DOMENICA 16 LA GRANDE FESTA AL COLLE DELL’ASSIETTA

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Di ROBERTO BOSSU

COLLE DELL’ASSIETTA – Il 16 luglio, come di consueto, l’associazione ‘Festa dël Piemont al Còl ëd l’Assieta’ organizza la manifestazione commemorativa della battaglia dell’Assietta (19 luglio 1747), che si svolgerà al Colle, quota 2500 m., fra le Valli di Susa e Chisone secondo il seguente programma:

Sabato 15 luglio alla Casa cantoniera si terrà il rancio serale alle 19, e alle ore 21 la fiaccolata con musiche e canti popolari.

Domenica 16 al Colle la manifestazione inizierà alle 9.30 con l’alzabandiera. Alle 10 si terrà la messa al campo, alle 11 ci sarà la rievocazione di alcuni momenti della battaglia con figuranti in costume d’epoca a cura del Coordinamento Rievocazioni Storiche 1600-1700 presso l’obelisco alla Testa dell’Assietta. Il pranzo avverrà al campo nei pressi della casa cantoniera a circa 1 km dal Colle. Alle 13 e alle 14 continuerà la manifestazione nella zona antistante alla casa Cantoniera.

In caso di cattivo tempo la festa si svolgerá con programma ridotto.
Si fa presente che la “Festa dël Piemont” ha esclusivamente finalità patriottiche, culturali e folkloristiche, non ha fini di lucro ed è completamente apartitica. Per giungere al Colle dell’Assietta a 2500 m tra le Valli Susa e Chisone, si possono seguire a piedi vari sentieri oppure, con l’automobile, scegliere due itinerari:
– dalla Valle di Susa salire a Meana e di qui al Colle delle Finestre e scendere fino al Pian dell’Alpe
– dalla Valle Chisone partire da Fenestrelle (bivio di Dépôt) o da Balboutet ( comune di Usseaux ) per giungere al Pian dell’Alpe e di lì al Colle dell’Assietta.
Si segnala che la strada di accesso sarà regolamentata col seguente orario di percorribilità nella giornata di domenica 16 luglio: 
Dal mattino fino alle ore 12 con la possibilità solo di salire dal Pian dell’Alpe al Colle dell’Assietta e dalle 13 a fine manifestazione (ore 18 circa) possibilità solo di discesa dal Colle dell’Assietta al Pian dell’Alpe.

Si ricorda che la manifestazione, nella memoria di una resistenza gloriosa per la difesa della nostra terra e del sacrificio dei combattenti di ogni parte, si richiama ai principi della fratellanza piemontese, europea ed universale, con l’esclusione di qualsiasi caratterizzazione o segno di partito.
Per ulteriori informazioni tel. 360 535035 (Ricchiardi) – 337 225401 (Tenivella) oppure sul sito www.festadelpiemontealcolleassietta.it

Breve storia della battaglia dell’Assietta: Nel 1747, poco più di 250 anni fa, si è combattuta una battaglia fra le più leggendarie ed eroiche: la battaglia dell’Assietta, sul crinale spartiacque che separa la Valle di Susa dalla Val Chisone.
Era il 1747 e si stava in quell’anno concludendo una lunga e sanguinosa guerra che coinvolse di fatto gran parte dell’Europa: la guerra di Secessione d’Austria.
All’Imperatore Carlo VI era, infatti, succeduta sul trono asburgico l’imperatrice Maria Teresa, non rispettando così la legge che dava il trono solo agli eredi maschi. Fu un pretesto, ma bastò a far scoppiare una guerra che sarebbe durata ben quattro anni.
Il piccolo Regno di Sardegna si trovò alleato con l’Austria e ben presto quest’amicizia gli avrebbe portato l’ostilità di potenti vicini come la Francia e anche di meno vicini come la Spagna e alcuni principati tedeschi. Il Piemonte fu invaso più volte, ma il nostro esercito seppe tener testa degnamente alle truppe nemiche, per quanto numericamente superiori. Ma la battaglia conclusiva doveva ancore essere combattuta. I Franco-Spagnoli attaccarono il Regno di Savoia dalla Liguria, per poi passare segretamente il fronte verso il colle del Monginevro. Ma Carlo Emanuele se ne accorse in tempo e ordinò al marchese Balbiano, governatore di Susa, di predisporre un articolato piano di difesa.
Uno schema difensivo che prevedeva appunto di concentrare le truppe nello strategico pianoro dell’Assietta. Le due valli, della Dora e del Chisone, erano state da poco annesse al Regno di Sardegna e le loro difese (d’Exilles e Fenestrelle) ereditate dal Delfinato, erano state adattate ai nuovi confini e potenziate grazie all’ingegnere militare Ignazio Bertola. Controllare l’Assietta significava controllare i due forti e il Piemonte non poteva assolutamente permettersi di perderli.
Dall’esperienza maturata dal primo tentativo d’invasione del 1745 che vide coinvolte in particolare l’alta Valle di Susa (Sauze di Cesana, Sansicario e Bardonecchia) il re si era convinto che nonostante l’esiguità delle forze da contrapporre al nemico si sarebbe potuto sfruttare un bel vantaggio con la potenzialità che la particolare conformazione del territorio permetteva.
L’Assietta fu quindi fortificata e nella primavera del 1747 si fecero ormai solo più lavori di rifinitura dei trinceramenti. Il 14 luglio le truppe Franco-Spagnole arrivarono a Briançon e il 16 passarono il confine del Monginevro. Tre giorni dopo all’Assietta il generale Cacherano di Bricherasio poteva contare su 7400 uomini.
Alle 10 del mattino di quel 19 luglio 1747 la battaglia ebbe inizio. Al rullare dei tamburi, con un impeto imprevisto, i francesi iniziarono l’avanzata. I Piemontesi li lasciarono avvicinare e poi aprirono contro di loro un violento fuoco di sbarramento. Erano solo
400 metri da percorrere ma i francesi non ce la fecero. Più in basso, invece i francesi riuscirono a sbaragliare la difesa di una ridotta, poi la battaglia infuriò e i morti non si contarono neppure più, così come i gesti d’eroismo. Neppure la morte del comandante francese, il generale Armand Fouquet di Bellisle riuscì a far arrestare la battaglia. Alla fine della battaglia dopo la ritirata dei Francesi si contarono quasi cinquemila morti francesi e più di duecento austro-piemontesi.
In memoria di quest’avvenimento l’Associazione per la Festa del Piemonte all’Assietta ogni anno organizza la celebrazione con un momento di raccoglimento durante la celebrazione della S. Messa in dialetto piemontese e la rievocazione d’alcuni momenti della battaglia a cura del Gruppo Storico Micca.

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