LA TECNOLOGIA DELLA VALSUSA IN RUSSIA: A TECNOSITAF UN APPALTO DI 9 MILIONI PER LA NUOVA AUTOSTRADA DI MOSCA

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L’autostrada dell’A32 vista dall’alto (foto Tecnositaf). A fianco, Vladimir Putin

 

La tecnologia della nuova autostrada di Mosca sarà anche italiana e “made in Valsusa”. La Tecnositaf, società controllata della Sitaf fondata nel 2001, ha chiuso pochi giorni fa un contratto di circa 9 milioni di euro con la società autostradale della Russia per realizzare tutti gli apparati tecnici di un tratto lungo 170 km che avrà come destinazione Mosca. Tecnositaf fornirà i servizi tecnologici legati alla viabilità: la sua attività principale consiste nella progettazione, costruzione, vendita e manutenzione dei sistemi di controllo per autostrade e gallerie in Italia e all’estero.

“I russi hanno visto i servizi forniti da Tecnositaf lungo l’A32 Torino-Bardonecchia, sia per le gallerie che per le barriere di pedaggio, rimanendo entusiasti e chiedendoci di esportare le nostre competenze a Mosca per realizzare la loro nuova autostrada – afferma Giuseppe Cerutti, presidente della Tecnositaf – si tratta di un risultato importante perchè, se le cose procederanno ben,e Tecnositaf potrà essere coinvolta anche nella costruzione del futuro collegamento autostradale Mosca – San Pietroburgo e della nuova circonvallazione di Mosca. Il tutto sarà coordinato dall’Anas International”.

L’accordo milionario con la Russia rappresenta un punto di svolta per il futuro della “controllata” di Sitaf: “Ottenere questo primo appalto è stato fondamentale, perchè nella migliore delle ipotesi Tecnositaf otterrà nuovi appalti in campo internazionale – rivela Cerutti – che le permetteranno di “sganciarsi” dal suo rapporto diretto con Sitaf e di diventare autonoma dal punto di vista economico e gestionale. La nuova legge sul Codice degli appalti, che di fatto avrà ripercussioni importanti sul futuro delle varie controllate dell’Autofrejus, non avrà influenze negative verso Tecnositaf: ormai la maggior parte dei lavori vengono svolti all’estero”.

Al 31 dicembre 2016 il portafoglio lavori di Tecnositaf ammonta a 33,8 milioni di euro. Dal 2014 la società lavora in Algeria, nel 2015 ha ottenuto appalti di rilievo in Qatar e adesso si aggiunge questo nuovo accordo con la Russia. Nel Golfo Persico è stata aperta la “succursale” Tecnositaf Gulf, che ha portato a bilancio della società 135mila euro di dividendi per il 2015 e 238mila euro come rivalutazioni da partecipazioni per il 2016. Sempre in tema di bilanci, l’esercizio 2016 è stato chiuso con un utile netto pari a 376mila euro (l’anno prima ammontava a 255mila euro), con un valore di produzione pari a 14,9 milioni.

La sede di Tecnositaf era a Bussoleno, ma da giugno 2016 gli uffici sono stati trasferiti a Torino. Nonostante questo, la maggioranza dei lavoratori è della Valsusa: nell’ultimo anno aveva in squadra 62 dipendenti locali e 52 provenienti da altre zone.

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1 COMMENTO

  1. oltre ad esportare la tecnologia, in Russia bisognerebbe esportare la tolleranza per le minoranze religiose o di altro genere che vengono sistematicamente perseguitate, accusandole di estremismo quando i tribunali stessi si rendono conto di quanto queste accuse siano ridicole e senza fondamento! in pratica, a livello di libertà e tolleranza verso chi non è di religione ortodossa, si sta tornando ai tempi dell’Unione Sovietica e dei gulag!

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