GLI STUDENTI DEL GALILEI FANNO UNA RACCOLTA FONDI PER L’AMEDEO DI SAVOIA

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

di ANDREA MUSACCHIO

AVIGLIANA – L’abbraccio è di quelli veri, sinceri e forti. Un abbraccio virtuale rivolto a tutti i medici, infermieri e addetti ai lavori, i quali si trovano da settimane in prima linea per l’emergenza Covid-19.

Gli studenti del Galileo Galilei di Avigliana hanno deciso di creare una raccolta fondi per l’ospedale Amedeo di Savoia di Torino. Un’idea sincera, partita dalla rappresentante di classe dell’istituto, Giulia Greco, e condivisa da tutti gli allievi della scuola.

Una sera ero al telefono con la mia migliore amica. Entrambe stavamo leggendo le ultime notizie legate al Coronavirus, in particolare la guarigione del paziente 1, che è stato ricoverato proprio all’Amedeo di Savoia – spiega Giulia Greco – Successivamente, abbiamo letto che volevano aprire un nuovo reparto nell’ospedale. Per questo abbiamo deciso di aiutarli concretamente, senza restare fermi a guardare. Siccome anche un’altra scuola ha avuto la nostra stessa idea, ma per le Molinette, abbiamo ritenuto che la scelta migliore fosse quella di destinare i fondi per due ospedali diversi. Subito dopo, ci siamo messi a fare una locandina con l’aiuto del nostro preside. Una volta finita, l’abbiamo pubblicata sui social network. La speranza è che questa idea possa funzionare“.

Un gesto inaspettato e maturo, specie se si considera l’età molto giovane dei ragazzi: “Giulia mi ha avvisato, dicendomi che tra gli studenti c’era la necessità di fare un gesto simbolico, ossia di raccogliere dei soldi tra gli studenti e di donarli per questa emergenza – spiega il preside dell’Istituto, Gian Carlo Vittone – La scuola, una volta raccolti tutti i fondi, sarà l’ente che farà l’unica disposizione di bonifico. Inoltre, darà visibilità sul sito e sui canali social dell’iniziativa, in modo da renderla accessibile proprio a tutti. Sono molto contento che sia partita in autonomia da parte loro, è giusto valorizzare iniziative di questo tipo da parte di ragazzi di 16/18 anni, che in questo momento si fermano e pensano a determinati problemi, cercando di risolverli. La scuola fa solo da tramite. Loro sono stati molto tempestivi. Noi abbiamo cercato solamente di aiutarli nel costruire la proposta, in maniera concreta ed ordinata. L’idea è assolutamente loro e io non mi assumo alcun merito“.

Per chi fosse interessato a donare un contributo, avrà tempo fino al 25 marzo: “Il 26 andremo a vedere quanto è arrivato sui nostri vari conti (posta e banca), e poi effettueremo immediatamente un bonifico verso l’ospedale Amedeo di Savoia” ha concluso il preside Vittone.

Anche il vice preside, Aldo Emanuele, è rimasto colpito da questa iniziativa: “Tutto è nato attraverso un passaparola virtuale. Infatti, i ragazzi del Galilei non frequentando fisicamente l’Istituto, come tutti in questo periodo di emergenza, hanno sentito il bisogno di stare vicino a chi in questo momento è in prima linea per combattere questa battaglia, organizzando questa raccolta fondi“.

L’appello è chiaro: restare tutti uniti, per sconfiggere il Coronavirus e tornare alla normalità. Solo così andrà tutto bene.

IBAN BANCA SELLA: IT60X03268300500B2883979930
IBAN POSTA: IT25A0760101000000019489103
CASUALE: Galilei ci siamo

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

1 COMMENTO

  1. Bravissimi ragazzi, ………….. e colgo l’occasione per buttare benzina, tanta benzina. Notizie lette sull’Ansa. Il Papa dona 100 mila euro, la CEI dona 500 mila euro dal fondo 8 per mille, ok…………. , poi leggo Unione Buddista Italiana dona 3 milioni di euro. Non voglio commentare per evitare spiacevoli querele per insulti ed offese alla chiesa cattolica.

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.