CHIOMONTE, TUTTE LE QUESTIONI SU CUI IL SINDACO NON RISPONDE: “CHIEDIAMO I DOCUMENTI, È UN DIRITTO DEI CONSIGLIERI”

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di LUCREZIA BONO (consigliera comunale di minoranza)

Gentile direttore,
ho letto con attenzione la lunga lettera del sindaco Garbati, scritta al solo scopo di dipingere me e chi mi sostiene quali semplici dilettanti allo sbaraglio, capaci solo “a fare frittelle”. Forse il sig. Garbati dimentica che i progetti, il futuro, il bene della comunità, debbano essere discussi in consiglio comunale! Peccato che non ce ne dia il tempo, applicando la regola dei pochi minuti a disposizione, troncando il dibattito con fare autoritario. Respingo quindi le sue antipatiche battute, e per chi avesse voglia di perdere ulteriore tempo a seguire questa incessante e irriverente polemica mi dilungo a spiegare ancora una volta le nostre ragioni. Le proposte e l’attività sociale, volontaria ed associazionistica svolta con serietà ed impegno in Valle di Susa dalla scrivente non sono in discussione e sono fortunatamente riconosciute unilateralmente dalla comunità di Chiomonte e della Valle. Ci teniamo a sottolineare che tutte le attività dei volontari sono fondamentali per la socialità e la vita del paese e che non dovrebbero essere ostacolate per nessuna ragione. Ci risulta un esposto fatto dal sindaco contro la scrivente per la manifestazione della frittella, nel quale non intendo entrare nel merito perché lo ritengo vergognoso nei confronti di chi svolgeva attività volontaria al fine di raccogliere fondi per i ragazzi con disabilità. Questa è la forma di collaborazione che il sindaco ha riservato per 5 anni alla minoranza, attraverso anche un esposto, fatto che denota un atteggiamento ostile, raramente o forse mai visto in un Consiglio comunale di un piccolo comune. Precisiamo inoltre che nessun consigliere Comunale di minoranza deve essere bersaglio di inquisizioni in merito all’operato del proprio gruppo, in quanto la maggioranza è l’unico organo esecutivo e dopo 5 anni dovrebbe essere chiamata a fare un bilancio serio e consapevole. La minoranza ha invece diritto di ottenere i documenti richiesti, non ancora pervenuti per una costruttiva discussione in Consiglio Comunale. Il cronometro nelle sedute consiliari non era stato mai usato prima dell’amministrazione attuale. Ricordiamo tutti le lunghe mozioni o documenti che l’attuale Vicesindaco aveva il permesso di leggere interamente durante l’amministrazione Ollivier, quando ancora era in minoranza, prima di passare al gruppo di Garbati, scelta più che lecita, ma che evidentemente ora il suo gruppo sembra aver dimenticato quando critica il comportamento dei consiglieri dimessi in queste settimane. Plurimi allontanamenti nella maggioranza forse denotano una certa insofferenza nel ricevere critiche e consigli, fatto questo che forse può spiegare anche la defezione di tanti funzionari comunali a Chiomonte, che prima di questa amministrazione era considerato un posto ambito in cui lavorare. L’esposto del sindaco non è certo da considerare un segnale di dialogo, al contrario può essere interpretata come metodo per evitare un confronto sano e costruttivo. Non privi di speranza invitiamo nuovamente ad un confronto nella sede opportuna, senza cronometro, per un dialogo costruttivo, nell’interesse della cittadinanza, piuttosto che impegnare il tempo a scrivere lettere ai giornali. Rinnoviamo l’invito a Garbati a rispondere in modo ufficiale alle richieste espresse in consiglio Comunale inviando i progetti e la spesa per i suddetti delle compensazioni (in primis Progetto Vigne e Progetto cippato al Frais: 1,2 milioni di investimento in una frazione che meriterebbe investimenti turistici e di servizi). Senza provare a spostare l’attenzione con argomentazioni che vorrebbero essere spiritose, ma assumendosi la responsabilità delle scelte assunte nella guida di Chiomonte per questi 5 anni, chiediamo inoltre di rispondere alla proposta di far immediatamente analizzare le acque con la presenza di PFAS (perché aspettare un incontro a Bardonecchia quando la salute di Chiomonte è a rischio adesso?). Inoltre di rendere noti i verbali delle riunioni con Telt (il tavolo instituito per discutere di Tav a cui nessun consigliere di minoranza è stato mai invitato) e di rassicurarci sulla spesa pubblica di 30.000 euro per le fontane. Chiediamo nuovamente l’istituzione immediata di un ufficio di supporto e tutela per le Bollette elettriche che si faccia TOTALMENTE carico delle problematiche che evidentemente Garbati, pur occupandosi di questo settore per tutta la vita, ha sottovalutato. Domandiamo per l’ennesima volta se sono stati stanziati i fondi per le manutenzioni delle seggiovie del Frais comunali per non precluderne il funzionamento l’anno prossimo e di farci avere i progetti delle centrali idroelettriche nonché i verbali delle riunioni con il consorzio irriguo per rassicurare i cittadini che l’acqua per i nostri orti e le nostre borgate sia sempre disponibile. Infine che venga stilato un business plan che specifichi quanti stacchi del metano siano stati effettivamente installati a fronte dell’impegno di spesa totale e di portare in consiglio comunale tutta la documentazione relativa alle opere compensative compresi progetti di fattibilità o già esecutivi. Se i documenti non perverranno come da richiesta da atti ufficiali ci vedremo costretti a rivolgerci nostro malgrado agli organi competenti perché è diritto dei consiglieri ottenere tutte le informazioni utili all’espletamento del mandato. Avremmo voluto collaborare con serenità ed il nostro buon intento è dimostrato dal fatto che per 3 anni abbiamo dato la massima disponibilità all’attuale amministrazione senza ostacolare in consiglio comunale nessuna proposta e rendendoci disponibili al fine di poter far svolgere il lavoro e rispettando l’impegno, ma non possiamo sostituirci alla maggioranza nella sua operatività, anzi siamo consapevoli del ruolo di garanti ecco perché rinnoviamo la richiesta di documenti e chiediamo una seria discussione in consiglio comunale. Non è più possibile tacere davanti alla sconcertante analisi di una Chiomonte che prospera, con attività in espansione e racconto di investimenti per lo sviluppo turistico che ad un’analisi nemmeno tanto attenta risultano essere opere ordinarie ed urbanistiche (telecamere luci ecc). Impossibile per noi che rappresentiamo i cittadini non pensare che con 27 milioni di euro Chiomonte dovrebbe già mostrare i primi risultati tangibili di investimenti condivisibili e fruibili, i primi passi di un cammino importante per diventare il fiore all’occhiello che tutti noi desideriamo. Siamo solidali con Garbati per i suoi “sforzi defatiganti” ma ricordiamo che la maggior parte delle opere compensative sono state conquistate dall’amministrazione Pinard e Ollivier, in tempi in cui lo sforzo era decisamente maggiore. Forse sarebbe opportuno ricordare anche i meriti degli altri. Siamo seriamente preoccupati delle scelte, apprese dai giornali, sulla destinazione degli ultimi 5 milioni ottenuti e impiegati, pare, per il museo archeologico della Maddalena e per gli alloggi nelle proprietà comunali come Vescovado e casa Levis. Auspichiamo sinceramente di non prolungare ulteriormente queste spiacevoli conversazioni sui giornali in attesa dell’opportuna discussione sui punti elencati in Consiglio comunale davanti alla popolazione.

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