A GIAVENO LA FESTA DEL RAMADAN: L’OMAGGIO DEL COMUNE

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COMUNICATO DEL SINDACO DI GIAVENO ROBERTO GIACONE
GIAVENO – Oggi la comunità musulmana di tutto il mondo festeggia la fine del Ramadan, il periodo di digiuno della religione islamica, durato un mese. Ringrazio l’Associazione Al Amal per l’invito a partecipare alla festa, è sempre bello ritrovarsi insieme per condividere riti e tradizioni di diverse culture. Purtroppo le differenze di credo religioso sono ancora causa di guerra e di sofferenza in tante parti del mondo, mentre basterebbe pensare alla libertà di ognuno di avere la sua fede e vivere in pace: la religione può essere un veicolo di fratellanza e di amore tra i popoli.
Sono contento che oggi per voi finisca il mese di digiuno che di sicuro è molto duro; da oggi in poi, purificati, si torna alla vita normale. Il Comune di Giaveno ha concesso con piacere l’uso dello stadio Torta per permettere lo svolgimento della festa, riconoscendo l’importanza della comunità musulmana nella città. Una comunità rispettosa e ben integrata. Grazie quindi per questo momento comunitario, a tutti auguro Eid Mubarak.
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8 COMMENTI

  1. Anche a Riyad, ti danno lo stadio per festeggiare la Quaresima o la Pasqua di Cristo. Se scendi dall’ aereo e hai la collana con il crocifisso fuori dalla camicia, trovi subito un solerte poliziotto che ti invita di nasconderlo. La tolleranza deve esistere da ambo le parti.

  2. Non sono cattolica ma neanche musulmana… trovo beceri i commenti all’articolo… non è cambiato niente da quando, quasi 50 anni fa, se mia mamma non mi prendeva all’uscita di scuola, venivo picchiata dai bulli del paese in quanto appartenente ad un’altra denominazione religiosa… Non mi sono lasciata abbattere nè ho desistito dalle mie idee, nessuno dovrebbe farlo… di solito si parla molto male di ciò che non si conosce e di cui si ha in qualche modo paura… Alcuni vostri commenti fanno pensare che tutti i musulmani siano terroristi, non mi risulta, conosco persone appartenenti a questa religione che sono lavoratrici, educate e con un ottimo comportamento… Forse chi pensa che essere cristiani significhi essere cattolici, non ha idea di quante denominazioni credano in Gesù e del fatto che non è giusto perseguitare un essere umano per le sue idee o per la zona di provenienza… Forse nel 2024 bisognerebbe anche capire che le persone si spostano e portano con sè i loro valori, e purchè non li impongano agli altri, sono liberi di manifestarli, e un Comune Laico, se affitta o concede uno stadio ai cattolici per celebrare una messa, può anche affittarlo agli islamici per la fine del Ramadan, ai protestanti per una loro funzione, agli ebrei per una loro lettura della Bibbia, ai Testimoni di Geova per una loro assemblea, ai Buddisti per un loro rito e l’elenco potrebbe continuare… alla fine il riassunto è rispetto e libertà per tutte le denominazioni purchè rispettino il regolamento del locale concesso.

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