CHIUSA SAN MICHELE, RINASCE VIALE MONTE PIRCHIRIANO: IN ARRIVO LE NUOVE PIANTUMAZIONI

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CHIUSA SAN MICHELE – Dopo una discussione pubblica insieme ai cittadini, il Comune di Chiusa San Michele ha scelto il progetto per far rinascere gli alberi lungo il viale Monte Pirchiriano. Ne avevamo già parlato a maggio, quando – per problemi di sicurezza – sono stati abbattuti i 46 olmi che incorniciavano quella strada (leggi QUI). L’agronomo Dalibor Cuk ha presentato uno studio per la nuova piantumazione di alberi in viale Monte Pirchiriano, con 4 soluzioni: la prima prevedeva una spesa complessiva di 10.677 euro, la seconda di 8.860, la terza di 9.803 e l’ultima di 7.294 euro.

Tutte le proposte prevedono la piantumazione di alberi sui due lati del viale Monte Pirchiriano, a partire dall’incrocio con via Ex Combattenti e fino all’incrocio con via Roma: è stata scelta la proposta “B”, da 8.860 euro (che diventeranno 10.809 euro ivati), insieme al secondo progetto volto alla riqualificazione dell’area antistante il lato bocciofila, dall’incrocio con via Ex Combattenti verso l’incrocio con via Torino (strada statale 25) mediante la piantumazione di altre quattro essenze arboree. Ora si aspetta l’attivazione della classica procedura di gara.

Tratto centro-sud (sinistra), tratto nord (destra).

OBIETTIVO DEL PROGETTO

L’obiettivo del progetto è la realizzazione di un viale alberato, rispettando i seguenti aspetti:
– scegliere specie vegetali di dimensione contenuta in modo che queste non invadano il suolo privato;
– garantire le funzionalità dell’illuminazione pubblica;
– garantire bassa manutenibilità e una vita prolungata dell’opera.

L’intento della sistemazione paesaggistica del viale coglie gli obiettivi funzionali prefissati ma non dimentica di connotare l’opera di un proprio carattere e di contestualizzare la stessa con l’ambiente limitrofo. Il progetto ha avuto origine quindi, sia dallo studio e ricerca di specie vegetali aventi caratteristiche tali da poter accogliere le richieste formulate dalla committenza sia dallo studio del contesto in cui ricade l’opera. In particolare sono state scelte delle specie similari a quelle autoctone, ma che presentino un valore ornamentale maggiormente sviluppato nelle diverse stagioni.

Tali elementi di richiamo ambientale hanno la funzione di Landmark e quindi potranno essere riutilizzati in altre sistemazioni a verde del comune di Chiusa San Michele in modo da creare una tipicità che lo contraddistingua ma comunque legata alla storia del comune.

LA PIANTA SCELTA: SORBUS ARIA “MAGNIFICA”

Il Sobus aria è diffuso nei boschi di latifoglie dall’orizzonte collinare a quello montano, soprattutto nei boschi della fascia submontana. Predilige substrati calcarei, ma ha notevole adattabilità; è una pianta eliofila, tollera aridità e basse temperature. Nel periodo compreso tra maggio e luglio produce fiori bianchi in corimbi, seguiti pomi subglobosi, circa 1 cm di diametro, prima verdi, poi rossi a maturità. Le foglie, ellittico-ovate, a margine dentato, mostrano in primavera la pagina inferiore di aspetto bianco tomentoso dando l’impressione di una pianta in fiore. Il fusto presenta la corteccia di colore grigio chiaro, rami giovani pubescenti, poi glabri. La chioma si presenta fitta, conica da giovane, a sviluppo orizzontale da adulta.

Il sorbo è una pianta che si adatta ai viali con scarsi spazi, in quanto la chioma raggiunge al massimo un’altezza di 12 m e la larghezza di 7 m. La specie è longeva, è mellifera ed i frutti sono apprezzati dall’avifauna. Il sesto di impianto è pari a 8 m.

Habitus del Sorbus aria “Magnifica” in primavera (sinistra) e tarda estate (destra)

PIANO DEGLI INTERVENTI MANUTENTIVI

Nel periodo di garanzia dovranno essere eseguite le seguenti operazioni:

– pulizia dell’area dai corpi estranei;
– irrigazioni;
– difesa dalla vegetazione infestante;
– ripristino pacciamatura;
– concimazioni;
– potature;
– eliminazione e sostituzione delle piante morte;
– controllo dei parassiti e delle fitopatie in genere.

La manutenzione ordinaria dovrà avere inizio al termine del periodo di garanzia di attecchimento e dovrà continuare per tutto il periodo concordato.

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