SMAT AUMENTA I RICAVI DEL 5%: APPROVATO IL BILANCIO

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TORINO – L’Assemblea dei Soci in data odierna ha approvato, all’unanimità, il bilancio 2023. Il totale dei ricavi della capogruppo è pari a 502 milioni con un incremento di quasi il 5% rispetto al 2022. I costi operativi per materiali, forniture, servizi, acquisti energetici e personale si attestano a 355 milioni, con un incremento del 9%. Il Margine Operativo Lordo di 147 milioni, ancora in aumento rispetto all’anno precedente è ulteriore conferma dell’efficienza gestionale: l’esercizio si chiude infatti con un risultato netto positivo di 41,5 milioni €. Gli indicatori economici patrimoniali evidenziano valori che confermano la capacità finanziaria dell’Azienda, in particolare la Posizione Finanziaria Netta sul Patrimonio Netto pari a 0,37 conferma uno dei più bassi rapporti tra indebitamento e valore patrimoniale nel panorama delle utilities. L’Assemblea ha approvato la proposta avanzata dal C.d.A. per la ripartizione dell’utile a seguito della Convenzione sottoscritta dai Comuni Soci: mantenere a riserva di SMAT vincolata agli investimenti 31,5 milioni e distribuire ai Soci complessivamente 7,9 milioni, corrispondenti ad un dividendo unitario arrotondato di €1,62 per ciascuna delle azioni ordinarie. Il Presidente Paolo ROMANO sottolinea il risultato positivo dell’esercizio: “I dati dimostrano le capacità finanziarie della Società e la gestione efficiente delle risorse: si è incrementato del 50% il valore degli investimenti nel 2023 portando a 74 Euro per abitante servito le realizzazioni di nuove infrastrutture e delle manutenzioni straordinarie. Un volano significativo per lo sviluppo economico dei territori e per il miglioramento dei servizi”. “L’Azienda ha acquisito il servizio di Acquedotto del Comune di Alpignano ed il Servizio Idrico Integrato dei Comuni di Traves, Bruzolo e Valprato Soana che portano a 293 il numero dei Comuni serviti. In coerenza con il Piano Industriale, SMAT ha proseguito lo sviluppo dell’organico avviato negli anni precedenti. In totale sono stati effettuati 40 nuovi inserimenti, con un organico che ha superato i 1.000 addetti”, evidenzia l’Amministratore Delegato Armando QUAZZO.

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4 COMMENTI

  1. Complimenti per la trasmissione ,dei dati,ma ora dico la mia che è vera storia , le amministrazioni comunali sono state quasi obbligate a cedere gli acquedotti , i sindaci responsabili della qualità dell’ acqua che comunque doveva essere clorata o con raggi uvi disinfettata, sono stati ceduti anche i mutui con i tubi , ora sono soci?
    soci del “menga” i cittadini non hanno agevolazioni , la risorsa giustamente deve costare perché preziosa anche se mescolata con quella dell’ acquedotto di Valle , non si capisce in che percentuale e se sia lei a inserire i pfas , è acqua che passa nelle turbine , deve essere bonificata, bonificata in deroga dalla politica , politica dei sindaci che devono penalmente pagare , sono l’ anello più debole di congiunzione tra cittadino e Stato , per la sicurezza nelle feste manifestazioni pubbliche , per la qualità dell’aria, per la cacca che arriva dai piani superiori , il guamo degli Avvoltoi….

      • Il signor Guamo è piuttosto maleducato , ed essendo un dottore della merda prescrive gocce ma non di cultura , arrivano comunque da quel posto che in taluni casi compromette il cervello

  2. Qualcuno fa guadagni sul bene vitale primario che è l’acqua?
    Qualcuno ci mangia su? Chi?

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