VALSUSA, LO SCIOPERO DI TECNOSITAF: “NON LIQUIDATECI”

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TORINO – Nella mattinata di lunedì 11 luglio sono scesi, in piazza Palazzo di Città a Torino, i lavoratori della Tecnositaf, azienda che si occupa di realizzare in Italia e all’estero sistemi per la gestione del traffico, è controllata da Sitaf e lavora soprattutto per Anas. La manifestazione, già annunciata nei giorni scorsi, è stata promossa dai sindacati CGL, CISL e UGL.

Il 21 aprile scorso era stata avviata la procedura di liquidazione motivata dalla perdita di parte del capitale sociale. “Sono lavoratori che si occupano di impianti tecnologici e opera alle dirette dipendenze di Anas”, spiega Hyari Toneatto della FILT CGL, “Oltretutto sono tutti lavoratori che arrivano dalla Val Susa che è una vallata già depressa anche dal punto di vista occupazionale e non è possibile che ricadano sui lavoratori le scelte economiche dell’azienda”.

Secondo i sindacati la riorganizzazione è dovuta a scelte economiche dell’azienda: “Da quando il gruppo Astm è stata assorbita da Sitaf ci sono tutta una serie di società controllate che sono doppioni di società già esistenti e cercano di ottimizzare con una modalità che non è percorribile secondo noi”.

COMUNICATO DI ANSA

“Le incertezze occupazionali che stanno riguardando le controllate di Sitaf sono inaccettabili e francamente incomprensibili. Il monitoraggio e la gestione dei traffico sono attività fondamentali per una concessionaria di autostrade, peraltro partecipata di Anas e che trae profitto grazie alla gestione di un bene pubblico. Su questo tema presenterò nei prossimi giorni un interrogazione parlamentare”. Lo dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio sulla mobilitazione dei lavoratori del gruppo, ed in particolare di Tecnositaf, che si sta svolgendo oggi a Torino. “La gestione di Sitaf sta presentando evidenti criticità ed aspetti non chiari che potrebbero ripercuotersi negativamente sui lavoratori e sui servizi alla clientela. La recente nomina nel Cda dell’azienda di nominativi esterni e senza esperienze pregresse nel settore non ci rassicura sulla tenuta economica ed occupazionale del gruppo”, conclude Gariglio.

COMUNICATO DEI SINDACATI DI CGL, CISL E UGL

Questa mattina, 11 luglio 2022, i lavoratori Tecnositaf, col partecipato sostegno dei colleghi delle altre società del gruppo Sitaf e dagli Rsu / Rsa / Rls delle altre concessionarie autostradali piemontesi del gruppo Astm, hanno manifestato davanti al Comune di Torino per chiedere alle Istituzioni di sostenerli nella vertenza che li vede confrontarsi con la proprietà a fronte della messa in liquidazione della loro società. 

Essi chiedono con forza la continuità dell’occupazione in un settore, quello delle concessionarie autostradali e dei servizi alla viabilità che non manca occasioni di lavoro e presenta una eccellente condizione di tassi di  profitto. Un settore che gestisce un bene pubblico, le autostrade, ma anche la viabilità stradale con Anas, al quale si chiede un accordo a tutela di tutti i posti di lavoro e un sostanziale superamento del precariato.  

Alla protesta ha partecipato anche Pacifico Bancheri, presidente dell’unione montana della ValSusa in rappresentanza dei sindaci della ValSusa. Una delegazione di sindacati e lavoratori è stata ricevuta dal  Sindaco di Torino Lo Russo, che ha preso atto della gravità della situazione e dei rischi occupazionali e delle ricadute sociali che significherebbe la cancellazione di centinaia di posti di lavoro. 

Egli si è reso disponibile, assieme all’Assessora Gianna Pentenero, per individuare un percorso condiviso finalizzato a trovare la giusta soluzione per i lavoratori. 

Con una dichiarazione rilasciata alle agenzie di stampa in merito alla necessaria tutela dei posti di lavoro è  intervenuto anche il sen. Davide Gariglio, che oltre a sostenere l‘iniziativa dei lavoratori ha allargato la sua  attenzione all’intero gruppo societario facente capo a Sitaf, peraltro partecipata da Anas, mettendo in rilievo le “evidenti criticità ed aspetti non chiari che potrebbero ripercuotersi negativamente sui lavoratori e sui servizi alla clientela”. Il senatore piemontese ha preannunciato una interrogazione parlamentare sulla vicenda. 

La mobilitazione è riuscita grazie al sostegno dei tantissimi lavoratori presenti, alla unitarietà delle organizzazioni sindacali e alla solidarietà delle Istituzioni presenti. A questa che è stata la prima azione di  sciopero, se non seguiranno atti concreti della proprietà aziendale tesi alla garanzia della continuità occupazionale, faranno seguito ulteriori azioni di mobilitazione al fine di tutelare i lavoratori e le loro famiglie.

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