GIAVENO, LE BACHECHE DEL COMUNE E IL SALUTO FASCISTA IN PIAZZA SAN LORENZO

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di JAKOB HILFIKER

“Più sbarchi, più Islam, più violenza alle donne”: questo lo slogan del manifesto di Forza Nuova che a Giaveno ha suscitato tanto scalpore e, nella maggioranza dei casi, indignazione tra i cittadini.
Comparso qualche settimana fa all’interno di una bacheca comunale in pieno centro e poi fatto rimuovere, il manifesto in questione ha subito diverse contestazioni, le prime delle quali provenienti dall’amministrazione comunale, che si è chiesta come abbia fatto un partito che non è presente in Consiglio a ottenere uno spazio (la bacheca) che sarebbe prerogativo delle forze politiche e delle associazioni del comune. 

Per ora l’ipotesi più accreditata è che qualcuno a cui una volta era consentito l’utilizzo delle bacheche sia rimasto in possesso delle chiavi. In ogni caso questo mistero, tuttora irrisolto, è riuscito a defilarsi e a passare in secondo piano rispetto all’altra contestazione, derivante dall’esplicita campagna razzista a cui sono stati esposti i cittadini, ossia quella ideologica, che ha dato vita a numerose polemiche. 

Gli esponenti di Forza Nuova hanno quindi organizzato una manifestazione in centro a Giaveno la mattina di sabato 27 giugno per difendere il loro diritto alla libertà di stampa “contro chi dell’articolo 21 della costituzione se ne frega totalmente”, come hanno dichiarato su Facebook. 

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L’iniziativa ha incontrato il dissenso del movimento “Antirazzisti e Antifascisti Valsangone e Valsusa”, che si è apertamente opposto all’iniziativa e ha intrapreso una campagna di volantinaggio nelle vicinanze del gazebo dove FN stava manifestando.

 

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I volantini mettevano in luce due punti: il primo, ricordava che la Costituzione italiana riconosce l’Apologia di Fascismo come reato penale, così come qualsiasi altra forma di discriminazione o di istigazione alla violenza. 

Gli antifascisti hanno ritenuto doveroso rimarcare questo punto in risposta agli ideali filofascisti che, anche sui social, sembrano animare l’azione politica di FN. Il secondo, che racchiude il motivo principale della loro controprotesta, sottolineava il fatto che la richiesta di rimozione dell’ormai tristemente famoso manifesto non aveva motivazioni di natura etica o ideologica, come invece la manifestazione indetta da FN lasciava presupporre, semplicemente “quelle bacheche sono riservate a chi sia rappresentato in Comune, in Regione o in Parlamento. Non essendo Forza Nuova presente in alcuna di queste istituzioni, non ha il diritto di usufruire di tali bacheche”.

In origine, l’incontro tra questi due movimenti aveva fatto presagire dei disordini e ritenere necessario l’ausilio delle forze dell’ordine, che però sono state tranquillizzate dai due gruppi riguardo alla natura pacifica delle rispettive attività.
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Le due manifestazioni si sono svolte dunque in un clima di relativa tranquillità e si sono concluse verso l’ora di pranzo senza che scontri o conflitti ne abbiano segnato lo svolgimento. L’unica nota dolente della vicenda sono state le lamentele di chi si è sentito disturbato dall’aver assistito al saluto romano prendere atto in Piazza San Lorenzo.
In conclusione, mentre FN gode di tutta la pubblicità che il corso degli eventi le ha fornito, in comune si è dato inizio a un programma di revisione della gestione delle bacheche pubbliche, affinchè simili ecquivoci non vengano più a ripetersi.

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