L’ACCUSA DI UN LETTORE: “LA CASA DELLE LAPIDI CHIUSA AI TURISTI E SENZA ORARI”

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di FERRUCCIO NANNETTI

CESANA – È un vero peccato che la visita da me effettuata con un gruppo di amici alla frazione Bousson di Cesana non abbia potuto concludersi con l’accesso alla Casa delle Lapidi perché era chiusa e non c’erano nemmeno scritti gli orari di apertura. È stato recentemente fatto il restauro con fondi UE et alia ma l’accesso è negato al turista culturale.
E poi parliamo di recupero e rilancio della cultura alpina… già, meglio chiassosi raduni di auto e dei motociclistici per la valorizzazione delle nostre vallate e sentieri alpini!

 

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6 COMMENTI

  1. Poiché l’apertura è offerta da “volontari volenterosi” (l’ho fatto io stessa 2 o 3 volte), bisogna accettare il rischio! In genere è aperta il sabato e la domenica, poiché anche i volontari lavorano!

    • Moreno, però il pannello “Informazioni e Orari” sul sito che hai linkato recita:

      Frazione Bousson, 10054 Cesana Torinese
      Accesso libero all’esterno.

      Non c’è traccia di orari e, sembrerebbe stando alla testimonianza, non è vero che vi si accede liberamente.

      Per quanto riguarda il discorso dei volontari fatto da Carole, onore a chi spende il suo tempo per l’apertura ma ciò non toglie il problema: l’orario non è comunicato quindi uno va sul posto senza sapere se troverà aperto o chiuso e ciò non è alcun modo un buon modo di gestire un bene culturale.

      Tra l’altro ormai con i sistemi digitali basterebbero due click per dichiarare al pubblico le aperture (in base alla gentile e preziosa disponibilità dei volontari) con una finestra di una settimana.

      Direi che la situazione potrebbe essere sanata facilmente con una prima approssimazione degli orari dichiarati di volta in volta online, basterebbe volerlo.

      • Si, ma se “Accesso libero all’esterno” non soddisfa la mia ricerca, andando oltre si trovano sia indirizzo mail che numero di telefono per poter approfondire,
        non basta essere informati su chi ha dato i soldi per gli interventi di restauro.

        Diciamo che a volte si pretende dagli altri più di quanto diamo noi stessi.

        Saluti e Buona giornata.

    • Non so dire nulla sugli orari visto che non ci sono mai andata, ma certo che se è gestita da volontari, tanto di cappello perchè lo fanno. Trovo invece veramente fuori luogo la descrizione storica sul sito vallesusa tesori, dalla quale si può desumere che fossero i valdesi a perseguitare i cattolici, perchè non era affatto così. Cito testualmente: La Chiesa Valdese nacque a Lione nel XII secolo con gli insegnamenti di Valdo di Lione (Lione, 1140 – 1206 circa) come risposta alla corruzione dell’epoca della Chiesa di Roma. Presenti in Italia dal XIII secolo, per secoli i valdesi furono oggetto di dure persecuzioni. Tra queste, particolarmente cruente furono quelle del XVII secolo nelle valli Valdesi del Piemonte: le Pasque piemontesi del 1655, e le persecuzioni del 1686, sfociate nell’esilio e nel successivo Glorioso rimpatrio. I valdesi hanno conquistato i diritti civili nel 1848, sotto Carlo Alberto. Da allora la Chiesa valdese si è sviluppata e diffusa in tutta la penisola italiana
      Nonchè: Da ricordare l’isola linguistico-religiosa di Guardia Piemontese in Calabria, dove la popolazione, pur non professando ormai la fede riformata valdese a seguito della strage del 1561 ad opera dell’inquisizione romana, parla ancora un dialetto provenzale. Sulla piazza centrale, chiamata piazza della Strage, la porta del Sangue ricorda il triste episodio.
      Cercare di fare credere che fossero i valdesi a perseguitare i cattolici mi sembra veramente un’interpretazione storica azzardata, forse chi ha redatto quella scheda, dovrebbe informarsi meglio, era la chiesa cattolica che perseguitava chiunque, compresi grandi traduttori della Bibbia come William Tyndale per il semplice fatto che volevano rendere disponibile la Parola di Dio al popolo e non tenerlo nell’ignoranza e nelle superstizioni.

  2. La cara volontaria, giovane, di 2 o 3 volte non ricorda se 2 o 3 (volte) effettuò il “servizio civile”. Bene bene, i giovani si risentono, tuttavia. I vecchi, come me (74 ) si chiedono invece : quanto è costato il ripristino del rudere esoterico? Sono visibili i bandi di concorso pubblico in comune? quanto rendono le esposizioni sponsorizzate? Eccetera.

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