VALSUSA, IL MISTERO DELLA DONNA SCOMPARSA: ERA A PIEDI DI NOTTE SULLA STATALE. GLI STRANI APPUNTI SUI FOGLI E SULLO SPECCHIO

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di FABIO TANZILLI

SUSA – Il caso della scomparsa di Mara Favro ha nuove inquietanti rivelazioni. Mercoledì 17 aprile il programma tv Chi l’ha Visto? su Rai Tre ha dedicato un ampio servizio sulla vicenda. Per il fratello Fabrizio Favro e per la redazione del programma tv Rai si tratta di una scomparsa particolare, non di un semplice allontanamento volontario. Come ha spiegato la conduttrice Federica Sciarelli: “Se una donna con problemi di salute scompare dopo le 3 di notte, mentre percorre a piedi una strada statale, bisogna preoccuparsi”. Mara Favro è infatti scomparsa tra giovedì 7 e venerdì 8 marzo, mentre camminava da Chiomonte e Susa alle 3 di notte, sulla strada statale 24 del Monginevro. Mara aveva appena finito di lavorare nel ristorante di Chiomonte: aveva iniziato il turno dal pomeriggio di giovedì 7 marzo. Era poi scesa a piedi percorrendo la statale da Chiomonte verso Susa, ma da quel momento sparisce e non si sa più nulla. Da qualche giorno lavorava in in un ristorante a Chiomonte, ma non andava là in auto, bensì faceva autostop, si faceva dare i passaggi tra Susa a Chiomonte da automobilisti e camionisti che percorrono la statale, oltre che dai colleghi del ristorante.

L’ULTIMA NOTTE PRIMA DELLA SCOMPARSA

Proprio come avvenuto nella notte tra giovedì 7 e venerdì 8 marzo, l’ultima in cui Mara è stata vista: a fine turno si è fatta dare un passaggio a Susa dal pizzaiolo. Ma poi si è accorta di aver dimenticato a Chiomonte le chiavi di casa e le sigarette. Per questo motivo aveva telefonato a Luca, titolare del ristorante, avvisandolo che sarebbe tornata di nuovo a Chiomonte per prenderle. Cosa che avviene poco dopo, perché Mara torna al ristorante a Chiomonte facendosi dare un passaggio in autostop da un camionista che stava salendo al Tunnel del Frejus verso la Francia.

GLI ULTIMI MESSAGGI PRIMA DEL SILENZIO TOTALE

Arrivata di nuovo a Chiomonte, Mara prende le chiavi di casa e alle 3 di notte si incammina verso Susa, percorrendo a piedi la statale 24 del Monginevro. La distanza tra Chiomonte e Susa è di circa 10 km e a piedi ci vuole circa 1 ora e mezza di cammino. Mara Favro ha ancora condiviso sui social, tramite cellulare, dei brani musicali alle 3 e alle 5 del mattino: l’ultima attività con il cellulare ce l’ha alle ore 5.47 di venerdì 8 marzo. Poi da quel momento, il buio totale. Cosa è successo mentre scendeva a piedi verso Susa? Avrà preso un passaggio su un veicolo da qualche malintenzionato? Oppure è passata ancora a casa a Susa, prima di scomparire? Nei fatti, Mara Favro risulta già irraggiungibile sul cellulare alle ore 8.26 del mattino di venerdì 8 marzo, quando non riceve il messaggio del suo datore di lavoro Luca, e poi alle 9.03 di suo fratello Fabrizio. Per entrambi, su WhatsApp rimane solo una spunta: i messaggi a Mara non sono mai arrivati. Passano pochi giorni e lunedì 11 marzo il fratello Fabrizio denuncia la scomparsa ai carabinieri della Compagnia di Susa.

AUTOPSIA”, “CAMERA MORTUARIA”: LE SCRITTE INQUIETANTI SUGLI APPUNTI

Sono passati 40 giorni, e non ci sono ancora novità. Ma ci sono alcuni elementi particolari, che rappresentano un mistero. Mara ha lasciato in casa delle scritte, degli appunti. Il fratello Fabrizio ha mostrato all’inviato di “Chi l’ha visto?” alcune scritte che Mara aveva fatto sullo specchio della camera. Scritte senza un apparente senso logico. Ma non solo: un vicino di casa di Mara ha trovato a terra una cartellina contente alcuni appunti scritti proprio da Mara. Si tratta di appunti “strani”, in apparenza senza un senso logico, ma con varie annotazioni e riferimenti temporali precisi. Su un foglio Mara scrive il luogo “Chiomonte” e la data 8/03/2024 (proprio il giorno della scomparsa), con sotto le seguenti parole: “Comando dei Carabinieri”, “Medico legale”, “autopsia”, “camera mortuaria” “Susa”. In un altro foglio, indicante come luogo “Susa”, la dafa 7/03/2023 e orario 00.50, Mara scrive: “Io sottoscritta dichiaro fedeltà allo stato italiano”. In un altro foglio invece Mara scrive “Napoli” e la data 10/03/2024 (che corrisponde a due giorni dopo la sua scomparsa). Nei fatti, dall’alba di venerdì 8 marzo Mara diventa irraggiungibile al telefono e scompare. Il problema è che Mara soffre di problemi di salute e di stato confusionale, per questo dovrebbe prendere le medicine tutti i giorni. Come ha spiegato Massimiliano, l’ex compagno di Mara, a “Chi l’ha visto?”, la donna in stato confusionale potrebbe anche essere in balia di malintenzionati nella vicina Torino. Nei giorni scorsi era arrivata la segnalazione di un possibile avvistamento di Mara sul treno regionale Susa-Torino, una donna avrebbe visto una persona simile a lei in stato confusionale, camminare su e giù per i vagoni del treno.

NON È UN SEMPLICE ALLONTANAMENTO: MARA HA PROBLEMI DI SALUTE

Il fratello Fabrizio è molto preoccupato: “Mara non ha una situazione di salute normale, è preoccupante che sia scomparsa nel nulla da 40 giorni”. Per questo ha fatto un appello tramite la tv, per avere notizie di eventuali avvistamenti, o se c’è qualcuno che la sta ospitando in casa: “Mara ha una famiglia che la aspetta e deve essere aiutata, non può lasciare tutti senza un minimo contatto”.

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8 COMMENTI

    • Bè una diagnosi così può farla solo uno specialista. Comunque effettivamente secondo me si sbaglia a cercare di dare un significato alle scritte: mi appaiono solamente farneticazioni di un persona purtroppo molto malata che aveva bisogno di aiuto… a parte questo, alcune domande sorgono spontanee… alle 3 del mattino il suo datore di lavoro non avrebbe potuto accompagnarla a casa, con la macchina in 10 minuti, evitandole eventuali brutti incontri? Detto questo, è anche vero che se l’ultimo contatto con il cellulare ce l’ha alle 5,47, è probabile che fosse arrivata a Susa, visto che ci vuole un’ora e mezza, dovrebbe esserci arrivata alle 4,30…. dopo cosa ha deciso di fare? E’ andata veramente a prendere un treno? se sì, è possibile che sia a Torino in qualche ospedale senza documenti? Il fatto che nei suoi bigliettini parlasse di Napoli, potrebbe averla spinta a recarsi in questa città con il treno? Se sì sarebbe un altro bel problema perchè è una città immensa, bellissima sì, ma con zone molto pericolose, non adatte a chi vaga in stato confusionale. Auguro con tutto il cuore alla famiglia di poterla ritrovare e di poterla aiutare con le cure a ristabilirsi, anche se mi rendo conto che per la famiglia il dolore non possiamo neppure immaginarlo.

  1. Spero che Mara sia viva , anche se è passato troppo tempo , il mistero lascia
    ancora più nell’ angoscia , e purtroppo in questi casi è difficile rassegnarsi , le indagini penso siano state fatte nei tempi e nelle risorse disponibili , purtroppo questa è
    la prassi , si hanno delle priorità in base al personale , il Capo ,il datore di lavoro che ci governa non vuole capire la situazione , il malessere psicologico che dilaga a braccetto con la situazione economica , di certe malattie impossibile curarsi se non nel privato , e nell’ inconscio la paura di chiedere aiuto , il mondo è sordo ma non muto quando da bullo isola le persone.

    • Concordo…il mondo sei hai dei problemi fisici od emotivi, ti isola sistematicamente, ma se ne frega di darti una mano per esempio convincendoti a curarti… e poi curarsi… ci vogliono anni per una visita, oppure sei miliardario e fai tutto a pagamento

      • Heidi, non è vero che il mondo se ne frega…. Se ti capita un incidente, oun’ aggressione, pensaci, tutti quelli intorno si prodigano, a fare SELFIE!! poi li postano su tiktok, diventi famosa, perché ti guardano tutti, no?! Questo non è fregarsene, dai, al peggio, mentre godi per la fama acquisita , muori, ma su, via, un po’ di sacrificio, no?

        • eh sì che tristezza… invece di chiamare i soccorsi e starti accanto, fanno i selfie pure con i morti… questo purtroppo non è interesse empatico, è narcisismo, altra malattia psichiatrica di chi se ne frega di tutti ed è disposto a tutto pur di farsi notare…

  2. A scendere da Chiomonte a Susa sono appena 6 km, non 10. Poi nessuno farebbe la strada indicata nella cartina, ovvero passando per l’Arnodera allungando di più di 2 km. Ma chi l’ha fatta sta ricostruzione?

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