NOVITÀ PER GLI AGRITURISMI: POTRANNO DIVENTARE “POSTI TAPPA”

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riceviamo dalla REGIONE PIEMONTE

Per valorizzare compiutamente l’offerta turistica piemontese, il regolamento vigente sull’agriturismo viene modificato, su proposta degli assessori Antonella Parigi e Giorgio Ferrero, con la definizione delle caratteristiche tecniche e funzionali del marchio grafico dell’ospitalità rurale familiare, dei livelli minimi obbligatori per l’attribuzione della classificazione da parte del titolare della struttura ricettiva, delle caratteristiche funzionali e dei modelli comunicativi per aggiungere la denominazione di “posto tappa”. Si è ritenuto inoltre opportuno superare alcuni dubbi interpretativi sulle figure professionali che possono svolgere le attività per la cura e il benessere psico-fisico con trattamenti bionaturali.

Sono state approvate oggi dalla Giunta regionale, con decreto del Presidente, alcune modifiche al regolamento vigente sulle attività agrituristiche e dell’ospitalità rurale, in particolare relative alle strutture che vogliano acquisire la definizione di “posto tappa” e di “ospitalità rurale familiare”. Un documento che valorizza l’offerta turistica piemontese in ambito rurale e attua quanto contenuto nell’articolo 14 della legge regionale n.2/2015 (Nuove disposizioni in materia di agriturismo) e aggiornato con la leggere regionale n.16/2916, che ha introdotto la denominazione di “posto tappa”.

“Questo aggiornamento della regolamentazione dell’attività agrituristica rappresenta uno strumento importante per lo sviluppo del patrimonio naturalistico ed escursionistico piemontese in chiave turistica – dichiara Antonella Parigi, assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte – Un provvedimento che si lega fortemente agli investimenti regionali fatti in questo ambito, dai cammini come la Via Francigena alla ciclabilità, e che apre nuove possibilità per lo sviluppo dell’offerta turistica e per la ricettività e l’imprenditoria di settore”.

L’assessore all’Agricoltura della Regione, Giorgio Ferrero, aggiunge: “La nuova regolamentazione, in particolare quella lungo itinerari e percorsi escursionistici di valore regionale, attraverso l’istituzione del posto tappa valorizza ulteriormente le numerose eccellenze dell’agroalimentare piemontese e le già importanti occasioni escursionistiche che il nostro splendido territorio propone. Agricoltura e turismo insieme vanno incontro alla sempre più forte sensibilità verso un turismo sostenibile, capace di godere dei tesori del paesaggio e della terra. In questo l’unicità del Piemonte, sul piano agroalimentare, culturale e paesaggistico, rappresenta una opportunità enorme per tutti noi”.

Il provvedimento definisce le caratteristiche e i requisiti necessari per la classificazione delle strutture, nonché due loghi distintivi per la loro identificazione. Per il posto tappa, in particolare, tra i requisiti fondamentali è prevista la collocazione degli agriturismi e delle aziende agricole, che siano singoli o parte di una rete, in località che si trovano all’interno della rete del patrimonio escursionistico regionale, che conta su circa 19mila km di sentieri e per cui, secondo quanto previsto dalla l.r. 12/2010, sono in fase di registrazione oltre 50 itinerari. Tra le caratteristiche richieste ai titolari di posti tappa anche l’offerta di un servizio di ristoro per gli escursionisti e, in caso di itinerari cicloturistici, di poter ospitare ed eventualmente riparare le biciclette. In questo modo il posto tappa si configura come una struttura inserita in un più ampio sistema di offerta turistica, dove gli imprenditori diventano promotori non solo del proprio posto-tappa ma dell’intero itinerario e dell’area in cui si trovano.

L’ospitalità rurale familiare, d’altra parte, intende individuare strutture ricettive per cui è stata prevista una classificazione in tre categorie, identificate con altrettante spighe indicate sul logo di riconoscimento, che vanno da aziende che offrono le attrezzature minime per l’ospitalità notturna a quelle di maggior confort o inseriti in contesti paesaggistici di particolare rilievo, o che propongono attività ulteriori come la vendita e la degustazione di prodotti tipici o biologici.

Le richieste da parte degli imprenditori potranno pervenire da parte dei titolari di attività agrituristiche o di aziende agricole ai Comuni competenti dopo la pubblicazione della delibera sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

La delibera contiene inoltre un aggiornamento sulle attività e i trattamenti bio-naturali che possono essere offerti nelle strutture agrituristiche: nello specifico, viene previsto per gli imprenditori agricoli la possibilità di avvalersi delle prestazioni dei liberi professionisti del settore, ad esclusione delle attività mediche e di estetista.

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