GIAVENO: 1,4 MILIONI PER NUOVI ALLOGGI ALLE PERSONE IN DIFFICOLTÀ

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GIAVENO – Sabato mattina il Sindaco Carlo Giacone ha partecipato all’incontro della cabina di regia istituzionale sul PNRR. L’incontro si è svolto nella sede della Città Metropolitana a Torino, alla presenza del Sindaco della Città Metropolitana e Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, del Vice Sindaco della Città Metropolitana e Sindaco di Condove, Jacopo Suppo, dell’Assessore al Bilancio della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, di tanti altri Sindaci della provincia e dei funzionari responsabili dell’ente metropolitano. Le risorse che lo Stato ha messo a disposizione della Città Metropolitana sono 233 milioni di euro a valere sulla Missione 5 “Inclusione e Coesione Sociale”, in particolare per M5C2 – 2.1. “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.  Di queste risorse, 113 milioni di euro sono indirizzati alla Città di Torino e gli altri 120 milioni per 45 interventi progettuali suddivisi in 5 ambiti territoriali della Provincia. Per questa Missione sono state escluse progettualità relative all’ambito sportivo, scolastico o di viabilità che saranno prese in considerazione in altri bandi successivi.

La Città di Giaveno, tra la fine di gennaio e la metà di febbraio, ha lavorato per redigere delle schede sintetiche di progetto, d’intesa con l’Unione Montana Valle Susa, che ha dato la disponibilità ai Comuni per fare da collettore e da soggetto promotore dei singoli progetti all’interno dell’ambito territoriale Val Susa – Val Sangone. Per quanto riguarda Giaveno, è stata accolta la richiesta per il recupero funzionale dell’edificio incompiuto di proprietà comunale sito in Via Beale. L’idea è la realizzazione di alloggi per il social housing o residenza alle persone in difficoltà e l’intervento sarà finanziato con 1 milione e 400 mila euro. Questi fondi vanno ad aggiungersi ai circa 850 mila euro per il parcheggio di via Parco Abbaziale e 570 mila euro per la prosecuzione dell’Oasi del Tortorello già ottenuti nel corso degli ultimi mesi sempre a valere su finanziamenti del PNRR.

Il progetto

La Città di Giaveno è proprietaria di diversi immobili che necessitano di una rifunzionalizzazione tramite restauro attento alle tematiche ambientali ed energetiche e alla progettazione partecipata. L’intervento risponde alla domanda di spazi pubblici per l’utilizzo della cittadinanza, facilmente raggiungibili con percorsi sicuri, con l’obiettivo di fornire occasioni di socializzazione e servizi utili a tutti. Soprattutto dopo i due anni di pandemia, sono quanto mai necessari spazi in cui riappropriarsi di un’idea di cittadinanza attiva, che si possa esprimere attraverso l’utilizzo globale di luoghi sicuri, accessibili, aperti a tutti, inclusivi, con proposte culturali/sportive/ludiche. Per la realizzazione di questo obiettivo, è necessario che vi siano alla base un senso di sicurezza materiale e un senso di sicurezza sociale (attenzione a chi vive situazioni di disagio e recupero della socialità soprattutto per soggetti che vivono in situazioni di marginalità). Le diverse associazioni che insistono sul territorio e già operano da tramite con la cittadinanza sono coinvolte come partner per la progettazione, per l’uso degli edifici riqualificati e per l’animazione delle progettualità future. 

L’edificio da rifunzionalizzare è acquisito a patrimonio comunale e verrà destinato a housing sociale per rispondere alle emergenze abitative. Le crisi, economica e pandemica, hanno evidenziato nuove povertà anche in fasce sociali prima esenti. L’attuale centro di prima accoglienza in gestione al Comune non riesce a garantire adeguate risposte a tutti coloro che fanno richiesta. Si immagina di fornire risposta al disagio abitativo nell’immediato, ma anche a una serie di azioni orientative e di crescita personale per permettere nuove ricollocazioni nel mondo del lavoro, grazie al supporto dei Servizi sociali e di tutte le professionalità presenti sul territorio. Non “un ghetto”, ma un luogo in cui ricostruire esistenze dignitose e autonome.  Il progetto contribuirà a raggiungere gli obiettivi fissati dalla Missione M5C2 investimento 2.2 del PNRR in quanto si tratta di iniziative partecipate di sistemazione e riutilizzo di aree pubbliche in stato di degrado attivando servizi sociali, culturali, sportivi e della sicurezza. Si migliora il decoro urbano con la manutenzione di aree pubbliche ed edifici per finalità di interesse pubblico, con particolare rilevanza di interventi a carattere sociale inclusivo e partecipato. Per quanto riguarda l’edificio di co-housing in via Beale, gruppi di circa otto/dieci beneficiari/famiglie per volta. Nel lungo periodo possono essere ospitate ed aiutate diverse famiglie, ampliando il numero di persone coinvolte.

L’autonomia delle persone con disabilità viene potenziata grazie alla realizzazione di edifici/opere accessibili a tutti.

L’inclusione sociale viene potenziata dall’essere soggetti utilizzatori degli alloggi di co-housing in un momento di difficoltà abitativa (e per questo sentirsi accettati ed aiutati dalla comunità, oltre che essere aiutati e orientati alla ricerca di soluzioni alternative).

In collaborazione con i servizi sociali del territorio (Consorzio CONISA) animazione e gestione delle famiglie assegnatarie degli alloggi, nel senso di fornitura di strumenti utili a superare l’emergenza abitativa, quali ad esempio servizio di tutoraggio e accompagnamento al lavoro, servizio di consulenza e informazione sulle possibilità lavorative e alloggiative, creazione di percorsi individuali/familiari per il superamento delle difficoltà economiche e/o sociali e/o relazionali. Creazione all’interno della struttura di un servizio di animazione della stessa come per esempio fornitura di occasioni di incontro e collaborazione, uso comunitario degli spazi, incontri di formazione. Attenzione all’emergenza abitativa delle persone anziane, sempre più numerose sul territorio, che possono essere autosufficienti ma necessitare di alcuni supporti.

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