VALSUSA, SALVINI AL CANTIERE TAV: “NEL 2032 IL PRIMO TRENO DA TORINO A LIONE”

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di FABIO TANZILLI E IVO BLANDINO

CHIOMONTE – Il ministro Salvini ha visitato lunedì 18 dicembre il cantiere Tav di Chiomonte, per l’avvio dei lavori del tunnel di base. “L’opera sarà pronta nel 2032 – ha detto Salvini – stiamo lavorando con Rfi per trovare i milioni di euro per le compensazioni”. Un gruppo di No Tav ha contestato la presenza di Salvini dai boschi sopra il cantiere. Erano presenti anche alcuni sindaci del territorio: i primi cittadini di Chiomonte, Susa, Salbertrand, Bussoleno, Mattie, Giaglione e Gravere.
É stato il ministro delle Infrastrutture e vicepremier, Matteo Salvini, a dare il via ufficiale questa mattina in Val di Susa, al cantiere per lo scavo del tratto italiano del tunnel di base del Moncenisio, parte della nuova linea ferroviaria Torino-Lione.
Il raggruppamento binazionale UXT, composto da Itinera (mandataria), Ghella e Spie Batignolles, che si è aggiudicato il miliardo di lavori in Italia, dovrà realizzare i due tubi della galleria ferroviaria fino a Susa per cui è previsto l’impiego di due frese e circa 700 lavoratori.
Davanti ai rappresentanti di istituzioni, associazioni datoriali e sindacali, il raggruppamento ha presentato i lavori e sottoscritto il Patto di integrità e sostenibilità delle imprese della Torino-Lione e la Carta Mission-S, il programma per la sicurezza sul lavoro nei cantieri dell’opera.
Due documenti contrattuali attraverso i quali TELT, la società binazionale incaricata dai governi italiano e francese di gestire la realizzazione dell’opera, vincola tutta la filiera dei fornitori al rispetto dei principi fondamentali di sviluppo sostenibile indicati dal Global Compact delle Nazioni Unite.
Il tunnel di base del Moncenisio, lungo 57,5 km, è già in costruzione sul versante francese a partire dall’imbocco a Saint-Julien-Montdenis. Si estende per 45 km in Francia e 12,5 km in Italia.
Le nuove imprese sono subentrate al cantiere di Chiomonte dopo che a novembre è terminato il contratto per la realizzazione delle nicchie all’interno della galleria Maddalena 1, necessarie per la logistica dei mezzi che devono raggiungere la quota a cui si scaveranno le due canne del tunnel di base.
Le attività in programma
I lavori, realizzati a partire dal cantiere già attivo nell’area della Maddalena di Chiomonte, prevedono l’impiego al picco delle attività di oltre 700 persone. Nei primi mesi le imprese allestiranno il cantiere e avvieranno le attività necessarie a preparare il sito per gli scavi: montaggio delle strutture di cantiere e installazione delle attrezzature e dei materiali, attuazione del progetto esecutivo per le lavorazioni previste e per ordinare le due frese che dovranno scavare fino all’imbocco di Susa.
Sono previsti un totale di circa 30 km di scavi: oltre alle due canne del tunnel di base si devono realizzare anche la galleria Maddalena 2, da dove partiranno le frese, i rami di collegamento tra le due canne, il sito di sicurezza di Clarea e la galleria artificiale all’imbocco est di Susa. Per lo scavo a partire dal sito di sicurezza di Clarea fino a Susa è previsto l’utilizzo di due frese dual mode, in grado cioè di cambiare le proprie modalità di avanzamento a seconda della tipologia di terreno che devono affrontare.
Queste TBM, infatti, sono macchine dotate di una testa con cutters rotanti che possono scavare in roccia dura o modificarsi per procedere in un terreno “morbido” (costituito cioè da sabbia o ghiaia). In presenza di questo terreno più friabile la fresa viene quindi configurata per contrastare il fronte esercitando una contropressione che le consente di avanzare in sicurezza. Questo è previsto avvenga in un tratto di circa 1,5 km nel sottoattraversamento della Val Cenischia.
LA CONTESTAZIONE DEI NO TAV (foto di Rebecca De Bortoli)
Nel giorno previsto per la visita di Salvini al cantiere di Chiomonte, i No Tav si sono dati appuntamento per contestare la presenza del ministro all’inaugurazione del tunnel di base e il passaggio di testimone alle ditte appaltatrici. “Inutile dire che l’apparato di sicurezza messo in campo per oggi è stato a dir poco spropositato, una vera e propria militarizzazione del territorio con tanto di posti di blocco all’entrata di Giaglione, elicottero e decine di agenti nel boschi della Clarea” spiegano i No Tav “Nonostante questo i No Tav sono riusciti a raggiungere la tettoia dalla parte dei Mulini, dove sono state sventolate bandiere e fatti dei cori, e contestualmente a Chiomonte è stata fatta una battitura sulle reti del cantiere. A fronte delle dichiarazioni di Salvini e compagnia cantante che continuano a dire che le grandi opere sono una priorità, noi continuiamo a rispondere che le nostre priorità, quelle del nostro pianeta, sono ben altre e continueremo a trovarci in ogni luogo e in ogni occasione per ribadirlo”.

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22 COMMENTI

  1. La foto con i sindaci è veramente una barzelletta. Specie la presenza di due sindaci eletti grazie ai no TAV e che ora invece sono tra i più “scaldati” promotori.
    Solo gli stolti non cambiano mai idea…
    E a giugno ne vedremo delle belle

  2. Ma continuo a chiedermi… cosa pensano di fare quei quattro perdigiorno sulla montagna? Crederanno mica di fermare la realizzazione dell’opera?!? Perchè non vanno a contestare per cose più utili, ce ne sarebbe una lista! Saremmo anche stufi di pagare la Polizia per tenerli a bada…

    • E se il gioco fosse proprio fare spendere un mucchio di soldi per le forze dell’ordine scalandoli dall’ investimento del tunnel rendendolo antieconomico ? E se, anziché dare la colpa ai NO TAV per i ritardi, si iniziasse a lavorare seriamente? ( I no TAV creano problemi alle forze dell’ordine, non agli operai, ed allora perché negli ultimi 10 anni si è fatto il lavoro che in un paese come l’Italia si potrebbe fare in due anni ? ) Cari Signori favorevoli alla TAV archiviate questo articolo della Valsusa poi andrete a rileggerlo nel 2032 / 2042/ 2052.

  3. Nel 2032 inaugurazione TAV Torino Lione e attraversamento del primo veicolo sul ponte Calabro Siculo . Guerra mondiale permettendo.

  4. Per chi fosse interessato\a trovarsi domattina ore 8 al cancello di via dell’ avanà muniti di caschetto, scarpe antinfortunistiche baracchino per il pranzo, pala e piccone.

  5. Intanto proprio oggi al tg3 regionale facevano vedere la protesta di quelli che vorrebbero veder finire il tunnel del Tenda e parlavano di un decennio di promesse non mantenute.
    E il commissario che giustificava i ritardi docendo che il Tenda è un lavoro complesso
    Quindi i sostenitori del TAV non si illudano troppo

  6. A giudicare dalle fotografie si direbbe visibilmente soddisfatto.
    Non rimane che da spiegargli che NON ha inaugurato una pista da bob.

  7. passeranno altri anni non ci è riuscito il berlusca figuriamoci stò cazzaro verde l’europa ha altri problemi, altro chè portare le arancie a kiev

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