BUSSOLENO, TENSIONE AL MERCATO TRA NO TAV E LEGHISTI. SALVINI: “SONO ZECCHE, RUSPA”. LA REPLICA: “SONO RAZZISTI E FASCISTI, NON HANNO DIRITTO DI PRESENZA A BUSSOLENO”

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(Foto tratta dal profilo Facebook del Gruppo Giovani No Tav)

Tensione questa mattina al mercato di Bussoleno: alcuni antagonisti e No Tav, hanno duramente contestato gli attivisti della Lega Nord, che avevano allestito un gazebo in piazza contro l’immigrazione clandestina e per promuovere le altre iniziative politiche del partito di Salvini.

La cosa non è passata inosservata: sono volati spintoni, al punto che per difendere il gazebo e sedare gli animi, sono dovuti intervenire i carabinieri. A rilanciare il caso avvenuto in Val Susa ci ha pensato il leader della Lega, Matteo Salvini, che dal suo profilo Facebook ha affermato: “Stamattina a Bussoleno, in provincia di Torino, i soliti violenti zeccosi dei CENTRI A-SOCIALI hanno assaltato un Gazebo della Lega.
Rivoluzionari a parole, poveri scemi nei fatti. Ruspa”.

Non si è fatta attendere la replica da parte del movimento, che sul sito notav.info pubblica in un post le ragioni della contestazione avvenuta stamattina: “Questa mattina al mercato di Bussoleno abbiamo contestato la Lega Nord che incitava all’odio contro i “clandestini” e dava appuntamento per la manifestazione di Salvini a Giaveno. Razzisti e fascisti, da sempre, non hanno diritto di presenza a Bussoleno, realtà di Resistenza antica e nuova. Il mercato di Bussoleno è luogo tradizionale di incontro, controinformazione e organizzazione antagonista. I lavoratori provenienti da altre parti del mondo, in fuga dalla fame, dai massacri e dalla guerra sono nostre sorelle e fratelli. Il potere che garantisce libertà di circolazione alle merci, al mercato e alle sue guerre e lo nega alle persone è nostro nemico. Per questo, a contestare l’iniziativa di Lega Nord, c’era la gente comune e generosa della Valle che resiste contro il TAV, il riproposto Megaelettrodotto Grand Ile-Piossasco, la mercificazione della vita e del futuro di tutti. Un nostro giovane compagno è stato malmenato e ha sporto denuncia. Solo l’arrivo delle “forze dell’ordine” ha permesso ai leghisti di mantenere in piedi un banchetto deserto. La lotta popolare contro la violenza razzista e fascista resiste e si estende. Non un passo indietro!”.

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2 COMMENTI

  1. Questi fatti allontanano dai notav coloro che non vogliono essere accomunati ai centri sociali ed alla sinistra rivoluzionaria.

  2. Non sono ne leghista e tantomeno no tav ma tutti questi “disperati” che vengono in Italia sono una vera e propria invasione. Quando saranno in maggiornaza loro e se si riuscissero ad organizzare prendendo la consapevolezza della possibile superiorità numerica, vedremo se si dimostreranno fratelli e sorelle degli Italiani….Nel frattempo ospitiamoli pure tutti….

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