GIAVENO E GLI INCIDENTI AI PEDONI: SEMAFORI A CHIAMATA

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LETTERA FIRMATA

GIAVENO – Dai notiziari e dai quotidiani apprendiamo sempre più frequentemente di incidenti ai pedoni che attraversano sulle strisce pedonali. È curioso che al di fuori delle stesse, se ne conti molti meno, o almeno non così frequenti. Forse che questi pedoni sono più attenti? Spesso assistiamo a comportamenti anomali nell’attraversamento delle “strisce pedonali”. Ovvero, i giovani attraversano guardando il cellulare con le cuffie calzate, altri attraversano di corsa in maniera imprevedibile, molti altri poi, attraversano senza neppure verificare se c’è un veicolo in arrivo.

A questo proposito vorrei fare alcune precisazioni sulla dinamica di “arresto” di una qualsiasi vettura. Esistono due forme di calcolo. Lo spazio di fermata e lo spazio di arresto. Il primo è quello necessario perchè una vettura si fermi. E’ condizionato dallo stato della vettura, dal fondo stradale, ecc.. Il secondo invece tiene conto dei tempi di “reazione” del guidatore, calcolato in circa 1 sec.

Sommando questi due fattori, una vettura che viaggia a trenta chilometri, ora si potrà “arrestare” in circa 13 metri. Sempre in buone condizioni del fondo stradale, visibilità, illuminazione, ecc.. Di qui si comprende che un attraversamento repentino, oppure inaspettato può portare immancabilmente all’investimento del pedone. Quindi il “diritto di attraversamento” a mio avviso va usufruito verificando tutte le condizioni affinché il veicolo che sopraggiunge abbia percepito le nostre intenzioni e quindi sia in grado di fermarsi.

Altro discorso sono gli attraversamenti con biciclette, monopattini, ecc.. Il codice della strada prevede che si debba scendere e attraversare con il veicolo “condotto” a mano. Quanti lo fanno? Pochi e questo è un caso classico di attraversamento “repentino” oppure veloce che dir si voglia. Fanno eccezione gli attraversamenti delle piste ciclabili in cui un cartello segnaletico,  autorizza l’attraversamento sulla bicicletta.

Qui mi permetto di fare un’osservazione al legislatore. Perché oltre al cartello, in prossimità degli attraversamenti pedonali non si dipinge sull’asfalto lo stesso simbolo presente sulle piste ciclabili? Sarebbe molto visibile ed escluderebbe ogni dubbio. Questo andrebbe riprodotto prima dell’attraversamento pedonale in ambo i sensi di marcia.

In secondo luogo occorrono più controlli sanzionando i trasgressori, siano automobilisti, ciclisti, pedoni. Quanti ciclisti passano con il rosso? Spero di non aver indicato dei dati troppo errati, ma la sostanza sono i principi enunciati. In ultimo molti Comuni hanno adottato un semaforo di chiamata per far attraversare i pedoni. Questo onde evitare un continuo flusso che comporta code da parte delle auto in transito.

Un esempio classico si presenta nel Comune di Giaveno, sulla piazza San Lorenzo. I tre attraversamenti sulle rispettive vie che confluiscono nella rotonda centrale creano code infinite, visto il continuo accedere di pedoni che attraversano. È sicuramente un caso eclatante che richiederebbe l’impiego di tre semafori a chiamata.

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4 COMMENTI

  1. Solitamente le code infinite si creano il sabato quando c’è il mercato. Anzichè i semafori potrebbe anche essere sufficiente, come ogni tanto succedeva, che in prossimità dei tre attraversamenti più trafficati ci fossero quei gentili volontari o associazioni che fermando ora i pedoni ed ora le macchine regolavano i flussi sia degli uni sia delle altre. Invece ci si lambica nel trovare soluzioni “tecnologiche” quando nella pratica basterebbero educazione dall’una e dall’altra parte ed un pò di buona volonta e senza necessità di fare “annunci” che (probabilmente) servono in campagna elettorale. certo, disporre dei volontari per poche ore il sabato mattina impatta meno che 5 semafori anche a chiamata e magari gli stessi soldi si possono spendere in altre cose importanti.

  2. Proprio oggi, ho constatato più volte comportamenti scorretti da parte di pedoni che si sono “tuffati” sulle strisce, a testa in giù, fissa sullo smartphone, senza neppure guardare se arrivavano auto, ed erano anche adulti, non solo ragazzi…

  3. Magari con i semafori, non verranno più investiti pedoni sulle striscie dalle automobili ma esiste ancora la possibilità che vengano investito da alcuni ciclisti, refrattari ad ogni colore semaforico.

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