E’ MORTO SANDRO LEONE, GRANDE MUSICISTA E INSEGNANTE IN VAL SUSA. IL RICORDO DI ALLIEVI E COLLEGHI: “ERI IL PROF. MIGLIORE DEL MONDO”

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Un lutto incredibile ha colpito il mondo della musica e dell’istruzione valsusina e del torinese, tra insegnanti, studenti e appassionati delle note. Ieri mattina è morto il professor Sandro Leone, apprezzato pianista, docente di musica alle scuole medie dell’Istituto Des Ambrois, grande insegnante molto apprezzato da studenti e colleghi. E’ stata una morte improvvisa, causata da un’aneurisma all’aorta: Leone era giovanissimo, avrebbe compiuto 55 anni ad agosto, e lascia il figlio Andrea e l’amata compagna.

Il rosario sarà questa sera alle ore 20.30, mentre martedì sarà officiato il funerale alle ore 15.30, a Villarbasse nella parrocchia di san San Nazario, via delle Chiese 2.

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Sandro Leone è nato a Torino, e si è diplomato al Conservatorio Verdi. Ha vinto concorsi nazionali (Brindisi,Pescara) e internazionali (“Premio Varganti”-Stresa 1978), effettuando più di seicento concerti in Italia, Germania, Francia, Austria Russia, Ukraina e Spagna. Nella sua vita è stato ospite di prestigiosi appuntamenti musicali tra i quali il Festival di Cervo Ligure, il Festival Pontino, l’Accademia musicale Chigiana di Siena, il Festival Rossiniano di Pesaro, Settembre Musica e Unione Musicale di Torino. Ha suonato con Antony Pay, Michael Flaksman, Uto Ughi, Enrico Dindo.

Nel 1998 ha fondato l’Accademia Musicale Triade d’oro, ricoprendo l’incarico di Direttore Artistico e Presidente. Nella sua carriera musicale ha anche inciso i cd Joannes Brahms “Centenario della Morte” e, per la casa discografica Ricordi, l’opera di Sergio Liberovici “Il grande chiasso”.

Ha fondato nel 2005 l’Orchestra Sinfonica di Rivoli, e poi Sound Globe. Ha insegnato pianoforte a centinaia di allievi presso le scuole di Rivoli, Cirié, Moncalieri, Susa e Biella.

La morte di Sandro Leone ha sconvolto studenti ed insegnanti, musicisti e centinaia di persone che lo avevano conosciuto per la passione con cui trasmetteva l’amore per le sette note.

“Oltre che un pianista di grande talento, Sandro è stato un uomo di grande animo e un vero amico – spiegano su Facebook i musicisti di Condokore – ricorderemo per sempre le serate che ci ha regalato al Gròmu e la sua partecipazione agli eventi di Condokore a Condojanni”.

“Lo pensiamo e lo teniamo stretto nel cuore…con tanti progetti per i suoi ragazzi – aggiunge la collega Donatella – era un vulcano di idee, aveva passione e attenzione per tutti!! Grazie Sandro, il pezzo di cammino fatto insieme e’ stato un grande dono….ora sei andato “oltre”, ma il ben è costruito e condiviso continua a tenerci uniti!”

E poi, il dolore dei tanti studenti che lo hanno amato:
“Eri capace di rendere piacevole e divertente qualunque situazione, di strappare un sorriso amichevole o una risata simpatica per qualunque cosa capitasse – racconta un suo ex allievo – le numerose volte che mi hai accompagnato nel mio percorso di studi, le volte in cui raccontavi le tue esperienze professionali o episodi scolastici passati. In ognuna di queste occasioni ricordo il sorriso e un tono ironico che facevano sembrare tutto non solo interessante ma appassionante e divertente al tempo stesso. Sei stato e rimarrai un grande”.

E ancora, da colleghi musicisti: “Sandro era uno dei musicisti più dotati che io abbia conosciuto con una musicalità da vendere e una facilità musicale sconcertante”. I ragazzi lo ricordano così: “Arrivederci prof…anche se faccio ancora fatica a crederci che lei non ne più qua
e stata e sara’ per sempre il migliore”. E poi “Salve prof… Io non riesco ancora a crederci… Era il prof migliore del mondo…. Mi ricordo ancora quando lei prendeva la sedia e si metteva a spiegare in mezzo a noi con tutta la sua passione.. Una passione che non ho mai visto in nessun altro prof…
Ci mancherà un sacco”. “Lei per me non era più un amico che un insegnante – aggiunge su Facebook un’altra allieva – riusciva sempre a farci sorridere e le sue lezioni erano le migliori partivano dai dei discorsi e arrivavamo ad altri..le chiacchierate più belle”.

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