SANT’ANTONIO DI RANVERSO PROTAGONISTA DELLE “GIORNATE FAI DI PRIMAVERA”

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dal GRUPPO FAI VALLE DI SUSA

BUTTIGLIERA ALTA – Sabato 24 e domenica 25 marzo ritornano le Giornate FAI di Primavera, giunte alla XXVI edizione: uno degli appuntamenti più importanti del panorama culturale italiano e vera e propria festa di piazza irrinunciabile, nel corso della quale in 400 località d’Italia, grazie all’impegno di 7.500 volontari e 35.000 Apprendisti Ciceroni, saranno aperti oltre 1.000 siti: chiese, ville, giardini, aree archeologiche, avamposti militari, interi borghi.

Grazie alla Delegazione FAI della Valle di Susa, ancora una volta questo territorio sarà tra i luoghi protagonisti sabato 24 e domenica 25 marzo: dopo l’appuntamento, l’anno scorso, a Oulx, quest’anno i riflettori saranno puntati su Buttigliera Alta, e in particolare sulla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso.

Il programma prevede nella giornata di sabato 24 marzo alle ore 16.30 nella sala consiliare del Comune di Buttigliera Alta (via Reano 3) la conferenza “Sant’Antonio di Ranverso: crocevia internazionale in campo artistico e religioso” a cura del professor Simone Baiocco, conservatore a Palazzo Madama a Torino.

Domenica 25 marzo dalle ore 10 alle ore 18 (ultimo ingresso alle ore 17) si terranno le visite guidate a cura di accompagnatori volontari tra cui gli “Apprendisti Ciceroni®”, vale a dire alcuni studenti delle classi III C e III A dell’Istituto “Galileo Galilei” di Avigliana che nei mesi passati si sono preparati appositamente con alcuni esperti della Delegazione FAI della Valle di Susa. Il percorso ideato in occasione della Giornata prevede la scoperta della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, complesso ospedaliero che sorse a partire dal 1188 per prestare soccorso e assistenza ai molti pellegrini in cammino sulla Via Francigena. Le testimonianze artistiche più importanti sono conservate all’interno: le pareti affrescate dalla mano di Giacomo Jacquerio.

Infine, poiché le Giornate sono aperte a tutti, ma un trattamento di favore viene riservato agli iscritti FAI – e a chi si iscrive durante l’evento – a loro è dedicata la visita esclusiva alla Cappella della Madonna dei Boschi. Si tratta della cappella votiva campestre più importante sul territorio di Buttigliera Alta: al suo interno troviamo affreschi, ad est dietro l’altare, che ne fanno risalire la costruzione a circa la metà del XV secolo.

A completamento della giornata, sarà aperto, grazie ai volontari comunali, l’archivio dell’Ente. TurismOvest metterà a disposizione un trenino che collegherà il parcheggio di Piazza Donatori di sangue con la Precettoria e la cappella della Madonna dei Boschi per chiudere nuovamente in piazza. Il mezzo viaggerà ininterrottamente dalle 10 alle 18.30, con un giro all’ora e uno stop di 15 minuti al termine di ciascuno.

Il luogo di ritrovo per i visitatori sarà lo stand del FAI allestito in piazza Donatori di sangue, dove sarà possibile, oltreché ricevere informazioni, iscriversi alla fondazione e sostenerne le iniziative.

La giornata, che gode del patrocinio e della collaborazione del Comune di Buttigliera Alta, è resa possibile grazie al prezioso apporto di: TurismOvest, ufficio del turismo di Avigliana, istituto “Galileo Galilei” di Avigliana, dr. Simone Baiocco.

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2 COMMENTI

  1. FAI UN REGALO
    Buonasera Signora Gally del FAI Val di Susa le inviamo un link del FAI e uno dei Beni Culturali , siamo dei frequentatori del borgo speciale di Ranverso, noi e tutti i visitatori siamo davvero confusi leggendo l’articolo su Valsusaoggi: per gli eventi di marzo a Ranverso, e inconcepibile che proprio il FAI chiami Precettoria l’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso, vogliamo ricordare che l’unica costruzione visitabile è la Chiesa e deve essere chiamata così nel suo giusto termine,. Invece se si fa riferimento a tutto il concentrico viene chiamato dall’Ordine Precettoria un termine non comprensibile nel linguaggio dei Visitatori non conscono il significato, inoltre è un termine obsoleto non più presente sui vocabolari e comprende le cascine , l’ospedaletto , la chiesa il convento ecc…. In attesa di una sua cortese risposta Le porgiamo cordialissimi saluti
    Ersilio Teifreto e-mail ricercatoreteifreto@libero.it
    FAI Fondo Ambiente Italiano FAIperme
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    ABBAZIA DI SANT’ANTONIO DI RANVERSO, Sant’antonio di Ranverso (TO)
    Scopri come usufruire grazie alla tua tessera FAI del biglietto ridotto (sconto del 40%) per la visita alla Chiesa Abbaziale di Sant’Antonio di Ranverso (Torino). Frutto di interventi architettonici che si susseguono spaziando dalla fine del XII al XV secolo il complesso è un exemplum dello stile gotico.
    ABBAZIA DI SANT’ANTONIO DI RANVERSO
    Strada Sant’antonio Di Ranverso 4
    10090 Sant’antonio di Ranverso (TO)
    CONTATTI
    Telefono 011.9367450
    E-mail ranverso@ordinemauriziano.it
    Sito Web http://www.ordinemauriziano.it

    Abbazia Sant’Antonio di Ranverso 2018 News Google Beni Culturale del Piemonte
    Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso – MiBACT
    http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito…/visualizza_asset.html?id...
    1.
    2.
    Il complesso monastico di Sant’Antonio di Ranverso, sul tratto della Via Francigena tra Rivoli e Avigliana, all’imbocco della Val di Susa, è uno dei più celebri esempi del gotico internazionale. In una cornice naturale ben conservata, il complesso architettonico appare ancora oggi perfettamente riconoscibile nella sua …
    Hai visitato questa pagina molte volte. Ultima visita: 05/03/18
    Autore Ersilio Teifreto

  2. Buonasera, e comprensibile che le guide Capitanate dalla delegazione FAI Signora Marilena Gally non sono abbastanza preparate sull’Origine dell’Abbazia durante le visite guidate argomentando il luogo confondono i visitatori commettendo un’errore grave chiamando la Chiesa Precettoria il significato di questo termine non è stato mai spiegato ai fedeli e visitatori, ai Vertici cercano in tutti i modi di Sterminare ricerche fatte con anni di lavoro dal Monsignor Italo Ruffino nostro Padre Spirituale, studi sulla vita del Santo eremita e sull’antica Storia dell’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso luogo sacro facendolo diventare un Museo commerciale, come potete leggere le 2 testimonianze visibili quando si entra nel Pronao , e una all’interno della Chiesa Abbaziale tutti gli Storici parlano di Chiesa di Ranverso. Tutto il concentrico se vogliono i Vertici possono chiamarlo Precettoria. Noi lo chiameremo sempre il Borgo speciale di Sant’Antonio di Ranverso, come sapete la Chiesa Abbaziale consacrata a Sant’Antonio Abate e la sola costruzione visitabile dai cittadini e fedeli.
    1)All’interno della Chiesa è l’unica opera firmata dal pittore torinese tramite un’iscrizione scoperta, insieme agli affreschi,durante il restauro della Chiesa di Ranverso nel 1914; essa è posta ai di sopra della fascia inferiore dei dipinti e recita “(picta) fuit ista capella p(er) manu(m) Jacobi laqueri de Taurino” (“questa cappella fu dipinta da Giacomo Jaquerio di Torinosono “).

    2)Targa storica in legno visibile posta all’ingresso della biglietteria della Chiesa riporta scritto: Ordine de S.s Maurizio e Lazzaro Custodi dell’Abbazia.

    3) Una targa Marmorea posta sul muro di fronte all’ingresso dell’Abbazia dedicata a ALFREDO D’ANDRATE ARCHITETTO DI FAMA MONDIALE AUTORE NEI PRIMI ANNI DEL 900 DEL RESTAURO ALLA CHIESA DI SANT’ANTONIO DI RANVERSO.

    RECITA:
    L’antica Chiesa dei Frati Antoniani
    attraverso le fortunose vicende dei tempi
    ricostrutta e alterata
    ritrovò le linee della sua prima architettura
    e i fregi preziosi dei dipinti
    che attestano l’arte piemontese
    per sollecitudine
    di Paolo Boselli
    che volle associare nell’ Ordine Mauriziano
    la pietà e l’assistenza ospitaliera
    col rispetto e con l’amore
    per le tradizioni artistiche Italiane
    affidando i restauri agli artisti valorosi
    conservatori dei monumenti insigni
    Alfredo D’Andrate – Cesare Bertea
    MCMXIII – MCMXXII

    (Ersilio Teifreto) devoto al Santo Egiziano per grazia ricevuta , e continuatore delle ricerche e studi di Italo Ruffino

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