VALSUSA, CHIUDE LA FIR FULDA: A RISCHIO 41 LAVORATORI, PROTESTA AI CANCELLI

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SANT’AMBROGIO DI TORINO – Martedì 28 novembre il Comune ha reso noto che lo stabilimento Fir Fulda ha annunciato la cessazione dell’attività. Questa scelta coinvolgerà 41 lavoratori e le loro famiglie .
“Non possiamo rimanere inermi difronte a questa situazione – spiega il sindaco Antonella Falchero – invito tutta la cittadinanza ad unirsi ai dipendenti che giovedì 30 novembre alle ore 12 ai cancelli dell’azienda manifesteranno il loro dissenso. Dimostriamo la nostra vicinanza e solidarietà partecipando alla loro protesta affinché vengano attuate tutte le misure di tutela nei loro confronti. Io sarò presente in veste ufficiale insieme a tutti coloro che risponderanno a questo mio appello”.

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6 COMMENTI

  1. Pur dispiacendomi per la sorte dei lavoratori assunti ai quali spero i sindacati possano mettere una pezza, mi pongo anche dall’altra parte ovvero quella dell’imprenditore che si vede vessato dalle situazioni attuali che davvero poco spiragli danno, con un futuro pressocché incerto. La manifestazione spero non sia contro l’attuale dirigenza che purtroppo non ne può nulla ed è libera di scegliere se continuare a sperperare soldi oppure chiudere. Inoltre aggiungo che ci sono altre aziende in crisi in Val di Susa (mi viene in mente la ALCAR ad esempio) dove non mi pare sia stato fatto nessun picchetto con tanto di sindaci in testa.

  2. Purtroppo è il triste destino delle produzioni non di nicchia in questa italia soffocata dalla burocrazia, dai costi, dai debiti e dall’euro

  3. Una dirigenza che sperpera soldi anziché dirigere con profitto un’azienda dovrebbe semplicemente essere sostituita con una dirigenza più capace.
    Una dirigenza che, dopo aver sperperato i soldi dell’azienda, rimane dirigenza licenziando tutti (meno quattro) gli operai e gli impiegati dovrebbe aver da tempo fatto le valigie (quantomeno per amor proprio).
    Se fosse accidentalmente vero che la dirigenza non ne può nulla, uno sciopero con Sindaco in testa avrà almeno come destinatari remoti capitalisti tedeschi che per decidere di mandare in malora questa azienda avranno indugiato il tempo di un battito d’ali di farfalla.
    Quando i sindacati ci mettono una pezza le aziende non licenziano in tronco ma accettano soluzioni meno dure.
    Per qualcuno sarà strano ma gli scioperi di solito danno forza ai sindacati in queste trattative.
    Ricordo infine che sciopero significa giornata senza paga e che non è cosa che i lavoratori dipendenti fanno alla leggera.

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