GIAVENO, NUOVI ALLOGGI PER FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ E DISABILI

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GIAVENO – La Giunta comunale ha approvato nella seduta di venerdì 16 febbraio il progetto definitivo che trasformerà il complesso incompiuto di via Beale in un edificio a disposizione di persone disabili e delle famiglie con problemi abitativi. Lo scheletro era stato acquisito a patrimonio comunale a seguito di confisca di opera abusiva. L’intervento rientra nel Piano Urbano Integrato della Città Metropolitana e riceve finanziamenti dal PNRR, in particolare dalla missione M5C2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”. Ora si procederà con la redazione del progetto esecutivo, nel giro di due mesi, per poi partire con i lavori che devono essere completati entro 16 mesi dall’avvio. Il cronoprogramma prevede comunque che entro settembre di quest’anno sia già realizzato il 30 per cento dei lavori. Il costo di tutta l’operazione sarà di 1.312.337 euro. Il progetto del recupero funzionale è stato affidato allo studio M+ Associati nella persona dell’Ing. Luca Maria Magnaghi. “Lo scopo dell’intervento è dotare la Città di alloggi in grado di supportare situazioni di fragilità
sociale ed economica, sostenere le famiglie, le persone con disabilità e gli anziani”, spiega il
Sindaco, Carlo Giacone. La Città è già dotata di uno spazio simile, il Centro di prima accoglienza in via Maria Ausiliatrice, ma quegli spazi non sono adatti a tutti e le esigenze sono in crescita. Mentre al piano terra, con zero barriere architettoniche, vi saranno due alloggi-comunità per disabili, ai piani primo e secondo dell’edificio “a L” sono previste altre sei unità abitative per le persone in difficoltà temporanea. A piano terra si prevede la Comunità Alloggio, quale struttura residenziale di accoglienza, per utenti la cui disabilità non sia compresa tra le fragilità riconducibili al sistema socio-sanitario. Si tratterà di persone in grado di partecipare all’organizzazione della vita domestica, ma non di vivere autonomamente presso il proprio domicilio. La struttura potrà accogliere disabili con diversi gradi di fragilità, per un periodo di tempo limitato, con lo scopo di alleviare temporaneamente le famiglie che non hanno necessità di un ricovero permanente. A tale livello sono quindi previsti un totale di due appartamenti, di cui uno atto ad accogliere fino a cinque coinquilini ed un altro pensato per massimo tre utenti. I piani primo e secondo del fabbricato, invece, saranno predisposti per l’uso da parte di coloro che vivono un disagio abitativo, come risposta nell’immediato: si configura così come luogo in cui ricostruire esistenze dignitose e autonome, parallelamente a un percorso che ne permetta la
ricollocazione nel mondo del lavoro con azioni orientative e di crescita personale. In quest’ottica, vengono previsti tre alloggi per ognuno dei due livelli, per un totale di sei appartamenti di diverse metrature. I nuovi spazi saranno moderni, comodi e funzionali, con particolare attenzione alla qualità degli ambienti interni e una maggiore qualità ed efficienza architettonica. “Lo spazio acquisito a patrimonio comunale e che non era ancora stato possibile utilizzare acquista una valenza sociale molto importante – conclude il primo cittadino – Ringrazio la Città Metropolitana per la regia complessiva del progetto e gli uffici comunali che hanno seguito tutto l’iter. Credo che questo sia un esempio molto positivo di utilizzo etico e ragionato delle risorse del PNRR”.

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