OPERAIO SCHIACCIATO, OGGI SCIOPERO IN FABBRICA: “VOGLIAMO PIÙ SICUREZZA”

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RIVOLI – Scioperare per Luigi, e per chiedere più sicurezza in fabbrica.

“Non deve mai più succedere che uno di noi non torni a casa dal lavoro. Mai più. Ecco perché oggi spegniamo la fabbrica. E non è che l’inizio. Forza Luigi, i tuoi compagni ti aspettano”.

È questo uno dei messaggi, diffuso dal sindacalista Marco Arturi della Fiom, che spiegano la scelta di oggi della Oerlikon Graziano di Rivoli, che per tutta la giornata sciopereranno per chiedere maggior sicurezza sui posti di lavoro.

Il tutto dopo il grave incidente di sabato, dove Luigi, un operaio di 41 anni, è rimasto schiacciato sotto il braccio meccanico di un macchinario che disegna le ghiere in metallo, finendo grave al Cto.

Gianni Mannori, responsabile della Oerlikon Graziano per la Fiom-Cgil, dichiara: «Chiediamo che vengano accertate il più in fretta possibile le responsabilità: da parte nostra ci stringiamo intorno alla famiglia, che sosterremo anche attraverso le vie legali».

Alla Graziano ci operano 850 persone, di cui 600 operai. “In azienda c’è una procedura di sicurezza ma non è sufficiente, come quello che è successo sabato dimostra – affermano i sindacati – Il cosiddetto ‘antinfortunista’ deve essere a prova di distrazione. Questa azienda deve passare dalle parole ai fatti, la sicurezza non si fa con le scartoffie”.

Luigi intanto rimane ricoverato al Cto, intubato e in coma farmacologico, con i due polmoni perforati. Non ha lesioni alla testa e alla colonna vertebrale, per miracolo. L’incidente è scaturito da un grave errore, non della vittima: Luigi stava svolgendo la manutenzione quando qualcuno ha fatto partire inavvertitamente la macchina.

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