VALSUSA, LIBERATO IL RAPACE FERITO A OULX

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dall’ENTE DI GESTIONE DEI PARCHI DELLE ALPI COZIE

OULX – Nel pomeriggio di sabato 18 aprile i Guardiaparco delle Aree Protette delle Alpi Cozie hanno liberato nei boschi di Oulx un Astore. Si tratta della conclusione positiva dell’operazione di salvataggio svolta venti giorni fa [“Recuperato a Oulx un esemplare di astore ferito” – “Ci sono maschere e mascherine“].

Il rapace (Accipiter gentilis) aveva probabilmente sbattuto contro una vetrata o un altro ostacolo, abbagliato o disorientato, ma non aveva riportato lesioni gravi o fratture. Era stato recuperato dagli stessi guardiaparco su richiesta del C.A.N.C. (Centro Animali Non Convenzionali) di Grugliasco, al quale era stato affidato al più presto.

La radiografia ha certificato una lussazione dell’articolazione dell’ala destra che è quindi stata bendata per venti giorni. Le cure, il riposo, l’alimentazione regolare e soprattutto la dedizione e la competenza dei veterinari del centro hanno rimesso in forma il falco.

Quando ha cominciato a svolazzare liberamente e a nutrirsi da solo all’interno delle voliere di riabilitazione, i sanitari hanno avvisato il servizio di vigilanza dell’ente Parco che ne ha organizzato velocemente la liberazione (a nessun guarito piace rimanere ancora in ospedale quando è pronto per essere dimesso).

I guardiaparco hanno scelto con cura la zona del rilascio: poco disturbata, lontana dal territorio di un’altra coppia di Astori nidificanti, con una visuale abbastanza ampia ed alta per agevolare il primo volo e anche per individuare rapidamente l’astore nel caso in cui fosse ricaduto a terra e si rendesse necessario ricatturarlo, comunque poco distante dal luogo dell’incidente. Ben protetto in una scatola di cartone forata, lo hanno trasportato con un bastino fino alla piana di San Domenico e, dopo le fotografie di rito, lo hanno lasciato andare.

Il falco ha gridato ed ha subito lasciato le mani del guardiaparco volando sicuro e infilandosi velocemente al riparo del bosco, suo habitat d’elezione. Come già accaduto durante le manovre di recupero, gli agenti di vigilanza hanno operato seguendo scrupolosamente le disposizioni di sicurezza contro un eventuale contagio da virus. Non è semplice maneggiare animali selvatici con guanti e mascherine, ma la soddisfazione per il lieto fine, almeno in questa occasione, ripaga di ogni disagio.

Venti giorni fa, oltre all’astore, anche un giovane cervo, caduto nella Dora a Bardonecchia, ha richiesto l’intervento dei guardiaparco, purtroppo con fratture inguaribili non è stato possibile salvarlo mentre il piccolo falco è tornato a volare libero nei cieli delle Aree Protette delle Alpi Cozie.

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