CASELETTE, CITTADINANZA ONORARIA A GIOVANNI IMPASTATO

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CASELETTE – Giovanni Impastato è un nuovo cittadino di Caselette. La cittadinanza onoraria gli è stata consegnata al teatro Magnetto con una cerimonia nella quale erano presenti tanti ospiti. Musica, danza, trasporto, commozione e orgoglio, c’è stato di tutto in un pomeriggio che ha visto intervenire il sindaco di Caselette Pacifico Banchieri e altre autorità come il sindaco di Alpignano Steven Palmieri e quelli di altri comuni come Rosta, Buttigliera Alta e San Didero. Presente naturalmente anche il Presidente dell’Associazione Calabresi per la Legalità Pasquale lo Tufo e Giuseppe Lumia, ex presidente della Commissione Parlamentare Antimafia. Una cittadinanza onoraria che ha mosso i suoi primi passi dalla richiesta dell’Istituto Comprensivo di Caselette che è salito sul palco insieme alla referente Wilma Gallo, congiuntamente alla richiesta dell’Associazione Calabresi per la Legalità: una richiesta che il Comune di Caselette ha subito fatto sua con Giovanni Impastato che è diventato ufficialmente cittadino onorario di Caselette già nell’ultimo Consiglio Comunale alle ore 21:24 di giovedì 21 marzo. Pacifico Banchieri: “Grazie a Pasquale Lo Tufo di averci fatto conoscere Giovanni Impastato. La richiesta dell’Associazione e dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo è stata accolta immediatamente dalla nostra Amministrazione. Il conferimento di questa cittadinanza arriva dopo un percorso condiviso negli anni con un solo obiettivo: la legalità. E l’abbiamo voluta conferire proprio lo scorso 21 marzo perchè in quella data da anni si celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Come detto alla cerimonia hanno partecipato oltre ai ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Caselette, anche quelli dello Studio Danza Visconi, il coro Cantintondo e l’Associazione Musica Insieme di Grugliasco. A presentare l’evento Maria Luigia D’Abbene. “La mafia uccide, il silenzio pure”, diceva Peppino Impastato e di silenzio a Caselette non ce n’è stato per niente. “Nella lotta alla mafia o ci sei o no. Noi ci siamo – ha rimarcato Pasquale Lo Tufo, Presidente dell’Associazione Calabresi per la Legalità – Giovanni Impastato e Giuseppe Lumia sono i nostri due pilastri, tutta Italia li ha chiamati in questi giorni, ma loro erano qua con noi. Un onore. Sono un simbolo della lotta alla mafia, punto di riferimento di un cammino condiviso di libertà e liberazione. Non tollereremo mai l’ombra oscura della malavita”. Per l’ex presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Giuseppe Lumia: “Questa è la cittadinanza del cuore. La liberazione dalle mafie è un cammino con tante tappe. Qua siete abituati, questa mattina sono salito sul vostro monte Musinè fino alla Croce, che fatica, però quando arrivi lassù e guardi tutta quella stanchezza che hai accumulato in quella salita che sembra non finire mai, passa. E lo sguardo diventa entusiasta, la fatica passa e la gioia ti riempie il cuore. Ecco il cammino della liberazione, passo dopo passo, altri 100 passi dovremo fare, altre 100 emozioni da vivere insieme. Il cuore di Giovanni ha reso suo fratello Peppino una fonte inesauribile di unità e il suo non si è indurito, ma si è donato. Da oggi anche a voi. Le nuove generazioni hanno un grande compito, diventare sindaci e classe dirigente che deve accompagnare i cittadini a liberarci definitivamente dalle mafie”. Un evento che è stato di fatto un cammino fatto negli anni a Caselette nella lotta alle mafie, partendo con l’intitolazione della Sala Consiliare a Bruno Caccia e passando ancora per la Scala della Legalità in Piazza Cays. “Un cammino che mi lega da tempo a voi, miei nuovi e cari concittadini di Caselette – conclude Giovanni Impastato – un percorso passato per il giardino del Villaggio intitolati a mio fratello Peppino e a mia mamma Felicia, e a loro voglio dedicare questa cittadinanza. Questo cammino ci porta fino ad oggi e sono onorato di far parte della vostra comunità”. Così Caselette, con la cittadinanza onoraria a Giovanni Impastato, scrive un altro fondamentale capitolo della lotta alla mafia.

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