SAN DIDERO SI GEMELLA CON IL POPOLO CURDO: AL VIA UN PROGETTO DI SOSTEGNO

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Berna, Bienne e la Germania- i curdi manifestano

 

La questione curda riveste una notevole importanza nelle cronache del Medio Oriente, ma l’interesse per questa etnia si sta estendendo sempre più in tutto il mondo: basti pensare che quello curdo è il popolo senza terra più numeroso del pianeta.

L’area del “Kurdistan“, che si estende in Turchia, Iraq, Iran, Armenia e Siria, comprende ben 30 milioni di persone, le quali combattono da oltre 90 anni per il riconoscimento del loro diritto di autodeterminazione.

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35 mila morti e 3 milioni di rifugiati sono i risultati del genocidio teso alla eliminazione culturale e fisica del popolo curdo: queste tragiche cifre purtroppo aumentano in continuazione, soprattutto a partire dagli anni ’60, quando i governi siriano e turco hanno adottato dure forme di repressione e negazione dell’identità curda, in ogni suo aspetto culturale e linguistico.

Malgrado le tante difficoltà e lo scoppio della guerra in Siria, i Curdi sono riusciti a fondare la “Autonomia Democratica del Rojava”, una forma organizzativa ed amministrativa composta dai tre cantoni di Cizire, Efrin e Kobane e che sembra avere degli elementi in comune con la nostra Costituzione, in particolare dove sancisce il diritto di uguaglianza sostanziale, oltre che formale.

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Conosciamo tutti le vicende di questi popoli, il fondamentalismo religioso che li caratterizza e lo sviluppo dell’organizzazione terroristica “Isis”: molti governi si stanno attivando per coordinare aiuti umanitari a favore dei Curdi.

Persino in Valsusa, il piccolo paesino di San Didero con una delibera del 25 settembre, si è impegnato a promuovere iniziative di sostegno a favore del Kobane e di tutti i cantoni del Rojava, regione nord siriana, di fatto non riconosciuta autonoma dal governo.

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Nello specifico, la giunta presieduta dal sindaco Loredana Bellone, ha avanzato alcune richieste al governo italiano: supportare l’apertura di un corridoio umanitario per inviare al Rojava gli aiuti di cui necessita e riconoscere l’autonomia democratica, impegnandosi a promuovere in tutte le sedi istituzionali opportune, l’autodeterminazione del popolo curdo.

San Didero ha inoltre avviato relazioni ufficiali con la regione del Rojava e con le città di Kobane in Siria e di Suruc in Turchia, per costituire con esse dei “Patti di Amicizia” o gemellaggi, volti ad intraprendere forme di cooperazione e sostegno, anche dal punto di vista sanitario.

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1 COMMENTO

  1. Vorrei fare umilmente notare , che la guerra in corso, non permette di fare vacanze in Kurdistan; come è d’uso in erti gemellaggi.

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