STAZIONE TAV A BUSSOLENO: “APRIAMO UN TAVOLO TECNICO”

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BUSSOLENO – Pubblichiamo la lettera inviata il 10 ottobre dal sindaco di Bussoleno a varie autorità, tra cui il Ministero dei Trasporti, Regione, Osservatorio Tav e Città di Susa.

LETTERA DI ANTONELLA ZOGGIA (Sindaca di Bussoleno)
Stazione Internazionale della Valle di Susa.
Gentili Autorità, ho letto con molto interesse ed attenzione la nota del 29 settembre che il Presidente della Commissione Intergovernativa per la Nuova Linea Ferroviaria Torino-Lione, Arch. Paolo Fioretta, che ringrazio sinceramente, ha indirizzato al Sindaco di Susa, alla sottoscritta, ed a Voi tutti per conoscenza, con la quale viene espressa soddisfazione per il mutato clima in Valle di Susa ed in particolare a Bussoleno, sulla questione TAV e con la quale si sottolinea la positività della messa in campo di un dibattito ed un confronto nuovo ed aperto sulla Stazione Internazionale, lato Italia, della NLTL. La nuova Amministrazione di Bussoleno ritiene che questa sia una grande occasione per l’intera Valle di Susa ed in particolare per i Comuni interessati, per pensare insieme agli Enti sovra territoriali, a Politecnico ed Università, ad urbanisti ed economisti, ad un grande masterplan che ponga questa area strategica al centro del futuro sviluppo dell’intera Valle, invertendo così la comune tendenza di una crisi demografica e socioeconomica certificata nei dati statistici. Colgo nelle osservazioni del Presidente della CIG I/F il suggerimento, da noi certamente condiviso, di lavorare insieme, Comuni ed Enti di area vasta, per avere una visione la più ampia possibile, che consenta di ragionare in modo pacato e sereno, in un raffronto tecnico, funzionale ed economico concreto, trasparente ed inclusivo, sulla migliore soluzione possibile per la collocazione di una stazione, la cui realizzazione non è in discussione, che non può che essere realizzata in quest’area e che può essere di impulso all’intero valore turistico di tutto il sistema della Valle di Susa, Alta e Bassa. Nel corso di un primo incontro bilaterale tra il Comune di Bussoleno e quello di Susa, in data 23 di agosto, si e prospettata, su proposta del collega Genovese e da noi volentieri accolta, l’intenzione di calendarizzare un “convegno aperto”, di ampio respiro, sulla questione Stazione Internazionale che si è poi concretizzato, da parte della Giunta di Susa, in un gruppo di lavoro comunale di esperti e di rappresentanti di profilo istituzionale. Ora, come allora, siamo certi dell’utilità e dell’efficacia di avviare, attraverso un tavolo allargato, uno strumento di approfondimento al quale l’Amministrazione di Bussoleno parteciperà attivamente. La Maggioranza di Bussoleno, intendendo avvalersi di specialisti qualificati, con professionalità e competenze tecniche in campo trasportistico ed urbanistico, suffragate da curricula al livello dell’argomento e delle tematiche da approfondire, attende quindi con interesse la disponibilità del Sas, soggetto attuatore e futuro gestore della sezione transfrontaliera della NLTL e della Linea Storica Bussoleno-Bardonecchia-Modane-St. Jean de Maurienne, elementi utili per una valutazione, la più completa ed obiettiva possibile. Per questi motivi auspichiamo l’istituzione formale di un tavolo tecnico allo scopo costituito, che veda coinvolti e parte attiva tutti i soggetti interessanti e non solo i nostri Comuni; un luogo di confronto nella cui sede la nostra Amministrazione si rende disponibile a contribuire alla scelta finale dell’ubicazione della Stazione Internazionale, nella migliore integrazione possibile del sistema ferroviario storico con la costruendo linea ferroviaria AC/AV, a beneficio dell’intera Valle. Ringrazio per l’attenzione e porgo i miei più cordiali saluti.

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18 COMMENTI

    • La sig.ra Zoggia ha il merito di aver ” smosso le acque “, adesso sono tutti in corsa per non farsi ” cippare ” la stazione!!!

  1. Gent.ma Sindaca,
    non nascondiamoci dietro ad un dito.
    Non occorrono tavoli tecnici quando la decisione (forse già presa) è esclusivamente politica.
    In questo caso, si tratta di spostare una stazione inutile e costosissima da un luogo sbagliato ad uno più idoneo dove costruire una stazione meno inutile, meno costosa e più fruibile per il semplice fatto di essere collocata in un effettivo crocevia ferroviario e intermodale.
    Lasciamo in pace il resto della Valle, i valsusini e tutti i contribuenti italiani senza tirare in ballo masteplan, aree e visioni (illusioni) strategiche, chimere di sviluppo quanto meno improbabile per il semplice apporto di una stazione irrimediabilmente secondaria, ancorché internazionale.
    Ben venga infine un bel convegno aperto (possibilmente aperto anche al pubblico) che, dando almeno un pò di movimento all’aria non sempre cristallina di questa Valle, male sicuramente non potrà fare.

  2. Mi fate capire, da quando sono nato nessuno muove un dito gratis. È un modo per dare da mangiare a qualcuno o per ingrassare le tasche dei soliti noti?
    Io non mai creduto in tavoli di discussione et simili, ma ho sempre visto che alla fine si racconta una favoletta come è stato fatto in passato per il ponte sullo Stretto di Messina.
    Quindi il tavolo tecnico è gratis o no?

  3. Certo che da no tav convinto fin dalla prima ora, non avrei mai sperato di avere un aiuto cosi’ importante dalla querelle Susa – Bussoleno sulla stazione internazionale. Male che vada questa storia ritardera’ di una decina di anni le decisioni riguardo alla nuova linea. Anche perche’ quando si parla di soldi ( che e’ l’unica cosa che interessa a tutti) le questioni diventano veramente insormontabili. Quindi scannatevi pure e alla fine facciamo la stazione internazionale a Pavaglione!!!

  4. Quando c’è da mangiare, giustamente si apre sempre un tavolo.
    PS facciamola su ruote, ‘sta stazione, così la spostiamo tra Bussoleno e Susa in base a quale maggioranza vince le elezioni…

  5. Non so francamente se la stazione internazionale a Bussoleno sia un vantaggio o meno, sicuramente ci vogliono degli studi per valutare benefici e danni… Visto che il cancro sta aumentando tra la popolazione italiana per le polveri sottili, e persone che non hanno mai fumato muoiono di tumore al polmone, sicuramente levare i camion dalla strada e fare circolare le merci su treni sarebbe meglio, ma il risvolto della medaglia è cosa contengono veramente le nostre montagne (amianto, uranio, altro?), e cosa rischiano i lavoratori e la popolazione della Valle quando questi materiali rocciosi vengono scavati e rimossi e trasportati altrove per formare i tunnel necessari al transito dei treni, io non sono in grado di dire se il gioco vale la candela, cioè se i benefici superano i danni o se invece prevale solo l’aspetto economico di chi sicuramente si arricchisce ad ogni opera pubblica di grande portata come questo treno, stazione compresa. Vi sono persone preposte che dovrebbero fare un’analisi onesta, scevra da tentazioni di guadagno facile e trarre delle conclusioni tenendo presente che anche i miliardari possono morire uccisi per esempio dall’amianto, il denaro non rende immuni dalle malattie. Siccome la stazione non mi pare l’unico problema di Bussoleno, ma ho pochissimo tempo, ho fatto copia e incolla di un commento fatto all’articolo relativo allo spaccio di droga tra minorenni, una pratica abietta che la dice lunga su che aria tira da queste parti… lo riporto di seguito perché magari fa riflettere un po’ su come si viva a Bussoleno oggi, ottobre 2023:
    I genitori social finito il lavoro vogliono starsene in pace, non sanno neppure con chi stanno i loro figli, chi frequentano… vedi ragazzine tredicenni che dovrebbero giocare con le coetanee a casa, oppure praticare qualche sport costruttivo, e soprattutto studiare per la scuola, circolare liberamente vestite stile drag queen, truccate all’inverosimile, abiti strappati e troppo corti o scollati che mostrano il corpo intero, con la sigaretta in mano e la bocca infarcita di linguaggio volgare… i coetanei maschi non sono migliori, in giro a commettere infrazioni con l’ultimo modello di monopattino o a mostrare il proprio potere con il pittbull mangia cani altrui al guinzaglio, come minimo con la sigaretta in bocca… purtroppo pochi ragazzini si distaccano da questi modelli orribili e pensano ad un loro futuro nel mondo del lavoro, dello sport, nel costruirsi un domani una famiglia eccetera… e questo non vuole dire che sia sbagliato svagarsi, ma che i genitori dovrebbero essere protagonisti ed esperti conoscitori dello svago dei figli, per aiutarli a non incappare in questi spacciatori da quattro soldi che li instradano verso la rovina definitiva… Lasciamo perdere cos’è veramente Bussoleno oggi: l’80 per cento dei negozi sono chiusi perché la crisi economica impera; le case nella maggior parte dei quartieri, dalla Via Fontan che dovrebbe essere il centro storico insieme ai suoi vicoli, alla centrale Via Traforo con annesse le vie circostanti, sono molto decadenti, non esiste l’ombra di un colore che non sia grigio sporco… vai in qualsiasi piccolo centro ligure, dove poveretti non hanno manco spiaggia e parcheggi perchè le montagne arrivano al mare, le case però ben rappresentano il turismo che cercano di attrarre, con bei colori pastello che ti invogliano a passeggiare e quindi, per quel poco che si può, anche a comperare qualcosa nelle attività locali… i giardini di Bussoleno sono semi abbandonati, senza fiori, le vie dalla statale 24 alle strade centrali fanno pietà: sporche, mal tenute, piene di erbacce come se il Comune non avesse degli operai per estirparle; ora l’ultima iniziativa è un bar su camion davanti al cimitero: non c’è rispetto neppure per i morti… davanti al cimitero imperano le erbacce come ovunque in paese, e da una certa ora in poi, siccome le attività centrali sono rigorosamente chiuse e non trovi un bar, una cremeria, una tisaneria per trascorrere un po’ di tempo possibilmente senza droga con gli amici, ecco che il ritrovo bar è davanti al cimitero…non ho nulla con chi gestisce questa attività, ma non si potrebbe aprire quell’idiozia di cancello che chiude la piazza del mercato complicando la circolazione e parcheggiare il bar camion nella piazza del mercato, luogo più idoneo allo svago che l’ingresso del cimitero dove molte famiglie hanno i propri cari???? E poi non si potrebbe incentivare qualche attività a restare aperta almeno fino alle 22,30 nel centro del Paese in modo che se una sera si vuole uscire con 4 amiche a prendere una cioccolata calda invece che una dose di droga si possa fare???? Infine, tutto va bene, ma è normale che nella via Fontan campeggi un cartello ben visibile che pubblicizza un consultorio autogestito non si sa bene da chi senza far menzione del nome anche di un solo medico? Le ragazze del 2023 devono credere che per prevenire determinate malattie, tumori compresi, ci si possa autovisitare sotto la guida di non si sa chi invece che recarsi da un ginecologo o a fare gli esami di prevenzione con prevenzione serena? Concludo dicendo che un’altra cosa che fa paura a Bussoleno, sempre nella via Fontan, è uscire di sera con un cane al guinzaglio, e forse anche senza, perchè molte persone, verso le quali premetto che non nutro alcun rancore, appartenenti a centri sociali e affini, tengono i loro cani, spesso di grossa taglia, senza guinzaglio e questo è un altro motivo di paura in un Paese dove dalle 21,00 in poi non c’è nulla di bello da fare, manco qualche attività fisica tipo imparare a ballare, zumba o qualsivoglia attività sportiva sana e a basso costo, che forse tirerebbe via dalla strada anche i tredicenni a patto che gli adulti li indirizzassero allo sport invece che alla noia impegnata fumando droga, della quale peraltro l’odore aleggia spesso nei vicoletti, ma pare non importi a nessuno. Povera Bussoleno, davvero mal concia, e purtroppo penso che tutta la valle si equivalga, non so se altrove sia meglio, ma magari riesci almeno a guardarti un film o berti un caffè con gli amici evitando le cattive compagnie, chiaro poi, che lo sforzo dei genitori è quello che conta di più.

    • Heidi scusi ma il rischio di chi fa il pompiere il saldatore o altro con pericolo amianto e l’ Inail che nel primo caso neanche la considera malattia professionale perché’ non si puo’ sapere dov’è il luogo delle polveri sottili respirate a quello non si pensa? Il pesce dall’ estero pescato in acque dove smaltiscono navi con amianto immagino neanche quello viene pensato.Magari non sara’ pure quello che fa venire i tumori ….non solo i gas dell’ aria.Comunque all’ estero per smaltire l’ amianto la gente puo’ morire le prime due categorie si possono pure ammalare, se non fanno parte del problema Tav e non vivono in Val di Susa affari loro se arriva il cancro.Penso che non vi rendiate conto della situazione mondiale, il problema non e’ solo le montagne ma anche cio’ che avete nei garage nei camini ecc.

      • Certo che ci penso… l’aria è già piena di porcherie, questo è indubbio… non parliamo delle varie terre dei fuochi, dei rifiuti pericolosi seppelliti qua e là, eccetera… è solo che invece si togliere sostanze inquinanti, tipo la plastica che andrebbe abolita il più possibile invece di abbandonarla lungo il litorale in posti stupendi o in alta montagna eccetera, fino a farla entrare nella catena alimentare, si continua diciamo ad aggiungere carne al fuoco, di male in peggio… A parte questo, Bussoleno è invivibile anche per altri motivi che ho già esposto e non ripeto: un paese morto, senza futuro, con attività commerciali chiuse, zero attrattive turistiche, zero attività per impegnare giovani e meno giovani e tanta sporcizia e trascuratezza…per il resto, ho già scritto cosa vedo.

  6. Grazie Heidi per il copia incolla.
    Forse non ci crederà ma anche molti lettori hanno il tempo contato dovendo, come tutti o quasi, muoversi tra molteplici impegni.
    La prossima volta scriva meno, più Suo, più sensato e più utile.
    Sarò, anzi credo che saremo in molti ad esserlo, più disposto a riflettere sui Suoi pensieri.

    • Mi verrebbe voglia di fare un altro copia incolla all’articolo sull’arresto per spaccio di crack, ma non lo faccio, consapevole che non serve a niente: generazioni di giovani fannulloni e annoiati crescono fumando crack…non mi voglio ripetere…

  7. Mi addolora constatare che basta qualche fievole promessa per far cambiare il vento in valle: siamo entrati ufficialmente nella fase “guerra tra poveri” e, mentre i valligiani si spartiscono le briciole, le grandi società appaltatatrici stanno già gongolando nel pensare come godersi mazzette e surplus vari.

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