TAV IN VALSUSA: COSA STA BLOCCANDO I LAVORI AL TUNNEL DELLA MADDALENA?

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di MARIO CAVARGNA (Presidente di Pro Natura Piemonte)

CHIOMONTE – Il 22 luglio del 2022, secondo le notizie date da un giornale on line, confermate pubblicamente da almeno uno dei sindaci presenti alla visita, il Commissario del Governo alla Torino Lione, Mauceri, era venuto a Chiomonte a visitare il cantiere della Maddalena per avere il punto sui lavori prima della riunione dell’Osservatorio.
La visita si è interrotta al terzo chilometro: “Fermo Commissario, più avanti non si può
andare, è pericoloso, entrano solo i robot, il caldo non è sopportabile per l’uomo” avrebbe
detto il dirigente di TELT, “Ma non è possibile una cosa simile, rischiamo di fare una
figuraccia internazionale, se si viene a sapere” avrebbe risposto Mauceri, sempre secondo
il giornale. Un anno fa nessun quotidiano ne ha parlato, e nessun organo regionale ha dato spiegazioni.
La questione è torna alla ribalta con la rivista Strade ed Autostrade; che nel numero di gennaio 2023 ha dedicato un servizio ai lavori di avanzamento del tunnel di base della Torino Lione, confermando che forse nel tunnel della Maddalena non si può entrare, e
pubblicando una foto del robot Alex che starebbe facendo dei non meglio precisati controlli
ambientali.
Qui sorgono dei dubbi: il 15 dicembre 2016 TELT aveva chiesto ed ottenuto dal Ministero
delle Infrastrutture di sospendere improvvisamente lo scavo della galleria esplorativa della
Maddalena a 7020 metri, 520 metri prima del termine previsto, perché tutti i dati ambientali erano ormai acquisiti.
Ci si chiede cosa sia accaduto. La scusa data al Commissario non regge: per tutta la durata
dello scavo il poderoso impianto di refrigerazione non aveva mai segnalato problemi: cosa
era successo in realtà allora, e cosa sta accadendo in realtà adesso, e soprattutto cosa
significa questo, per la fattibilità della parte italiana del tunnel di base?
Il problema dovrebbe essere grave, perché ha già causato un ritardo di cinque o sei volte il
tempo previsto per fare le famose 23 “nicchie” di incrocio dentro il tunnel della Maddalena;
infatti erano partite a gennaio 2018 con un preventivo di lavoro di 15 mesi. A gennaio 2023, dopo 60 mesi, apprendiamo da Strade e Autostrade che la realizzazione è solo a due terzi. Se va bene ci vorrà sei volte tanto per vedere finita un’opera che non doveva avere alcuna incognita, perché la galleria è già stata scavata.
ARPA ed ASL avrebbero dovuto fare indagini ed informarci di cosa è successo e sta
succedendo alla Maddalena perché le alternative alla poco credibile ipotesi di eccesso di
calore, comunque gravissima se si vuole scavare il tunnel di base, sono la radioattività e
l’amianto.
La Regione, da parte sua, dovrebbe rispondere ad un’altra domanda: la Torino Lione è
tecnicamente fattibile, tenendo presente che, anche se quelle attuali fossero cause risolvibili, moltiplicherebbero esponenzialmente i costi?

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43 COMMENTI

  1. MA NON L’AVETE ANCORA CAPITO CHE LO SCAVO DELLA GALLERIA PRINCIPALE AVVIENE DALLA FRANCIA!!! LA TALPA E’ QUASI ARRIVATA A MODANE….

    • Ahahahah la tav ….il buco nel nulla…come quello che le menti eccelsi sponsorizzano…ormai i soldi servono per altro…i culoni di montecitorio non ci credono più nemmeno loro…

  2. Una accozzaglia di fesserie imbarazzanti. Quelle di Cavargna, ovviamente.

  3. Maleducazione civica, abbassa volume e tono di voce.
    Urlare non rende più credibile un’opinione, sia quando è fondata che quando è una fesseria.

    • Riempiremo il canale di Sicilia con mille mila vagonate di smarino dalle Val di Susa e andremo a piedi dalla Calabria alla Sicilia (e si potrà fare la grigliata di Pasquetta a metà strada).
      Venghino, signori, venghino!

  4. Che il tunnel andasse raffreddato non è una tesi fantasiosa ma un dato di fatto che si è sempre saputo e dichiarato fin dalle origini. Certo trenta anni dopo con siccità e prezzo dell’energia alle stelle quanto ancora deve costare in più del previsto? Non si tratta di essere pro o contro un’opera ma di farsi “i conti della serva” e capire se vale ancora economicamente la pena e quale sia il ritorno effettivo dell’investimento per TUTTI (e non certo per chi la costruisce a cui converrebbe pure se non ci passasse mai un treno). Ma tanto ormai la tav è un’entità ideologica, una religione, una fede, non una infrastruttura come le altre, che poteva essere utile (ma ve lo ricordare il leggendario corridoio 5?) e ora esserlo meno dopo decenni e in un mondo che cambia a velocità molto più alta di un progetto obsoleto.

    • Quella del raffreddamento dei tunnel è una vecchia favola dura a morire. I tunnel non vengono assolutamente raffreddati, esattamente come non lo sono quelli del Gottardo che sono identici per lunghezza e profondità, in esercizio da tempo. Il passaggio dei treni è più che sufficiente a movimentare l’aria calda in eccesso. Qui si fa confusione tra lavori ed esercizio.

  5. Potrebbe, sembrerebbe… Più che un articolo è una collezione di condizionali.
    E poi alla fine fanno baboia i due soliti mostruosi demoni:Uranio e Absesto,tanto per spaventare i bambini…

  6. sarebbe bello che gli scriventi mettessero la firma. Cavargna lo fa . lui non si vergogna. sarà perché dice la verità?

  7. I condizionali sono diretta conseguenza della reticenza (con linguaggio più consono: omertà) che avvolge tutte le incongruenze del progetto e tutti gli intoppi emersi nei pochi passi fatti sino ad ora per realizzarlo.

  8. A Reverse, argutamente surreale, propongo un seguito:
    oppure bastava spostare Lione dalle parti di Vercelli e non ci sarebbero state montagne da bucare ma comode ex risaie, oramai in secca irreversibile, da attraversare, un vero tracciato di “pianura”!

  9. A furia di scrivere cazzate sull’Uranio, finirà che oltre al Tav gli fanno anche una bella miniera, così sono contenti ahahahahah

  10. Mi sono informat* meglio.
    Confermo i pochi passi dell’opera nonostante gli strombazzamenti periodici per tenere calda la speranza di cospicui contributi che spetterebbero a chi costruisce per davvero.
    Quando sul proseguimento dell’opera ai dati tecnici sopravviene la fede mi arrendo.
    Ognuno ha la sua o le sue, alla mia plurima natura basta già far convivere Cristianesimo e Islam, non ne aggiungerei altre ma nulla ho da rimproverare a quella così profonda de Il Merovingio.
    Contento lui contenti tutti.

  11. Se l’Accademia della crusca è rimasta ferma al 1583, anno della sua fondazione, è un problema suo.
    Posso capirla quando ci rivolge agli altri, accettando il dualismo presente quasi ovunque, a cominciare dal codice fiscale, possibilmente senza tirare in ballo risibili risvolti definiti ideologici, ma non quando indico il genere di me stess*.

    • Resta il fatto che il vezzo degli asterischi io lo trovo ridicolo.
      Opinione del tutto personale,per carità…
      Le discriminazioni si combattono con i fatti e l’educazione prima in famiglia e poi a scuola.Una cosa positiva è che ora l’asterisco non si sente più relegato ed isolato dagli altri caratteri delle tastiere QWERTY.Propongo un movimento per aumentare l’utilizzo dei caratteri dimenticati come ÷,™,^ senza dimenticare le parentesi quadre e graffe,queste sconosciute.

  12. Posso constatare che benché essendo contrario all’alta velocità, l’altricolo ha suscitato idee fantasy, distopiche e sci-fi. Evidentemente l’articolo andava corroborato di informazioni reali, più reali dei personaggi di Tolkien..

  13. Nel ventidue di luglio del duemila venne il Commissario alla Maddalena a visitar lo scavo della gola.

    Ma non poté veder la fine estrema del tunnel che s’apriva sotto il monte: “Qui non si passa, è troppo calda l’arena”,

    disse il capo di TELT con voce pronta, “per l’uom non è possibile avanzare, solo i robot possono sfidar la fronte”.

    Il Commissario allor si fece amare: “Come si fa a spiegar questa sventura? Non sia che il mondo ci venga a biasmare”.

    Ma di tal fatto non si seppe cura né da giornali né da autorità: tutto restò nel buio e nella bruma.

    Solo una rivista dopo un anno e più riportò la novella del mistero che nel tunnel della Maddalena giù

    non si potea entrar, né per pensiero. E mostrò la figura d’un robotto che facea dei controlli al cimitero.

    Ma qui sorgono dubbi e qualche motto: perché TELT nel sedici dicembre chiese di sospendere il gran lavoro?

    E perché disse che i dati eran tanti che non serviva più scavare avanti? Che cosa mai successe in quel sotterra?

    E che cosa succede ancor di certo? E che implica ciò per l’opera nostra? Il problema è grave, e non è aperto.

    Già cinque o sei volte è stato rotto il tempo stabilito per le poste delle ventitré “ni” che fan motto.

  14. Ê assolutamente normale che durante uno scavo in profondità si rilevi un aumento delle temperature.Infatti esistono norme per la gestione degli ambienti di lavoro in quelle condizioni:

    https://www.puntosicuro.it/luoghi-di-lavoro-C-48/la-sicurezza-nei-lavori-in-sotterraneo-l-ambiente-di-lavoro-AR-14401/

    Ma ai no tav importa più fare disinformazione, procurato allarme e buttarla in caciara sperando che la gente abbocchi.

    Il notavvismo ormai è una religione,con le sue regole ed i suoi dogmi che devono essere accettati in modo acritico.Tutto questo per imporre una ideologia basata sul nulla atta a contrastare una semplice opera di ingegneria civile.Dovendomi spostare in Italia per lavoro preferisco di gran lunga l’alta velocità ferroviaria ai voli aerei e rinunciare al collegamento con la rete francese è perlomeno difficile da capire E non vengano a dirmi che già esiste una ferrovia,essa comunque ,essendo stata costruita nel ‘800, non è più adeguata pur essendo stata all’epoca un prodigio della tecnica.

  15. Se non son dogmi e religione la passione per questo tunnel de Il Merovingio che altro potrebbe esserlo?

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