A SUSA L’ELISOCCORSO NOTTURNO

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SUSA – Il servizio regionale di Elisoccorso di Azienda Zero ha attivato l’elisuperficie dell’Ospedale di Susa come sito operativo HEMS in orario notturno. Con questa importante attivazione si conferma il ruolo significativo dell’ospedale di Susa all’interno della rete dei servizi sanitari in grado di gestire diversi livelli di emergenza. Potranno cosi essere effettuati anche di notte i trasferimenti dei pazienti le cui condizioni cliniche richiedano trattamenti disponibili presso ospedali specializzati, risparmiando del tempo sovente fondamentale nelle situazioni di emergenza. Venerdì 26 gennaio alle 19 si è svolta una prova di atterraggio pienamente riuscita alla quale erano presenti il sindaco Piero Genovese, il Responsabile del Pronto Soccorso dr Valter Brancaleoni, il personale tecnico dell’ AslTo3 e il dr Colombo, Coordinatore della Commissione Tecnica Elisoccorso 118. Con l’interramento della linea elettrica, di prossima realizzazione da parte del Comune di Susa, si rendera’ pienamente operativa al volo notturno la pista di atterraggio, anche per il trasferimento e ricovero in pronto soccorso e nei servizi presenti nell’Ospedale di Susa.

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5 COMMENTI

  1. Secondo me non è come sembra e come vogliono farci credere.
    Serve per trasferire i pazienti altrove perché la struttura non è in grado di operare in modo adeguato alle necessità della popolazione della valle.

    Hahahaha Incredibile!!,
    Ci mancava che l’atterraggio non riusciva!
    Hahahaha

  2. L’ attivazione h 24 del servizio di elisoccorso, è certamente un importante salto di qualità dei servizi dell’ Ospedale di Susa ma rispetto all’ articolo ritengo che alcuni chiarimenti siano utili. L’accordo tra ASL TO3, ENEL e Comune di Susa era stato siglato dall’ allora sindaco Sandro Plano e a grandi linee prevedeva: 1) per l’ ASL TO 3 l’ adeguamento al volo notturno della piazzola d’atterraggio esistente. 2)per l’ENEL demolizione della linea 15 kv esistente e sostituzione della stessa con cavi interrati. 3) per il Comune di Susa realizzazione del cavidotto e impianto di segnalazione d’ un paio d’ edifici nel cono di atterraggio. Ciò detto, che a distanza di 5 anni dall’ accordo e a soli due mesi dall’ inizio lavori del cavidotto non si veda traccia, tenuto anche conto che lo scavo interessa proprietà private, qualche preoccupazione comincerei ad averla.

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