SUSA DIFENDE LA STAZIONE TAV: “UNA FREGATURA SPOSTARLA A BUSSOLENO, OPERAZIONE POLITICA E PARTITICA”

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SUSA – Il Comune e il gruppo di lavoro per difendere la Stazione Internazionale Tav hanno organizzato una conferenza stampa lunedì 16 ottobre in municipio. Il tutto per presentarsi pubblicamente e affermare che non vogliono lo spostamento a Bussoleno.
L’ex sindaco Gemma Amprino non ha usato mezzi termini per definire l’operazione di spostamento da Susa a Bussoleno “una fregatura per Susa e per la Valle”. La sponsorizzazione di Bussoleno arriverebbe “dai piani alti della politica”: “Chi ci vuole fregare lavora ai livelli alti della politica, nelle stanze di potere”. Secondo il vicesindaco Montabone, “si tratta di un’operazione politica e partitica”. Un’operazione non nuova, secondo la Amprino, che fa riferimento all’ipotesi già presentata nel 2019, quando già era stato proposto di togliere dal progetto la stazione/fermata di Susa per ridurre i tempi di percorrenza, e collegare la linea Tav con i binari alla linea storica. “Spostare la stazione a Bussoleno è uno specchio per le allodole – dice Amprino – la fregatura andrebbe sulle spalle della Valle di Susa, che così perderebbe un’opportunità di sviluppo epocale, avere a Susa una stazione internazionale”. La Amprino ha criticato Paolo Foietta, per le riflessioni che il presidente della Cig Italia Francia sul merito di scegliere una tra le due opzioni (Susa o Bussoleno), pubblicata su ValsusaOggi: “E’ falso affermare che Susa è stata scelta per benevolenza della Città – dice la Amprino – perché il primo studio progettuale della stazione Tav a Susa risale al 2008, quando il sindaco era Sandro Plano e l’amministrazione era No Tav. Quindi non c’era benevolenza da parte dell’allora amministrazione comunale, così come non si trattava di una scelta di natura ideologica. La stazione Tav era stata indicata a Susa per una finalità turistica e non solo trasportistica, con l’intermodalità treno-gomma per collegare Susa ai comuni turistici della neve dell’alta Valsusa (Sauze d’Oulx, Sestriere, ecc.) e per renderla centrale nel progetto del Tav, collegandola a sole 3 ore da Parigi”. Forti critiche anche riguardo “tutti i soldi spesi per i progetti, per gli studi tecnici, ecc. per realizzare la stazione Tav a Susa”. Amprino ha ricordato che tutti quegli studi in cui si indicava Susa come stazione internazionale venivano presentati nelle numerose riunioni dell’Osservatorio presieduto da Mario Virano e con vicepresidente Paolo Foietta, così come il concorso di idee internazionali per progettare l’opera: “Gli interlocutori pubblici devono essere affidabili, un progetto validato da anni a livello internazionale deve essere portato a termine. Tutti coloro che sono stati pagati fino ad oggi, devono rendere conto del denaro pubblico che ha sostenuto il loro lavoro e devono impegnarsi non ad allungare i tempi, ma a velocizzarli, altrimenti c’è qualcosa che non funziona”. La Amprino è contraria anche al posticipare la realizzazione della stazione dopo la linea Tav, come invece ha spiegato Foietta: “Sarebbe un’altra fregatura realizzare la stazione dopo la Torino-Lione – accusa Amprino – in realtà le nuove stazioni sono calate direttamente sul sistema trasportistico, come negli ultimi anni Torino Porta Susa, e non sono fatte a lato, come nell’800. Se non c’è la stazione, i treni non si fermano”. Il sindaco Genovese ha detto che intende affrontare il tema con gli enti istituzionali e in Osservatorio, così come si dovrà parlare dei cantieri della Piana di Susa. Per il vicesindaco Montabone, “in ballo c’è la credibilità di tutto, con in ballo progetti di cui si parla da 20 anni”. Per quanto riguarda l’operazione politica, Montabone ha spiegato che la parlamentare Elena Maccanti, dirigente della Lega e nella Commissione Trasporti alla Camera, proprio domenica 15 ottobre in un convegno a Susa ha rassicurato i partecipanti dicendo che “la stazione Tav di Susa non è in discussione”. “Mi auguro che i politici del governo e della Regione dicano in maniera chiara quale sia l’intenzione, se si vogliono buttare via 20 anni di lavoro e progetti, oppure se lo spostamento a Bussoleno è solo una boutade di una certa parte politica”. Tra il pubblico presente, l’imprenditore sauzino Alessandro Perron Cabus, pezzo da 90 del business delle Montagne Olimpiche, ha dichiarato di sostenere la stazione Tav a Susa: “Per noi è essenziale”. Il sindaco di Chiomonte Garbati ha ricordato che “da 12 anni abbiamo il cantiere Tav alla Maddalena, abbiamo scritto più volte a Telt senza ottenere risposta. Le opere di accompagnamento in realtà non accompagnano e si fanno solo a lunga distanza…Già l’autostrada è stata fatta in Valsusa, e non ha lasciato nulla”.

IL COMUNICATO

Susa non accetta di mettere in discussione un progetto di Stazione oggetto di accordi internazionali e costantemente ratificato dal Governo Italiano la cui realizzazione è confermata anche nella Gazzetta Ufficiale della Delibera del Cipe/SS in data 29/3/23.
Risulta inconcepibile che a distanza di quindici anni ci sia chi è propenso ad azzerare tutti gli studi tecnici, paesaggistici, turistici, ambientali ed economici prodotti, annullare delibere italiane, francesi ed europee che hanno visto protagoniste le più alte cariche istituzionali, vanificando i costi elevatissimi già affrontati! Oggi pomeriggio si è tenuta la Conferenza Stampa di presentazione del gruppo di lavoro che coadiuverà l’amministrazione comunale nel sostenere in tutte le sedi la validità tecnica, trasportistica, ambientale e socio-economica della collocazione a Susa della stazione internazionale, sia per le opportunità di sviluppo che porterà alla città che all’intera Valle di Susa. Tante le persone presenti in Sala Consigliare e tantissime quelle collegate a distanza.
Il gruppo è composto da: la prof.ssa Gemma AMPRINO (già Sindaco del Comune di Susa nel mandato 2009/2014), l’ing. Livio DEZZANI (già Direttore del Settore Urbanistica della Regione Piemonte e Commissario straordinario del Governo per i mondiali di sci anno 1997 e componente dell’Osservatorio Torino-Lione), il geom. Ugo JALLASSE (già Direttore di esercizio del Tunnel Autostradale del Frejus e dell’autostrada Torino-Bardonecchia e componente del Comitato tecnico dell’Autostrada Ferroviaria Alpina), l’ing. Giorgio SANDRONE (Tecnico incaricato della variante strutturale al P.R.G.C. in corso), l’ing. Piercarlo SIBILLE (già Direttore infrastrutture dell’Agenzia Torino 2006 e componente dell’Osservatorio Torino-Lione).

 

 

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19 COMMENTI

  1. Battibecchi interessati quasi da bar dello sport; uno stato che va a rotoli e questi pensano di vendere Susa come fosse Roma.

    • Se il governo attuale ed i governi passati hanno questa capacità di prendere decisioni per una opera pubblica a detta degli esperti ” strategica per l’Italia”. Mi auguro visto questa smania di guerra mondiale, che nessuno ci invada. Perché la decisione di un eventuale difesa arriverebbe 30 anni dopo. Siamo un paese di sciabala’.

  2. Chissà fra quanto tempo capiranno che l’intera linea è “una fregatura per Susa e per la Valle”.

    D’altra parte che “si tratta di un’operazione politica e partitica” è una cosa certa dal 1991 (non per niente la collocazione della stazione a Susa fu uno specchietto per le allodole per attirare certi amministratori a fare le comparse al tavolo dell’osservatorio).

  3. “l’intermodalità treno-gomma per collegare Susa ai comuni turistici della neve dell’alta Valsusa”…ma lo scopo primario della nuova linea non era quello di spostare i trasporti da gomma a ferro?
    Comunque a parer mio i comuni olimpici saranno molto penalizzati da questo sistema. Viceversa con la tav sarà molto più facile ed economico andare a sciare in Francia: nessun trasbordo, nessuna attesa per le coincidenze, tempi di percorrenza più bassi, impianti sciistici più a buon prezzo.
    Tralasciano poi il minor consumo di territorio, i minori disagi sulla piana di Susa, sulle statali e sull’autostrada, se i cantieri fossero a Bussoleno.
    Ma gli esperti sono esperti e un questo caso, sicuramente imparziali.

  4. Mi viene in mente un passaggio di una canzone del grande Franco Battiato “quante stupide ……. si azzuffano per niente”.
    A prescindere dal fatto che il collegamento con l’alta valle non passa da Susa (e non ci vogliono “superesperti” per capirlo), è buffo che i sindaci non ricordino più che sulle opere “strategiche” ci sia una specifica norma che li taglia completamente fuori da qualsiasi decisione in merito. Che poi ci sia una guerra politica fra piani alti e bassi poco importa. Rilassatevi e godetevi la pensione commissari, fate i nonni, non togliete tempo prezioso ai nipoti, tanto è tutta solo fuffa; lo stato sovrano deciderà in autonomia.

    • La decisione dovrebbe prenderla un vero superesperto e dai commenti che leggo uno solo lo è . Competente ed inimitabile nel sentenziare il merovingiro,

      • Innanzitutto io mi chiamo Il Merovingio.Assodato questo fatto le comunico che non è stato molto attento.Infatti su questo specifico argomento ho postato due commenti.A lei l’onere di cercarli.

  5. “L’intermodalità treno-gomma per collegare Susa ai comuni turistici della neve dell’alta Valsusa”… Quindi ulteriore traffico su autostrada e statali già abbastanza intasate soprattutto nei weekend.
    Inoltre i Comuni Olimpici penso che saranno molto penalizzati da questo sistema, perché sarà molto più comodo andare a sciare in Francia: nessun trasbordo, nessuna attesa per le coincidenze, tempi di percorrenza più bassi. Senza contare la presenza di impianti sciistici con giornalieri molto competitivi e offerta ricettiva altrettanto valida.
    Tralasciamo poi il minor consumo di territorio, i minori disagi sulla piana di Susa, sulle statali e sull’autostrada, se i cantieri fossero a Bussoleno.
    Insomma, capisco l’interesse di Susa a mantenere la nuova stazione sul suo territorio, ma per il resto della valle non vedo vantaggi, anzi.

  6. Esistono scelte logiche e scelte non logiche, che poco c’entrano con la politica. La stazione internazionale DEVE stare sul nodo di una linea internazionale, non in mezzo al nulla! Per quanto voglia bene a Susa, farla lì significherebbe solo dare ragione a chi dice che la TAV non porterà nulla alla Valle, specie all’Alta. I turisti dello sci dovrebbero scendere a Susa, andare a Bussoleno e poi prendere il primo treno per (esempio) Oulx?
    Per non parlare poi dello scempio contro cui tutti puntano il dito: Bussoleno ha 35.000 mq di binari inutilizzati + 20.000 mq di ricovero alla “Maira” mentre Susa dovrebbe devastare altrettanto territorio partendo da zero! Non solo: Bussoleno ha un enorme deposito personale viaggiante mai utilizzato, oltre ad officine e annessi!

  7. Questo desiderio di accentramento globale su Susa è veramente fastidioso… Valle di Susa, Meana di Susa, Borgone di Susa, San Giorio di Susa, Sant’Antonino di Susa, ecc… ma è tutto “di Susa”???? Ma basta, almeno stavolta per la stazione!

  8. Rilevante presenza di delirio in ordine sparso, importante è perseverare.
    Se non c’è una stazione i treni non si fermano, ovvio, per essere veloci i treni devo evitare di fermarsi in stazioni inutili, ancora più ovvio.
    Sennò cessano di essere treni ad alta velocità, e senza necessità di stazioncine sul tragitto sono anche quelli che dovrebbero “togliere i Tir dalla strada”.
    Sull’argomento è sconsigliato accennare all’alta “capacità”, decisamente latitante su tutti i versanti della disputa, compresi i vertici internazionali di commissioni e società propugnatrici del collegamento A.V. Saint Jean de Maurienne/….. Bussoleno o Susa.
    Che questo trasloco possa dirsi una fregatura non c’è dubbio, che lo fosse anche il “sogno” di una fermata internazionale, frutto di una marchetta politica ad anni luce da qualsiasi logica trasportistica, è da sempre altrettanto fuor di dubbio.
    Si potrebbe tentare qualche alternativa, ne suggerisco due.
    – Diventare No Tav (meglio se duri e puri), senza linea verrebbe meno anche la stazione
    – Approfittare del freschissimo flop della pista di bob a Cortina per chiederne una a Susa come compensazione riparatrice.

    • Ed anche oggi ha dato il suo personale (ed inutile) contributo al delirio collettivo che lei osteggia.
      Fare proposte sensate costa troppo?
      Bravo,continui così…

  9. Ha ragione Montabone: Bussoleno operazione di PD e 5 stelle che mette d’accordo anche i No Tav per evitare tunnel Orsiera. Peccato che vorrebbe dire avere il treno AV che passa in mezzo ai paesi… sai che figata !

  10. La proposta di bussoleno è scesa nel tecnico, argomentando. Questi rappresentanti segusini elencano solo banalità; con a corollario la rassicurazione di un qualunque politico leghista, che fra 1 anno o massimo 4 anni non farà più quel mestiere. Continuate a prendere per stupida la popolazione, complimenti

  11. ……. sai che figata!
    Peccato che Mario sia fuori strada, anzi fuori binario.
    Il soppresso tunnel dell’Orsiera doveva sbucare a ridosso della stazione di Chiusa San Michele – Condove, (zona caseificio) mentre il tunnel, già approvato, tra Susa e Bussoleno non ha nessuna influenza nella disputa sulla stazione internazionale lato Italia.

  12. Gent. Il Merovingio,
    mi creda, non è mia intenzione essere una Sua personale ossessione.
    Lei mi chiede proposte sensate per una disputa folle tra folli?
    Che altro avrei potuto scrivere per commentarla? Scrivere polli anziché folli tanto per restare in rima?
    Per rallegrare la Sua lettura aggiungo una terza alternativa.
    – Evocare in una seduta spiritica Re Cozio, Annibale, Cavour e Piero Angela per affidare loro la scelta.
    E’ probabile che Piero Angela, stupitissimo di trovarvicisi, si astenga dal voto evitando il rischio di un esito in pareggio.

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