TRAGEDIA: AEREO PRECIPITA E SI SCHIANTA CONTRO UN’AUTO, MORTA UNA BAMBINA

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di SABINO SASSO

CASELLE TORINESE – Nel pomeriggio di sabato 16 settembre un aereo delle Frecce Tricolori è precipitato mentre stava partendo dall’aeroporto di Caselle per le prove dell’Air Show in programma a Collegno: l’aereo è caduto nella zona di San Francesco al Campo, schiantandosi a terra e travolgendo una vettura con a bordo una famiglia. La bimba di 5 anni Laura Origliasso è morta carbonizzata. Suo fratello Andrea, di 12 anni, è grave all’ospedale Regina Margherita. In gravi condizioni al Cto anche la mamma, Veronica Vernetto, di 31 anni. In codice giallo all’ospedale San Giovanni Bosco il papà, Paolo Origliasso, 49 anni. L’incidente sarebbe avvenuto a causa di un “birdstrike”; un volatile sarebbe finito nel motore, provocando il problema. Sul posto stanno andando l’elisoccorso e i vigili del fuoco: il pilota sarebbe riuscito a lanciarsi fuori dall’aereo in tempo, prima dell’impatto a terra. Per motivi di sicurezza tutto lo spazio aereo è stato chiuso, tranne che per i mezzi di soccorso.

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15 COMMENTI

    • La convivenza con gli animali è sempre pericolosa… solo che un cinghiale che ammazza una persona buttandola fuori strada con l’auto fa meno notizia di un piccione che fa cadere un aereo su una povera bambina.

    • C’era una cerimonia militaresca? A Caselle? Non mi sembra proprio!
      L’incidente è avvenuto perché un aviogetto monomotore in decollo da un aeroporto ha subito un birdstrike; se poi quello era un MB-339 delle Frecce Tricolore piuttosto che un Cessna il risultato è lo stesso: nella maggior parte dei casi cade.
      Il post corretto doveva essere: “Ecco il risultato di amministrazioni aeroportuali che non effettuano adeguato monitoraggio e dispersione dei volatili in pista” oppure “Ecco il risultato delle strade realizzate a fondo pista, dove un aereo può sempre sconfinare e investire le auto”!

  1. Frecce tricolori.
    I nipotini di quelle di Ramstein 1988 colpiscono ancora.
    Bravi, molto bravi!
    Importante è ripetersi nelle proprie migliori tradizioni.

  2. Cha sfiga questa famiglia! Immagino il padre, la sensazione di vuoto dolore impotenza poiché dice di non essere riuscito a tirar fuori la piccola dalla macchina in fiamme….povera piccola….ma poveri quei genitori e fratellino che devono convivere con questo dolore tutta la vita.

  3. L’aeroplano caduto, costruito nel 1982 e in servizio nel 1988 a Ramstein, alla veneranda età di 41 anni avrebbe avuto bisogno di sbattere in qualche uccello per schiantarsi rovinosamente al suolo come troppi si sono precipitati ad affermare.
    Attendiamo l’esito delle indagini.

    • Un aereo come il Macchi di questo tipo , fatta la dovuta manutenzione, puo’ volare oltre 300 anni .
      Anzi , essendo sempre lo stesso modello, si è avuto tutto il tempo per affinare le manutenzioni , e ormai non si hanno piu’ segreti o sorprese come potrebbe accadere per un modello nuovo .
      Si è portata la affidabilità ai livelli massimi . Gli incidenti possono derivare o da un errore umano o da fattori esterni . (Ovvio che o uccelli o proiettili o impatti con altri aerei non dipendono ne’ dalla eta’ del
      veicolo ne’ dalla manutenzione ) . Si puo’ avere opinione diversa sull’esistenza della pattuglia
      acrobatica o meno , ma non si possono emettere sentenze sulla qualità meccanica degli aerei se
      di questa materia non si capisce un beneamato cavolo sparando fesserie ..
      Non siamo in presenza di macchine volanti sofisticate sorrette da vari software con numerose
      incognite o problemi improvvisi.
      Péilotare il Macchi in questione è , per fare un paragone, come guidare una Jeep Willis degli anni 50 . Troppo semplice per dare sorprese e malfunzionamenti . E lo stesso criterio usano le squadriglie di altre nazioni . Amen

  4. Ok Giò,
    questo Barlocchetti ci ha spiegato tutto ma …… il mese scorso con un amico abbiamo cercato di salire al Collombardo con una Panda 30 del 1980 e ci siamo piantati appena superato Prato del Rio, e dire che aveva persino passato la revisione.
    Proviamo a cogliere il nesso, specialmente se quella degli uccelli è per ora un’ipotesi (ammissione dello stesso Barlocchetti).
    Le tastiere servono ancora, molto direi, perché servono anche per scrivere, di solito dopo aver pensato, e non solo per fare copia-incolla con il primo link che ci capita sotto mano.

  5. شهرزاد, Shahrazād, sei il solito valligiano che piangina con centinaia di migliaia di euro sul conto, villa da fare invidia alle star di Hollywood, decine di immobili e terreni ecc. ecc., ma ancora, immancabilmente con la macchina scassata perché: una volta comprata ti deve durare per tutta la vita/ho fatto una vita di sacrifici e non butto i miei soldi nelle macchine che appena escono dalla concessionaria valgono già la metà/la benzina costa/dove ti porta una macchina nuova ti porta pure una vecchia/io mica sono Briatore?

  6. Curiosità: “de coccio” un’altra volta.
    La Panda 30 era del mio amico e non è l’unica automobile che possiede.
    In campagna le chiamano “da bataja”.
    In formula 1 le chiamano “muletto”, ancora oggi come ai tempi di quella scuderia guidata proprio da Briatore.
    Comunque tra questa Panda e l’Aermacchi non avrei esitazioni nell’affidarmi solo alla prima.

  7. شهرزاد, Shahrazād, figlia del Gran Visir e sposa del suo Re, innamoratosi di lei dopo aver ascoltato le sue mille o infinite storie, è ricchissima, mica una piccolo-borghese valsusina qualsiasi.
    Altro che ritratto perfetto ……

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