IL CASO SEGRE-SEYMANDI E IL FUTURO DELLA SAVIO: “MI SCUSO CON I DIPENDENTI, NON C’È MOTIVO DI PREOCCUPARSI”

Cristina Seymandi, ceo dell'azienda di Chiusa San Michele, rassicura i 153 lavoratori dopo la rottura sentimentale con il banchiere Massimo Segre: "La Savio è un’azienda finanziariamente sana”

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A sinistra, Massimo Segre e Cristina Seymandi durante la serata in cui il banchiere ha annunciato la fine della loro relazione. A destra: la Savio di Chiusa San Michele

di FABIO TANZILLI

CHIUSA SAN MICHELE – “Non c’è motivo di preoccupazione per la Savio”. Cristina Seymandi, amministratore delegato e azionista di maggioranza dell’azienda di Chiusa San Michele dal novembre 2022, ha deciso di rassicurare ufficialmente i 153 dipendenti dell’azienda valsusina, dopo i rumors e il clamore suscitato dalla fine della sua relazione sentimentale con il banchiere Massimo Segre. Vicenda che, tra gossip e intrecci di potere con l’alta finanza, ha tenuto banco sulle prime pagine dei siti d’informazione e giornali nazionali nel mese di agosto.
Per cercare di tranquillizzare i lavoratori dell’azienda valsusina, nei giorni scorsi Cristina Seymandi ha appositamente scritto una lettera al Corriere della Sera, in cui si scusa con i dipendenti della Savio e li rassicura sul futuro dello stabilimento di Chiusa San Michele: “La campagna di disinformazione e delegittimazione messa in campo contro di me è arrivata a coinvolgere anche l’azienda delle quale sono azionista di maggioranza, la Savio, una importante azienda piemontese leader nel suo settore, con 134 anni di storia e 150 validi dipendenti, con i quali mi scuso sinceramente – ha scritto l’amministratore delegato dell’azienda valsusina – Savio è un’azienda finanziariamente sana, e con commesse tali da garantirne la piena sopravvivenza anche dopo l’epocale “litigio” Segre/Seymandi, che ha tenuto impegnati i mass-media nelle ultime settimane. Mi spiace se qualche dipendente dell’azienda si è preoccupato negli ultimi giorni, ma nuovamente non è dipeso da me, e comunque non vi è appunto alcun motivo di preoccupazione”.
Dopo aver superato un duro e lungo periodo di crisi aziendale e licenziamenti, con la prospettiva della chiusura totale dello stabilimento, i lavoratori della Savio sarebbero nuovamente preoccupati dal fatto che le questioni sentimentali di Seymandi e la sua rottura con Segre possano mandare di nuovo in crisi l’azienda.
La Savio infatti è stata salvata nel 2022 grazie ad un’importante operazione finanziaria condotta da Massimo Segre e Cristina Seymandi, con l’intervento della Hope srl e il supporto della Regione Piemonte. La Hope srl è una società fondata nel 2020 e di cui Seymandi nel 2021 ha preso la quota di maggioranza da Giulio Segre, figlio del suo ex compagno.
Nel 2022 la Hope srl ha rilevato la proprietà della Savio, che era in concordato preventivo, evitandole il fallimento e salvando 153 posti di lavoro.
Ottenendo quasi 2 milioni di euro di contributo da Finpiemonte, grazie ad un apposito bando dalla Regione, che ha approvato il progetto di salvaguardia dei posti di lavoro e di risanamento della Savio, proposto dalla Hope srl.
La Savio è un’azienda storica del Piemonte, ha circa 134 anni ed è leader mondiale nella progettazione, sviluppo e produzione di accessori per serramenti in alluminio, ferro, PVC e multimateriali. Come spiegato nelle righe sopra, l’azienda Chiusa San Michele ha recentemente sfruttato il bando della Regione Piemonte dedicato a interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio chiusura con la Legge Regionale 34/04. Tramite questa misura ed i propri investimenti l’azienda ha programmato una serie importante di interventi che hanno permesso la ripartenza dell’attività.
Si tratta di un’azienda storica, fondata nel 1889 da Luigi Savio con oltre 5000 prodotti innovativi e di qualità e con ben 190 brevetti depositati in tutto il mondo a cui è stata data continuità.
Grazie a questo bando della Regione, l’azienda ha programmato una serie di investimenti per un importo complessivo di 9.331.000 euro, per il quale l’agevolazione concessa è stato un contributo a fondo perduto di 1.866.200 euro, a cui sono stati aggiunti altri 200 mila euro dedicati alla salvaguardia dei posti di lavoro. L’agevolazione concessa è stata liquidata a luglio 2023.
E il 15 settembre la Seymandi organizzerà proprio alla Savio un incontro sulle opportunità dei bandi della Regione Piemonte rivolti alle aziende: è aperto agli imprenditori interessati ed è gratuito.

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12 COMMENTI

  1. Che figura. Due ragazzini capricciosi che giocano a fare il banchiere e la manager. Pazzesco. Coprirsi di ridicolo così è proprio da barboncini. Sparite!!

  2. Tranquilli?
    Se questa bella signora, anziché scrivere al Corriere della Sera dall’esotica località della sue vacanze, avesse incontrato i dipendenti in azienda lo saremmo stati di più.
    Quello del 15 settembre in “Paschetta” potrebbe essere un bell’incontro, anche senza imprenditori in veste di scolaretti.

  3. le donne molto spesso sono piu in gamba degli uomini,( abbiamo visto certi crac causati da amministratori uomini)
    le faccende sentimentali a quei livelli di solito non influiscono sugli affari, i soldi sono soldi e in finanza ci si mette sempre d accordo–

    • Riprovo:Se questi elementi tacciono fanno solo bene.Evitano di dire caxxate come al solito e con conseguenti figure di palta.

  4. Dunque la Regione/Piemonte salva la Savio!
    Riflettete!
    Per regolare bando…
    Apposta apposta. Per salvare i posti di lavoro dei dipendenti, si dice…
    Per questi sborsa la misera somma di 200.000 euro.
    Per l’azienda invece sborsa 2.000.000 di euro, a fondo perduto
    Pensate a quegli imprenditori che s’impiccano per la debacle del loro operare!
    Io penso e penso e penso

  5. Ho un conoscente che lavora alla Sapio che mi ha detto che i dipendenti non sono preoccupati.Infatti sono MOLTO preoccupati al contrario di quello che afferma la vacanziera.

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