno, incluso residenti ed esercenti, a livello aggregato ne trae profitto.
    Non importa chi ha messo i soldi finora (Stato, comitato olimpico, provincia, comune), sono sempre soldi, e se sono sprecati, sono sempre sprecati.

  5. A…..non sapevo che al Pian del Frais avesse nevicato così tanto……..oppure sono nevicate solo le polemiche sterili ed inutili?

  6. Che menata questa lettera. La consigliera si sente chiamata in causa, offesa perché qualcuno pensa che lei abbia interessi, venga pilotata dal gestore privato degli impianti?
    Fate una bella cosa: mandate via la parte privata e tutto si risolve. Via vadano via e non tornino più.
    Son stati bravi negli anni a prendere a pesci in faccia l intera comunita locale.

  7. Secondo me si potrebbe puntare anche su altro quando non si riescono ad aprire gli impianti per svariati motivi. Quest’anno neve ce n’era e si sarebbe potuto battere la pista di fondo ad esempio. In Francia è pieno di piste di fondo dove pagando pochi euri si ha la possibilità di fare una bella camminata con percorsi dedicati a chi va a piedi o con gli sci. Il Frais è pieno di scialpinisti appena nevica, anche d’estate le attività che porterebbero un po’ di gente e farebbero ripartire l’economia sarebbero molte.La mia impressione è che ci siano troppi interessi ma magari mi sbaglio. Con pochi miglioramenti neanche troppo costosi potrebbe attirare parecchia gente.

  8. Buongiorno sono uno del 0,01% che gli interessa del Frais come mi interessa tutto quello che succede in Val di Susa .
    Visto che siamo così pochi sarà facile capire chi sono questi “svitati” che sono interessati al Frais”, grazie buona valle a tutti .
    Scusate ma sono abituato a firmare con il mio nome tutto quello che scrivo .

    • Visto che è facile contarvi e amate firmarvi, firmate anche gli assegni con soldi vostri per tenere in piedi questo carrozzone

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