BARDONECCHIA, INDAGATO L’EX COMANDANTE DEI VIGILI PER PRESUNTE MOLESTIE ALLA SINDACA ROSSETTI

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BARDONECCHIA – Un caso giudiziario scuote Bardonecchia. L’ex comandante dei vigili urbani Alessandro Lovera, 52 anni, è stato indagato dalla procura di Torino per presunte molestie, a seguito della denuncia presentata dal sindaco Chiara Rossetti (54 anni). La notizia è stata pubblicata sulle pagine del quotidiano La Repubblica. Le presunte avances risalirebbero al 2022, dal 13 agosto al 12 dicembre. Lovera dal 2021 al 2022 era a capo dei vigili di Bardonecchia, incarico da cui poi era stato rimosso sei mesi fa, a inizio 2023, pur continuando a lavorare nella polizia municipale di Bardonecchia. L’indagato, difeso dall’avvocato Maria Grazia Strambi Ferrini, respinge ogni accusa: “Respingiamo ogni addebito, siamo certi che chiariremo, anche in via documentale, le accuse che vengono mosse non appena il mio assistito sarà sentito dai magistrati”.
La Procura di Torino, con la pm Giulia Rizzo, ha chiuso le indagini. Il sindaco Chiara Rossetti, assistita dall’avvocato Riccardo Salomone, aveva denunciato le presunte molestie nel 2022. Oltre che per questo, l’ex comandante dei vigili è indagato anche per presunto peculato (avrebbe utilizzato personalmente due monopattini della polizia locale) e per presunto “fraudolento danneggiamento dei beni assicurato” in seguito ad un infortunio sulle piste di Bardonecchia di un parente. Per questa inchiesta della procura di Torino, sono indagate complessivamente sei persone. Lovera nega ogni accusa rivolta dalla procura di Torino: “Ho fiducia nella magistratura – ha dichiarato a La Stampa – già è stata respinta la richiesta di sospendermi dal lavoro e di allontanamento, sono sicuro che anche sugli altri episodi chiarirò ogni aspetto. Tutto parte dalla denuncia della sindaca Rossetti, dimostrerò la mia estraneità ai fatti”.
“Voglio tutelare me stessa e il mio Comune. E tutti devono prendere esempio. Non bisogna aver paura di segnalare le situazioni. Bisogna agire” ha dichiarato il sindaco Chiara Rossetti al Corriere della Sera, spiegando le motivazioni da cui è partita la sua denuncia. “L’ho fatto per tutelarmi – ha spiegato il primo cittadino di Bardonecchia al Corriere della Sera – sono un’insegnante e una mamma, era la cosa giusta da fare per dimostrare anche agli altri come bisogna comportarsi in queste situazioni. Non bisogna vergognarsi ma anzi agire”.

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6 COMMENTI

  1. L’utilizzo di monopattino dovrebbe diventare un reato universale e punito, come minimo, con la pena di morte.

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