TAV IN VALSUSA, IL PUNTO SUI LAVORI: “AVREMO 8000 LAVORATORI IN 12 CANTIERI”

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TORINO – Venerdì 1° aprile il commissario del Tav Torino Lione, Calogero Mauceri, ha convocato la riunione dell’Osservatorio sulla Torino-Lione, per fare il punto sullo stato dell’arte dei vari cantieri avviati in Francia e in Valsusa, a Salbertrand, Chiomonte e San Didero. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio, attualmente sono 1000 i lavoratori attuali, mentre i 12 cantieri programmati tra Francia e Italia dovrebbero garantire a regime 8000 posti di lavoro (4000 diretti + 4000 indiretti), per circa 10 anni di cantiere, con il termine delle opere principali entro il 2030 (prevedendo l’assunzione del 66% di lavoratori locali e il 33% inseriti “da fuori”). Per quanto riguarda lo scavo del tunnel di base di circa 57 km, i lavori stanno procedendo in Francia, mentre in Valsusa è in corso la gara d’appalto per i 12 km del lotto italiano per “prolungare” il cunicolo di Chiomonte. Tra i prossimi passi, si è fatto riferimento alla costruzione delle nuove stazioni ferroviarie internazionali di Susa e Saint Jean de Maurienne.
Gli amministratori delle Unioni Montane e dei Comuni della Valle di Susa, insieme alla Città Metropolitana di Torino, devono diventare protagonisti del confronto in seno all’Osservatorio per la realizzazione dell’asse ferroviario Torino-Lione, per assicurare la partecipazione del territorio alle attività di analisi, elaborazione e condivisione: questo in sintesi il messaggio lanciato stamani dal Sindaco di Torino e della Città metropolitana, Stefano lo Russo, intervenendo alla seduta dell’Osservatorio che il presidente Calogero Mauceri ha convocato nell’aula del Consiglio metropolitano, in piazza Castello. “Oggi è un giorno molto importante, ripartono i lavori dell’Osservatorio sulla Torino-Lione con un nuovo commissario, Calogero Mauceri, ma soprattutto ripartono con la Città di Torino – ha sottolineato il Sindaco metropolitano a margine della seduta, che si è tenuta nella sala in cui l’Osservatorio terrà d’ora in avanti tutte le sue riunioni – L’Osservatorio è il luogo del dialogo e del confronto, anche aspro. Talvolta può capitare che non si è d’accordo, ma sempre nel rispetto dei ruoli reciproci e sempre con una dimensione di istituzioni che si parlano tra di loro”. Per Lo Russo, è “veramente importante ripartire con questo approccio. Oggi abbiamo chiesto formalmente di integrare l’Osservatorio con la Città Metropolitana di Torino, che deve sedere a pieno titolo nell’organismo, con le Unioni dei Comuni Montani, perché il luogo di discussione deve includere questi enti. Sono ottimista nel ritenere che si possa modificare il Dpcm e allargare la rappresentanza istituzionale”. Lo Russo ha tenuto a sottolineare il carattere strategico della Torino-Lione per lo sviluppo dell’intero territorio metropolitano e il significato simbolico della convocazione dell’organismo di consultazione nel luogo in cui si riunisce il Consiglio dell’istituzione che meglio di altre può rappresentare il territorio coinvolto dalla nuova linea ferroviaria. “Sono portatore di una cultura del confronto e del rispetto reciproco e con questo spirito siamo chiamati a rispondere alle esigenze dei territori che ci hanno eletto – ha affermato il Sindaco metropolitano – Le nostre personali convinzioni devono essere sempre confrontate con l’interesse generale. Non a caso nella composizione della squadra che mi affianca nel governo della Città Metropolitana ho prestato attenzione alle aree più distanti dal capoluogo”. “La Torino-Lione – ha proseguito il Sindaco metropolitano – è un tassello importante del processo di infrastrutturazione del territorio; un processo in cui le ferrovie sono un veicolo fondamentale di sviluppo, in un’epoca in cui si impone come priorità la diminuzione delle emissioni di gas serra derivanti dal sistema dei trasporti”.

 

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19 COMMENTI

  1. Bene! Cerchiamo di finirla un fretta, dato che dovrebbe essere anche la naturale prosecuzione della “BRI” ( Belt and Road Initiative, o nuova via della seta)…. Cercando di non farci pappare tutti i nostri assets da investitori/ fagocitatori stranieri….

  2. Bene! Cerchiamo di finirla in fretta, dato che dovrebbe essere anche la naturale prosecuzione della “BRI” ( Belt and Road Initiative, o nuova via della seta)…. Cercando di non farci pappare tutti i nostri assets da investitori/ fagocitatori stranieri….

  3. Quando avremo distrutto il paesaggio cosa ci resterà? Un mucchio di smarino da smaltire come sottofondo per strade e affini?

  4. Gent.mo Eddy,
    apra gli occhi, se per sbaglio fosse stato finita da almeno 15 anni come nelle previsioni del 1991 ora sarebbe zeppa di treni carichi di droni e carri armati destinati a Kiev.
    In un cosa ha ragione, con questo bugiardo e insulso progetto (non più inutile da quando sono emersi gli scopi militari) bisognerebbe proprio farla finita in fretta.

    • Perché, per mandare carri armati a Kiev serve l’alta velocità?? Visto che cita il 1991, ricordo che proprio in quei tempi della guerra del Golfo passavano treni su treni, di notte, carichi di carri armati… solo che allora non si andava in giro con la macchina fotografica, non c’erano gli smartphone per fotografarli e non c’erano social ove condividere… ce la facevano anche senza alta velocità…

  5. Noi no volere lavoro noi essere già ricchi tutti avere mille case e poi avere mille terreni noi fare pagare affitti impossibili a uomo moderno che venire a lavorare in valle selvaggia poi noi avere soldi accumulati da antenati in tempo quando turisti sprovveduti venire a portare noi montagne di soldi e noi trattare loro come merce tanto loro venire lo stesso arricchire noi quindi noi no volere gente che lavora e produce perché quella gente dare noi fastidio noi stare fin troppo bene poi noi lamentare sempre e piangere miseria perché noi fare finta essere poveri montanari che hanno fatto sacrifici tutta la vita noi fare credere a uomo moderno di città che lui essere ricco e noi poveri selvaggi così lui portare noi soldi e noi accumulare ricchezza mentre lui sempre più povero avere bisogno di lavorare noi non avere bisogno di lavoro noi solo volere comodità e diritti ma noi selvaggi rognosi non volere progresso noi stare troppo bene in valle selvaggia

  6. Per Merovingio.
    Scopi militari. Fonte Unione Europea, si informi anche Lei.
    Per Gep e le osservazioni belliche.
    Sui binari ad alta velocità si può andare anche molto piano, specialmente quando si è molto pesanti, ed i grandi diametri delle gallerie aiutano molto con i carichi ingombranti.
    In uno scenario di guerra, anche senza binari, un milione di metri quadrati ben protetti nelle viscere di una montagna possono far comodo per un sacco di utilizzi.
    Per il Sapiens che si spaccia da neanderthaliano.
    Le ricchezza è ballerina, a volte qualcuno la porta in altre qualcun altro la prende.
    Per chi desidera evitare di giocarsela come alla roulette resta la saggia possibilità di badare a conservare la propria anziché bramarne altra di ambigua provenienza.

    • Guardi che è normale movimentare i carri armati con i treni o con appositi trasporti su gomma per evitare l’usura dei cingoli e delle parte meccaniche oltre i consumi di carburante.I primissimi carri della prima guerra mondiale furono portati al fronte sui treni e per evitare fughe di informazioni furono coperti con teloni su cui era scritto “serbatoio” in inglese da cui il nome che presero i carri armati.Uno dei pionieri dei mezzi blindati fu il francese Kegresse che realizzò un sistema di cingoli che viene utilizzato ancora ai nostri tempi (vedi mezzi russi) e che prevedeva che i cingoli potessero essere smontati facilmente e che i carri si potessero muovere su ruote metalliche bordate di gomma.A parte questo trovo a dir poco infantile abbinare la parola TAV alla guerra,si vede che voi no tutto siete alla frutta;dopo la trasformazione “ecologista” ora la vostra vulgata punta sul “pacifismo.Mettetevi in testa che non riuscirete a bloccare l’opera con questi mezzucci soprattutto considerato che in massima parte siete una accozzaglia di pensionati incazzati con il mondo con l’aggiunta di mentecatti dei centri asociali che si infilano in tutti i posti dove si può fare casino ed a cui la nuova ferrovia non importa niente se non perche da loro una scusa per menare mani.E sopra di voi chi tira le fila di questo teatrino gongola e si riempie le tasche.

  7. Bruno con soprannome da femmina tu non capire nulla ma anche tu essere no sapiens e anche tu no volere treno anche tu essere uomo di valle selvaggia

  8. …. Smarino, smog, zero servizi e va bin parei, tanto dopo le maledette Olimpiadi ci siamo assuefatti ai voleri politici, il lavoro e turismo annesso è andato via via scemando
    Che volete ancora?

  9. Gent.mi rancorosi commentatori,
    oggi sono sinceramente preoccupat*, Putin ha detto che ci punirà bloccandoci le forniture di generi alimentari.
    Andrà a finire che anche il prezzo del caviale volerà alle stelle come quello del gas e per me sarebbe una vera tragedia.
    La mia pensione potrebbe non bastare più per arrivare alla fine del mese se non rinunciando alle prelibate tartine che amo accompagnare all’apericena.

    • Se chi commenta non le dà ragione diventa “rancorosa”… Cosa farà ora,non ci fa più amici e si riporta il pallone a casa?Le consiglio di leggere e rileggere i suoi commenti prima di pubblicarli per diminuire la possibilità di essere ripreso a causa degli stessi.
      Buona vita.

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