AD ALMESE LA COMMEMORAZIONE DEI PARTIGIANI

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ALMESE – Un fine settimana che il Comune di Almese ha dedicato alla memoria dei valori della Resistenza e al ricordo dei partigiani caduti sulle nostre montagne. Sabato 1 luglio in Piazza Martiri della Libertà, come ormai è tradizione da anni, si è tenuto l’appuntamento che anticipa la commemorazione ufficiale dell’eccidio dei partigiani al Colle del Lys, che si è svolta domenica 2 luglio proprio sul Colle alla presenza di tanti Sindaci e autorità, per ricordare quel 2 luglio 1944, giorno in cui, a seguito di un grande rastrellamento nazifascista, furono seviziati e trucidati molti giovani partigiani appartenenti alla 17a Brigata Garibaldi. Tra i partecipanti all’evento di Almese, un momento speciale di ricordo e di festa è stato reso dall’ANPI locale rappresentata da Piero Blandino, dal Comitato Colle del Lys rappresentato da Amalia Nerotti, dalla Consulta dei Giovani di Almese e dal Vicesindaco Andrea Cavaliere, a cui la Sindaca, dato l’inizio del suo ultimo anno di mandato, ha voluto passare il testimone della memoria delle storie partigiane della Valmessa. Ad accompagnare l’evento è stata la Borgatta’s Factory, che ha proposto canti tradizionali della Resistenza partigiana. Durante la mattinata è stato ricordato il partigiano Ivano Piazzi, nome di battaglia “Lupo”, che è stato l’ultimo dei partigiani del Colle del Lys a lasciarci: “ho avuto l’onore di conoscere Lupo nel 2015, all’inizio del mio mandato da Sindaco, ed è nata subito una profonda amicizia” ha dichiarato la Sindaca Ombretta Bertolo. “La nostra amministrazione comunale decise ben presto di concedere la cittadinanza onoraria a Ivano Piazzi per i meriti acquisiti sia partecipando in gioventù alla guerra di liberazione sia impegnandosi costantemente nel trasmettere agli studenti delle scuole e ai giovani di Eurolys la storia e i valori della Resistenza. Era conosciuto da tutti, era l’ultimo partigiano cremonese della 17a Brigata Garibaldi. Purtroppo, a causa di un rapido peggioramento della sua salute, la morte ce lo ha portato via pochi giorni prima di consegnargli la cittadinanza, nel 2017. Da allora la targa della cittadinanza almesina di Lupo, che gli è stata concessa postuma, è visibile alla Sabionera, insieme alla lapide degli altri partigiani – alcuni dei quali suoi compagni cremonesi – uccisi dai fascisti nei rastrellamenti”. Sulla lapide della Sabionera è inciso anche il nome di Sergio Soffietto, partigiano almesino in ricordo del quale Piero Blandino, rappresentante dell’ANPI, ha consegnato la tessera onoraria dell’associazione al nipote suo omonimo, Sergio Soffietto di Villar Dora. Un’occasione di ricordi e di festa, accompagnata dai canti partigiani proposti dalla Borgatta’s Factory, il gruppo musicale e culturale dei fratelli Luca e Alberto Borgatta che, attingendo al repertorio del loro spettacolo “Radio Libertà”, hanno proposto canti tradizionali della Resistenza, intrattenendo cittadini e curiosi che hanno voluto partecipare all’evento. Ma anche un’occasione di riflessione sul significato dell’antifascismo oggi, come ha voluto ricordare Gabriele Iorianni, in rappresentanza dei Giovani almesini, lasciando un messaggio forte alle nuove generazioni: “per sapere cosa può essere l’antifascismo oggi dobbiamo cercare di capire cos’è stato il fascismo l’altro ieri. Il fascismo è stato un orribile vaso, fatto di violenza e discriminazione, che circa ottant’anni fa andò in frantumi anche grazie all’azione partigiana. Oggi non si chiama più fascismo, ma razzismo, sessimo, femminicidio, omobitransfobia, persecuzioni religiose, fenomeni da combattere con nuove armi: tolleranza, attenzione, dialogo e informazione. Se vogliamo che la libertà rimanga un diritto fondamentale dobbiamo vivere l’antifascismo come un dovere civico”. La Sindaca Ombretta Bertolo, in conclusione, ha dichiarato: “oggi più che mai occorre difendere con convinzione i valori di cui è permeata la Costituzione italiana, che è innanzitutto antifascista. Le forze politiche dell’epoca avevano prima di tutto l’obiettivo comune di impedire il ritorno di un periodo buio come quello che si era appena concluso tra violenze, odio e dolori. Al di fuori di ogni retorica, vogliamo ricordare che l’intolleranza, l’ingiustizia e la prevaricazione su chi è in posizione più debole è sempre dietro l’angolo, e che per questo occorre essere vigili e attenti, per sconfiggere queste tendenze e non cedervi”. A completare e arricchire queste due giornate è stata la cornice di Eurolys, il campo al Colle del Lys che si è concluso proprio domenica e a cui hanno partecipato quattro giovani almesini, tra cui il Presidente e la Vice presidente della Consulta dei Giovani di Almese, Adrian Mihaila e Marta Gotto. Lì ogni anno si incontrano giovani di tutte le nazionalità europee – quest’anno anche georgiani e ucraini – per riflettere insieme sui valori legati alla Resistenza e all’antifascismo, e per confrontarsi su come costruire un’Europa sempre più unita e salda nei valori su cui storicamente si radica. Due giornate ricche di racconti toccanti e riflessioni, ma anche di canti allegri e commoventi da intonare tutti insieme, per rendere viva la memoria di un popolo europeo che si unì per combattere i totalitarismi del Novecento e per ricostruire una cultura comune fatta di tolleranza, dialogo e rispetto, per difendere la libertà che sia la libertà di tutti.

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6 COMMENTI

  1. Se si parla di ANPI e di chi condivide la Resistenza nel concetto più ampio del termine, perché il secondo da sinistra della prima foto indossa la maglietta con la stella delle Brigate Garibaldi, di ideologia espressamente comunista? …o forse non sa cos’ha indossato?

  2. Rispondo a me stesso: non sono della zona e non avevo afferrato che l’articolo si riferiva proprio alle B.G.
    Entrambi i commenti possono essere cancellati e chiedo scusa

  3. Da un lato commemorano i partigiani, giustamente, morti per aver combattuto contro i fascisti, alla fine sconfitti grazie ai russi (sovietici). Dall’altro lato aiutano i nazisti e fascisti ucraini ad ammazzare i russi! Italia manda le armi a coloro che ammirano Stepan Bandera, un nazista, fascista e razzista che faceva schifo anche ai peggiori nazi tedeschi. Commemorate pure, ormai è diventata UNA PAGLIACIATA!

  4. Bè un governo italiano con molte venature razziste e fascista aiuta un paese nazista. Tutto secondo le regole del mercato.

    • Mamma mia che cosa brutta vivere in un paese con un governo fascista e razzista che appoggia nientemeno che dei nazisti.
      Perché allora non si trasferisce in un paese ancora illuminato dal Sol dell’Avvenire?

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