IN PIEMONTE LA NUOVA LEGGE SUGLI IMPIANTI DI RISALITA

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TORINO – L’aula di Palazzo Lascaris ha approvato la “Nuova disciplina degli impianti funiviari per il trasporto pubblico di persone”, la proposta di legge 256 a prima firma del Consigliere Regionale della Lega, Valter Marin, Presidente della Commissione Trasporti.

“La legge finora vigente sugli impianti a fune del Piemonte risale al 1989 ed era necessario aggiornare la normativa adeguandola a quella statale ed europea – afferma Marin – con questo nuovo provvedimento, infatti la vecchia legge viene abrogata e riscritta, rendendola più funzionale alle attuali necessità”.

“La nuova disciplina nasce dall’esigenza di una semplificazione amministrativa del settore – aggiunge il capogruppo della Lega, Alberto Preioni – ed è soprattutto diretta a favorire lo sviluppo socioeconomico delle zone montane, per un corretto uso del territorio e dei beni naturalistici e ambientali”.

La norma è a invarianza finanziaria e riguarda gli impianti di funivie per il trasporto di persone, con funzioni turistiche, sportive e di collegamento tra località diverse di uno oppure più comuni. Vengono riformati i contenuti relativi a concessioni, autorizzazioni, nuove costruzioni, la dichiarazione di pubblica utilità, le modalità di presentazione della domanda e la durata di esercizio degli impianti.

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2 COMMENTI

  1. Bravi ,hanno fatto bene ha regolarizzare , la tragedia del Mottarone insormontabili grane per comune di Stresa e Regione , non ho ancora capito di chi è la responsabilità per aver dato in appalto o concessione l’ impianto , certamente gli enti pubblici hanno agito in buona fede , ma alla fine nessuno ha controllato chi per avidità ha colpevolmente ammazzato…..

  2. si ma nessuno pensa a noi residenti al Frais comune di Chiomonte con una seggiovia ferma da molti anni e che ci costringe, per compere generi alimentari e medicinali, avere necessariamente un auto per scendere a valle pur avendo un età non più verde, non si potrebbe farla funzionare almeno un giorno alla settimana dando anche la possibilità ai pochi negozi rimasti a chiomonte di acquisire qualche cliente.

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