GIAVENO, IL VOLTO DI ANNA FRANK SULLA SCUOLA

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dal COMUNE DI GIAVENO

GIAVENO – In occasione della settimana della Memoria (Il Giorno della Memoria è venerdì 27 gennaio) il Comune di Giaveno ha accolto la proposta della scuola “Anna Frank” e ha realizzato la proiezione dell’immagine del volto della giovane ragazza sulla facciata della scuola che porta il suo nome. Anna, giovane ragazza ebrea, fu deportata e morì in un campo di concentramento. Il suo diario, pubblicato postumo dal padre, è una delle pagine più significative per capire cosa hanno comportato le leggi razziali e che cosa è stato l’Olocausto.

All’interno della scuola è visitabile fino al 27 gennaio, dalle ore 17 fino alle 19, la mostra dal titolo “Una farfalla gialla per non dimenticare”, preparata dagli alunni della scuola, a cui la Shoah è stata raccontata con parole adatte alla loro età, e che nei loro lavori hanno presentato un’idea di mondo futuro che vorrebbero, all’insegna di parole chiave come amore, pace, rispetto e uguaglianza.

Il Sindaco Carlo Giacone commenta: “Insieme a tutte le iniziative organizzate dal Comune per celebrare il Giorno della Memoria, abbiamo accolto la richiesta della scuola mettendo a disposizione il sistema di proiezione del Festival delle luci per illuminare la facciata con il volto di Anna Frank sorridente. Una ragazzina a cui è stato tolto il futuro, ma che negli appunti sul suo diario ha sempre pensato all’umanità in maniera positiva. Dobbiamo far
nostra la sua speranza in un mondo migliore, e agire per riuscire a trasformarlo sempre in meglio. Purtroppo nel mondo ancora oggi ci sono situazioni di guerra, intolleranza, discriminazione, e ricordare l’orrore successo in passato ci deve essere da monito. Ci battiamo contro le discriminazioni di qualsiasi genere e per una vita dignitosa e libera per tutti”.

“L’illuminazione della facciata è un’iniziativa simbolica proposta dalla scuola e benevolmente accolta da questa Amministrazione per tenere alta l’attenzione sulla Shoah e per non dimenticare le sofferenze e gli orrori che ha causato. Un modo per sensibilizzare gli alunni, i cittadini e per fare in modo che la memoria rimanga viva” – aggiunge l’Assessore alle Politiche scolastiche, Anna Cataldo.

La Dirigente Scolastica dell’I.C. Coazze, Enrica Bosio, conclude: “Condivido l’iniziativa degli insegnanti e l’ho sostenuta. Sono molto contenta che abbiano deciso di fare questo tipo di attività condivisa con i bambini e coronata nella mostra, quindi la proiezione del volto di Anna Frank sulla facciata della scuola è un completamento della mostra che stiamo presentando al territorio. Per l’I.C. Coazze è occasione per condividere con la comunità
della Valsangone alcuni percorsi didattici ed educativi che si fanno all’interno delle aule, questo ci rende orgogliosi di poter spiegare ai genitori, agli ex alunni, a tutti coloro che vogliono venire a visitare la mostra che cosa si fa a scuola. Ciò che proponiamo può avere una ricaduta su tutte le altre persone che non frequentano più la scuola, ci fa sentire parte più viva della comunità giavenese. Il periodo è quello giusto per il ricordo ed è importante che i bambini che frequentano un istituto sappiano a chi è intitolato: si va incontro a curiosità e necessità di conoscenza che hanno alunni e famiglie, anche utilizzando nuove tecnologie. Affrontiamo argomenti storici, etici, di educazione civica utilizzando immagini e simboli, con spiegazioni di tutto ciò che c’è dietro, è un invito ad approfondire la storia, ad andare oltre le apparenze, capire cosa ha vissuto, cosa ha provato, cosa può fare la comunità perché non succedano più questi episodi. È un messaggio particolarmente significativo sul rispetto delle persone indipendentemente da provenienza etnia, colore della pelle, religione; al rispetto dell’altro come essere umano. Sono contenuti delicati e forti spiegati a livello dei bambini anche più piccoli; tutti sono stati coinvolti e sono orgogliosi di aver fatto questo lavoro, di essere diventati cittadini attivi. Non subire ma capire le scelte ci aiuta a prendere decisioni che ci rendono persone più libere e autentiche”.

 

 

 

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