SUSA, PLANO E LA MAXI PASSERELLA: “TRIONFALISMO FUORI LUOGO”

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di SANDRO PLANO (Consigliere di opposizione a Susa)

SUSA – Leggo su ValsusaOggi del 13 giugno il titolo “Aperta la maxi passerella pedonale di Susa”, una fotografia con Sindaco e assessori e un commento: “il progetto all’ingresso della nostra Amministrazione nel 2019 era sostanzialmente fermo per i mancati accordi per la realizzazione del tratto di cavalcaferrovia carrabile tra la Strada Statale 25 e via Montello”.

L’articolo prosegue con una marcata esaltazione del loro lavoro e la sottintesa critica alla presunta lentezza delle amministrazioni precedenti. Per onor di cronaca ricordo che il problema era stato da me sollevato a RFI in seguito a un incidente mortale avvenuto nel passaggio a livello di via Fiume nel gennaio 2006.

Da quella data sono intercorsi numerosissimi incontri per risolvere questo annoso problema e si sono ipotizzate varie soluzioni per ridurre l’impatto di questa struttura. Va anche ricordato l’impegno del Sindaco Gemma Amprino che ha proseguito con determinazione il problema. Nel mio terzo mandato, 2014, abbiamo esaminato la proposta tecnica di RFI che è sfociata schema di convenzione approvato con C.C. n. 4 del 2017. In questa vicenda si è innestata la questione LIDL che vedeva compromesso l’ingresso dei mezzi pesanti al supermercato.

Questione affrontata il 3 aprile 2018 con una proposta di soluzione dell’interferenza. Va anche ricordato che la nostra Amministrazione ha sostenuto la necessità di mantenere la rotonda “Favro” sulla Strada Statale 25, che era stata ipotizzata per un sovrappasso carrabile, anche con la soluzione Lidl. Pochi mesi fa ho esposto le ragioni tecniche che hanno portato alla scelta di questo, da molti definito, “ecomostro”. Allora il responsabile della bruttura ero io.

Adesso che il risultato finale è accettabile, i meriti vanno altrove. Per rispetto del lavoro fatto dalle amministrazioni precedenti, Sindaci, assessori e tecnici, mi sembra corretto esporre acriticamente i fatti e mi spiace constatare una scarsa attenzione istituzionale nelle dichiarazioni alla stampa. Encomiabili “le aiuole con fiori e piante variegate, la sistemazione dell’impianto d’illuminazione e quello d’irrigazione….” ma i veri problemi erano già stati affrontati e risolti da chi non compare nell’elenco dei ringraziati. Le opere pubbliche hanno periodi di gestazione lunghissimi e quasi sempre chi inizia è diverso da chi finisce. Si dovrebbe avere la cortesia di riconoscerlo senza trionfalismi fuori luogo.

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5 COMMENTI

  1. bo… io trovo che sia fatta malissimo…veramente non si poteva studiare un percorso più breve, ovviamente senza barriere architettoniche? Parlo a nome di chi magari avrebbe bisogno di raggiungere le attività commerciali a piedi ma è avanti con gli anni oppure diversamente abile, era proprio necessario rendere la vita più difficile di quello che già è con una passerella che nessun ottantenne potrà mai utilizzare, salvo rari casi, per andare a piedi a fare le commissioni perché ci vuole mezz’ora a percorrerla? Non so, con tanti architetti e ingegneri in giro come si arrivi ad un progetto simile… parlo da profana che spinge le persone sulla sedia a rotelle…

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