CONDOVE, LA PROTESTA DEI RESIDENTI PER LA CHIUSURA DELLA STRADA: “SAREMO ISOLATI”

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di NORMA RAIMONDO

CONDOVE – La strada non è ancora chiusa, ma l’annuncio ha già scatenato un putiferio. Il Comune di Condove ha pubblicato sulla sua home page l’avviso della chiusura al traffico della S.P.200 in località Ceretto, presumibilmente dal 18 giugno al 31 luglio.

Praticamente, dal Ristorante Phoenix fino al ponte sul Rio della Rossa, il traffico non sarà consentito dalle 8 alle 18, da lunedì a venerdì, per i lavori della costruzione della rete fognaria. Potranno transitare soltanto i pedoni. I residenti più avvezzi all’uso dei social hanno appreso del divieto dalla rete, per gli altri è bastato il passaparola, ma il risultato è stato univoco: un’incredibile arrabbiatura, che ha spinto gli abitanti delle borgate sopra Condove, circa 150 persone, a chiedere un urgente incontro con l’amministrazione per chiarire la questione.

Delle numerose lamentele si fanno portavoce Matteo Bocco e Pamela Cuatto, entrambi residenti in zona Belvedere, che questa mattina si sono prontamente recati a palazzo civico per avere maggiori informazioni. “È incredibile – lamentano – l’amministrazione ha organizzato una serie di incontri con la cittadinanza per capire il futuro dell’ex campo sportivo di via Roma e poi chiude una strada senza nemmeno coinvolgere i residenti”.

Anche l’accoglienza in municipio non pare essere stata delle migliori: “Il sindaco ci ha liquidati dicendo che riceve solo su appuntamento e per oggi ne aveva già fissato un altro. Siamo stati ricevuti dall’assessore alla viabilità e lavori pubblici Giorgia Allais, che tuttavia non ci ha fornito grandi risposte”.

La preoccupazione dei residenti è dovuta al rischio di restare isolati: la strada alternativa per collegare l’abitato sopra Condove con il fondovalle è quella Sigliodo-Caprie o la strada consortile Magnoletto-Trune-Frassinere. “Come è scritto sull’avviso, si tratta di strade dall’ampiezza limitata. Consigliano estrema prudenza, ma non hanno minimamente pensato che di fatto così si isola la montagna. Un’autobotte, un’ambulanza, un mezzo di soccorso, lassù non ci arriverebbero mai, in caso di emergenza. Hanno pensato di iniziare i lavori ora, perché lo scuolabus non passerà più data la conclusione della scuola, ma non hanno pensato a noi. Ci sono attività commerciali che comunque, strada chiusa o meno, continuano a pagare le tasse, ci sono privati, c’è Casa Budrola che ospita persone che necessitano di assistenza, ci sono anziani con le loro badanti. Possibile che non ci siano alternative se non dire che la decisione l’ha presa la Smat? La Smat è il gestore che risponde al Comune, il Comune avrebbe dovuto parlarne con i residenti prima di prendere un provvedimento così limitativo”.

Per dimostrare che le loro non sono solo parole di protesta senza motivo, lunedì mattina Matteo e Pamela hanno testato il percorso alternativo. “Tolto il fatto che abitualmente in 5 minuti dalla piazza di Condove raggiungiamo casa nostra ed invece così ci impieghiamo mezz’ora, la questione non è tanto nel tempo, ma nel rischio: l’alternativa è strettissima, due macchine in senso opposto non riescono assolutamente a passare, è pieno di curve, strapiombi. Non riusciamo a capire come si possa pensare che sia una soluzione valida”.

La questione non è certo chiusa. Le proteste, con il passare delle ore, si sono acuite ed il brusio dalla montagna è sceso sempre più rumoroso. Tanto che in serata, poche ore dopo l’annuncio del divieto, l’amministrazione, per voce dell’assessore Allais ha comunicato proprio a Matteo Bocco di aver fissato un incontro per tutti gli interessati, che si terrà giovedì 7 giugno alle 18.15 in Comune, alla presenza del personale dell’ufficio tecnico e del direttore lavori.

LA REPLICA DEL COMUNE DI CONDOVE / IL COMUNICATO STAMPA INVIATO IN REDAZIONE

Dal 18 giugno e presumibilmente fino al 31 luglio la Smat provvederà alla costruzione del nuovo collettore fognario presso la frazione Ceretto. La nuova condotta di 418 metri servirà circa 25 case e una cinquantina di residenti e avrà due rami: uno principale di 348 metri, tra il punto di immissione al collettore già esistente di Via Magnoletto e lo sfioratore in prossimità della mulattiera principale che attraversa la S.P. 200, e uno secondario di 70 metri in corrispondenza di Via Norberto Rosa per il collegamento con il nucleo abitativo principale. La condotta fognaria in progetto avrà un diametro di 315 mm e verranno utilizzati tubi strutturati in polipropilene a doppia parete, posati su un letto di terreno a granulometria mista.  Verranno anche posati i pozzetti di ispezione e verrà sostituito l’attuale vano di scarico verticale presente nel muro che costeggia la strada provinciale, per concludere con il ripristino finale delle pavimentazioni. Il quadro economico è di circa 200 mila euro per un progetto che – si ricorda – riguarda un’opera di pubblica utilità indiscutibile, appaltata e gestita interamente da SMAT.

Si tratta di un intervento che attendiamo da alcuni anni poiché il progetto definitivo risale ormai al 2014 – dichiara il sindaco Emanuela Sarti – Per i residenti e i frequentatori della zona montana qualche disagio sarà inevitabile, e lo so bene abitandovi io stessa, ma si tratta di un’importante novità per la montagna di Condove, finora del tutto sprovvista di fognatura: questo nuovo tratto, infatti, consentirà l’ampliamento futuro della rete verso le borgate a monte“.

Per il regolare svolgimento dei lavori in cantiere, la Strada Provinciale 200 da e per Mocchie-Lajetto-Frassinere sarà chiusa al traffico dei veicoli in località Ceretto, dal ristorante Phoenix al ponte sul Rio della Rossa, nei giorni feriali dalle ore 8 alle 18. In questo orario sarà consentito il solo transito pedonale.

In questa fascia oraria il collegamento con il fondovalle sarà possibile attraverso la strada che dal Sigliodo scende a Caprie oppure attraverso la strada consortile che da Frassinere scende alle Trune e poi al Magnoletto – spiega l’assessore alla viabilità e opere pubbliche Giorgia Allais – quest’ultima, in particolare, da percorrere con prudenza, trattandosi di una via più stretta e in parte sterrata. Stiamo comunque avvertendo tutti i potenziali utenti della strada per limitare i disagi: oltre ai residenti al Ceretto e nelle borgate a monte, gli operatori di soccorso ed emergenza, i medici, i servizi tecnici, le associazioni, le attività agricole, commerciali e di ristorazione, i consorzi, le associazioni“.

Dalle 18 e fino alle 8 del mattino successivo, come pure il sabato e la domenica, il traffico sarà invece possibile, regolato con senso unico alternato tramite semaforo. I mezzi e materiali di cantiere saranno ospitati presso l’ampio pianoro di Via Partigiani Georgiani.

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3 COMMENTI

  1. Se non si fanno le fogne ci lamentiamo perché non ci sono quando le facciamo non va bene perché chiudono la strada.
    Il comune investirà dei soldi per dare un servizio ai cittadini Questo è quello che conta
    È importante è che questa opera venga fatta è la soluzione sulla viabilità può essere solo questa.non sarebbe servito neanche parlarne prima con i cittadini.
    Non pensiamo sempre solo a lamentarci ma alle cose positive che succedono

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