BUSSOLENO – Si è tenuta sabato 30 settembre una grande esercitazione del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese nell’Orrido di Foresto, dove negli ultimi anni si sono verificati numerosi interventi che hanno richiesto operazioni complesse per evacuare gli infortunati.
Nei mesi di maggio e giugno scorsi, la Delegazione Valsusa-Valsangone in collaborazione con la scuola tecnici del Soccorso Alpino aveva attrezzato il percorso della via ferrata con soste appositamente installate per facilitare le manovre di recupero della barella tramite una serie di teleferiche lungo l’orrido. Con l’autorizzazione dell’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie – poiché l’Orrido di Foresto si trova all’interno di una riserva naturale – sono stati installati i materiali per realizzare rapidamente 9 teleferiche che attraversano l’intero percorso.
L’obiettivo della giornata era illustrare ai tecnici della Delegazione locale le strategia, modalità e tecniche operative da mettere in pratica in caso di intervento. Hanno partecipato 60 volontari, compresa la squadra regionale forre più il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, che si sono esercitati nella movimentazione delle barelle in salita, in discesa e in acqua. Sono stati utilizzati innovativi materiali appositamente acquistati per consentire a più squadre contemporaneamente di attrezzare teleferiche e calate con cui movimentare più rapidamente gli infortunati. Il coinvolgimento della squadra forre è stato finalizzato a migliorare l’interoperatività con chi è in grado di operare in acqua con condizioni di portata elevata del torrente.
TANTI INTERVENTI DI SOCCORSO ALL’ORRIDO DI FORESTO: MAXI ESERCITAZIONE DEL SOCCORSO ALPINO
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Continuimiamo a non vedere negli orridi alcuna utilita sociale ne alcuna ricaduta economica sul territorio per i Comuni locali.
Ma soltanto costi che si riversano sui contribuenti. e non riusciamo neanche a capire dove sia il divertimento per gli scalatori socialmente inutili, che non sono portatori di alcuna beneficio per il territorio.
Evidentementi essi non hanno niente di meglio da fare che continuare ad arrecare volontariamente danni a se stessi ed alla comunita attiva e contribuente