OULX E L’EX SCUOLA SENZA FUTURO: IL COMUNE PROVA A VENDERLA PER LA QUARTA VOLTA

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L’ex sede del liceo di Oulx
OULX – Per la quarta volta il Comune prova a vendere l’ex sede del liceo Des Ambrois, già Istituto Boselli, in via Sauze d’Oulx nel Borgo Vecchio. 

La scarsa progettualità sugli immobili e gli edifici pubblici rappresenta una delle maggiori pecche da parte dell’amministrazione De Marchis; gli esempi più lampanti sono l’ostello della Caserma Picco – opera finanziata coi soldi olimpici il cui cantiere non è ancora stato ultimato dopo oltre 10 anni – il progetto sfumato della palestra del ghiaccio che sarebbe dovuta sorgere al Pra Long (anche quella sovvenzionata interamente dai fondi di Torino 2006), e ancora la mancata realizzazione del tanto atteso salone polivalente per ospitare eventi e manifestazioni pubbliche.

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Il totale abbandono dell’ex liceo di Oulx rappresenta uno dei casi più chiari: da anni ormai il Des Ambrois si è trasferito nella nuova sede vicino all’oasi naturale del Lago Borello e il palazzo in cima al Borgo Vecchio, con tre piani dalla superficie totale di circa 480 metri quadri, è senza futuro. 

Non avendo idee su come valorizzare quell’immobile a beneficio del paese, l’amministrazione De Marchis aveva subito deciso di venderlo ai privati per la realizzazione di nuovi alloggi residenziali. 

Nel 2012 sono stati fatti tre tentativi:  il 18 maggio, il 3 luglio e 23 ottobre. Ogni gara è sempre andata deserta, forse a causa dell’elevato prezzo a base d’asta. La prima volta ammontava a 575mila euro, poi ridotto a 491mila e infine a 442mila euro.

Cinque anni dopo, il Comune di riprova: è stato pubblicato il nuovo avviso per vendere l’ex scuola, ma questa volta il prezzo è stato ribassato dopo una nuova perizia a 285mila euro.

 Per partecipare all’asta, gli interessati dovranno far pervenire la propria offerta in municipio entro il 21 marzo alle 12. Sperando in una sorpresa dell’ultimo minuto, il Comune ha ammesso anche la presentazione diretta dell’offerta nel corso della seduta di gara, tra le ore 14 e le ore 14.30 del 21 marzo, quando saranno aperte le buste, presentandosi direttamente nella sala del consiglio comunale con una proposta economica. 

Chi vuole acquisire il palazzo dovrà fare un contratto di compravendita con il Comune. Tra le varie spese, saranno a carico dell’ipotetico acquirente anche le opere tecniche, impiantistiche ed ambientali dell’immobile. Sarà la volta buona o l’ennesimo flop?

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